CATANIA: Lo Monaco e Franco presenti agli allenamenti

Alla ripresa degli allenamenti a Torre del Grifo Village, in vista di Catania-Lecce, hanno presenziato anche l’Amministratore Delegato rossoazzurro Pietro Lo Monaco ed il Presidente Davide Franco. Entrambi sono stati vicini alla squadra facendo sentire il proprio supporto. Lo Monaco, in particolare, si è intrattenuto con i giocatori strigliandoli in vista del prosieguo della stagione e sicuro che, tirando fuori gli attributi, questo Catania possa ancora recitare un ruolo da protagonista in campionato nonostante l’enorme distanza dai primi posti in classifica.

MAGGIONI: quando l’arbitro di Catania-Lecce venne accusato di razzismo

Ottobre 2013, campionato Allievi Nazionali. Durante la gara Novara-Pavia, l’arbitro Lorenzo Maggioni, designato per Catania-Lecce di domenica pomeriggio, secondo la versione dell’allora tecnico della squadra pavese Mark Iuliano avrebbe apostrofato Christian Comi, giovane calciatore di mamma cubana e papà italiano, con un “vattene, negro del cazzo”. Sulla base del referto del signor Maggioni, Iuliano venne squalificato per sei mesi con un’ammenda di 250 euro perché «al termine dell’incontro entrava nello spogliatoio dell’arbitro e lo insultava e minacciava di morte ripetutamente, accusandolo di aver proferito frasi razziste nei confronti di un proprio giocatore. Dopo che il direttore di gara usciva dal locale doccia e si recava nella parte dello spogliatoio ove si trovavano i suoi assistenti insieme ai dirigenti delle due società, reiterava tali minacce ed insulti ed inoltre lo spingeva, facendolo arretrare di alcuni passi. Situazione che cessava solo a seguito dell’intervento dei dirigenti che lo allontanavano a fatica mentre continuava a minacciare l’Arbitro». Una ricostruzione totalmente diversa da quella di Iuliano: “Chistian era in lacrime a fine gara per quell’insulto razzista, che l’arbitro ha pronunciato dopo che il mio giocatore aveva protestato per un calcio ricevuto alla schiena – racconta Iuliano – così alla fine della gara sono entrato nello spogliatoio dell’arbitro e gli ho detto, energicamente, come si era permesso di insultare in quel modo un ragazzo di 16 anni, lui che dovrebbe essere un educatore come noi allenatori. Certo, ho urlato, ma Maggioni non l’ho assolutamente toccato né minacciato di morte, né mi sono avventato contro di lui. Sarebbe bastato scusarsi e invece l’arbitro ha negato. Allora ho chiamato il ragazzo, che ha confermato tutto: a quel punto, sì, sono stato io a insultarlo perché era stato anche bugiardo. Lo rifarei mille volte”. Christian Comi, invece, disse che “in campo ci zittiva dicendoci che avremmo potuto parlare solo quando fossimo arrivati, come lui, in Lega Pro. E’ giusto che un arbitro si faccia rispettare, che abbia autorevolezza, ma non che insulti: una cosa del genere non mi era mai capitata”.

CATANIA: posti Over, quale la chiave per eventuale ingaggio Marchese?

La lista Over piena in casa Catania nega, al momento, l’eventuale ingaggio di Giovanni Marchese. Analizzando la situazione in casa rossoazzurra, i calciatori della rosa etnea nati fino al mese di dicembre del 1993 sono 16. Per tesserare Marchese basterebbe, allora, cedere un calciatore attualmente in rosa attraverso risoluzione del contratto o cessione a qualunque titolo nel mercato di gennaio.  

CATANIA: da Bucolo a Silva, cambiate le gerarchie a centrocampo

Se in attacco qualcosa è cambiato nelle gerarchie del Catania favorendo l’inserimento di Andrea Di Grazia e Maks Barisic, anche nel reparto di centrocampo si sono registrate delle importanti novità nelle ultime settimane. Significativamente ricordiamo le panchine dei sudamericani Gladestony Da Silva e Federico Scoppa. Il brasiliano e l’argentino sono stati rispettivamente rimpiazzati da Domenico Di Cecco e Rosario Bucolo, giocatori dotati di maggiore esperienza. Dopo un positivo avvio di stagione, sia Scoppa che Silva (quest’ultimo soprattutto) si sono allontanati dal rettangolo di gioco. Adesso attendono il momento giusto per tornare in campo, assicurando un impegno continuo e costante nel corso degli allenamenti. © RIPRODUZIONE DEL TESTO, TOTALE O PARZIALE, CONSENTITA ESCLUSIVAMENTE CITANDO LA FONTE – Qualunque violazione del diritto di copyright sarà perseguita a norma di legge.

CATANIA: non ti sei ancora calato nella realtà della Lega Pro

Quanto è dura la vita in Lega Pro. Un autentico inferno per le squadre dal tasso tecnico elevato ma che non si sono ancora calate nella realtà del campionato di terza serie come nel caso del Catania. In più pesano come un macigno i 7 punti di penalizzazione inflitti alla squadra rossoazzurra. Tristemente giù a quota 5 in classifica con lo stesso punteggio del Melfi fresco di ripescaggio, il Catania stenta a decollare. Sembrava che la vittoria nel derby casalingo con il Messina potesse dare lo sprint necessario per inanellare un’importante serie di successi consecutivi. Invece a Melfi i rossoazzurri non soltanto non sono riusciti a fare bottino pieno, ma hanno persino rischiato il clamoroso ko se Maks Barisic non avesse trafitto il portiere avversario nel finale di gara siglando l’1-1. La qualità nell’organico a disposizione di Pino Rigoli è fuori discussione, ma la squadra dà l’impressione di non avere ancora capito esattamente come approcciare in questa categoria. Non è sufficiente badare ai tecnicismi, alle giocate di pregevole fattura, ai colpi di tacco, ai dribbling per sfondare in Lega Pro. Complessivamente il livello tecnico del campionato lascia molto a desiderare privilegiando la grinta e l’agonismo. Serve una spiccata capacità di corsa, carattere e determinazione. Allora sì che il Catania può imporsi aggiungendo la qualità di cui dispone. Ma da sola non basta per vincere. L’Elefante deve ragionare con una mentalità da Lega Pro. Archiviando il passato nelle categorie superiori e canalizzando ogni energia su ogni singola gara di questo campionato. © RIPRODUZIONE DEL TESTO, TOTALE O PARZIALE, CONSENTITA ESCLUSIVAMENTE CITANDO LA FONTE – Qualunque violazione del diritto di copyright sarà perseguita a norma di legge.

CATANIA: da Russotto a Calil, il 2016 degli attaccanti. I più ed i meno prolifici

Fino a questo momento il 2016 non è stato particolarmente prolifico per gli attaccanti attualmente in forza al Catania. Considerando i primi dieci mesi di campionato dell’anno solare (inclusa, quindi, parte della scorsa stagione, ndr), il migliore finalizzatore è senza ombra di dubbio Andrea Di Grazia con i suoi 3 e 4 gol rispettivamente segnati con Catania ed Akragas. Seguono Andrea Russotto e Caetano Calil a quota 3 reti. Stesso bottino di gol per Maks Barisic. Giammario Piscitella e Michele Paolucci alle loro spalle con 2 realizzazioni all’attivo. Un gol, infine, per Giuseppe Sibilli e Valerio Anastasi. ANNO SOLARE 2016 Andrea Di Grazia = 3 gol Catania / 4 gol Akragas – Totale 7 reti Andrea Russotto = 3 gol Catania Giammario Piscitella = 1 gol Catania / 1 gol Bassano Virtus – Totale 2 reti Maks Barisic = 1 gol Catania / 2 gol Messina – Totale 3 reti Giuseppe Sibilli = 1 gol Siracusa Caetano Calil = 3 gol Catania Michele Paolucci = 1 gol Catania / 1 gol Petrolul Ploiesti – Totale 2 reti Valerio Anastasi = 1 gol Pistoiese

LECCE: molti pezzi pregiati “risparmiati” per Catania

Freddi, Lepore, Vitofrancesco, Caturano, Mancosu, Giosa e Torromino. Non si scorgono i nomi di questi giocatori nella lista dei convocati leccesi per il confronto di Coppa Italia con la Virtus Francavilla. E’ evidente il fatto che l’allenatore giallorosso Pasquale Padalino abbia l’intenzione di risparmiare molti dei cosiddetti pezzi pregiati applicando il turnover, con un occhio anche alla successiva partita di campionato a Catania. © RIPRODUZIONE DEL TESTO, TOTALE O PARZIALE, CONSENTITA ESCLUSIVAMENTE CITANDO LA FONTE – Qualunque violazione del diritto di copyright sarà perseguita a norma di legge.

MELFI – CATANIA: ecco il migliore in campo secondo i tifosi

Quale rossoazzurro si è rivelato il migliore in campo allo stadio “Arturo Valerio” contro il Melfi? Secondo l’esito del consueto sondaggio proposto dalla redazione di TuttoCalcioCatania.com in occasione delle partite ufficiali di volta in volta disputate dal Catania, in terra lucana il calciatore che più degli altri ha impressionato è stato Maks Barisic. L’attaccante sloveno ha realizzato il gol che ha consentito agli etnei di evitare una clamorosa sconfitta nel finale. Barisic ha avuto per pochi voti la meglio sul neo acquisto Andrea Mazzarani.

LECCE: ammenda ed inibizione per club e D.S. Meluso

Il Giudice Sportivo infligge una sanzione anche al Lecce, prossimo avversario del Catania in campionato. Ammenda pari a 2.000 euro perché propri sostenitori, in occasione del match vinto con la Virtus Francavilla, “introducevano e facevano esplodere prima dell’inizio della gara nel recinto di gioco un petardo di notevole potenza”. Inoltre il Direttore Sportivo del club salentino Mauro Meluso (nella foto, ndr) è stato inibito fino al 30 novembre e multato di 500 euro “per comportamento offensivo verso un assistente arbitrale durante la gara (espulso)”.

MELFI: ammenda per lancio bottiglietta d’acqua a giocatori Catania e arbitro

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Melfi sanzionato dal Giudice Sportivo con un’ammenda di 2.500 euro, in occasione del confronto casalingo con il Catania, “perché propri sostenitori, al termine della gara, accompagnavano il rientro della terna arbitrale negli spogliatoi facendoli segno di reiterati insulti ed al lancio di una bottiglietta d’acqua semipiena che cadeva nelle adiacenze del direttore di gara; i medesimi lanciavano una bottiglietta piena d’acqua in direzione di calciatori della squadra avversaria, senza conseguenze”.