CATANIA: media spettatori al “Massimino”. Il dato attuale è il più basso delle ultime stagioni

Confrontando le  gare casalinghe di campionato del Catania con quelle dei precedenti anni di militanza in Lega Pro, la media spettatori allo stadio “Angelo Massimino” ha subito variazioni più o meno significative nel tempo. Quest’anno, finora, secondo dati raccolti dalla nostra redazione presso stadiapostcards.com, il Catania avrebbe fatto registrare la presenza di 7.445 unità a partita. Si tratta del dato più basso delle ultime cinque stagioni, peggiore anche dell’annata 2016/17 (8.068). Lo scorso torneo di Serie C ha visto, invece, un’affluenza media di 10.197 spettatori; 10.505 nella stagione 2017/18 e 10.850 dopo il concretizzarsi della retrocessione d’ufficio dalla B per illecito sportivo (2015/16). ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook*** © RIPRODUZIONE DEL TESTO, TOTALE O PARZIALE, CONSENTITA ESCLUSIVAMENTE CITANDO LA FONTE – Qualunque violazione del diritto di copyright sarà perseguita a norma di legge.

VIRTUS FRANCAVILLA: diversi acciaccati in vista del Catania

La sosta si presenta al momento giusto per la Virtus Francavilla. Sono infatti numerosi, al momento, i calciatori in infermeria. Il centrocampista Denny Gigliotti, tra i principali protagonisti nella gara d’andata persa dai pugliesi col Catania, avrebbe riportato la rottura del crociato. Idem Stefano Pino e Giovanni Tchetchoua. Problemi fisici anche per i lungodegenti Francesco Pambianchi e Allan Baclet, oltre all’ex Siracusa Federico Vazquez che ha accusato un risentimento muscolare nei giorni scorsi. La formazione allenata da Buno Trocini proverà a recuperare il maggior numero possibile di atleti in vista della ripresa del campionato, fissata per il 12 gennaio contro il Catania. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

CANCELLOTTI (Teramo): “Brucia il pareggio col Catania…”

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Il terzino destro del Teramo Tommaso Cancellotti, secondo quanto si legge su ilcentro.it: “Il pareggio col Catania? Brucia avere preso gol subito dopo essere riusciti a sbloccare la gara, ma è inutile recriminare. Nel girone di ritorno vogliamo prenderci quei 6-7 punti lasciati per strada, soprattutto all’inizio del campionato. Non è stato un avvio facile di stagione per noi e questo ha sicuramente pesato nel rendimento complessivo del girone d’andata. Bisognerà migliorare nel cammino in trasferta, per esempio”. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

SERIE C: Rieti, scatta il deferimento della Procura

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La Procura Federale ha deferito al Tribunale Federale Nazionale il Rieti, l’attuale patron Curci e l’ex amministratore unico Troise, a causa dei ritardi nel pagamento di stipendi e contributi di luglio-agosto 2019 dovuti ai propri tesserati, lavoratori dipendenti e collaboratori addetti al settore sportivo. Inevitabile, a questo punto, l’arrivo di una penalizzazione in termini di punti in classifica. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

ASSOCALCIATORI – IL PALLONE RACCONTA: Giovanni Bertini

Nei giorni scorsi si è spento l’ex calciatore del Catania Giovanni Bertini, vittima della Sla. L’Assocalciatori ha realizzato il seguente ritratto di Bertini, con il ricordo di alcuni personaggi ed approfondimenti su questa terribile malattia: “Giovanni Bertini è la 32esima vittima della Sla. Ha giocato una vita da difensore, negli anni ’70, con le maglie di Roma e Fiorentina, Ascoli, Catania e Benevento. Lo chiamavano Giovannone, per il fisico imponente e il carattere esuberante, se ne è andato martedì scorso, lontano dal clamore della folla degli stadi. Aveva 68 anni, era cresciuto in una delle tante scuole calcio della capitale, aveva voglia e qualità, tanto da esordire non ancora 19enne nella Roma di Alfio Marchini nel dicembre 1969, in un Fiorentina-Roma. Si mise in luce nelle giovanili, attirando l’attenzione dei tecnici della prima squadra per la sua grande determinazione e potenza fisica. Di lui, Nils Liedholm disse: “Ha un fisico che ricorda Nordahl. Potrebbe fare anche l’attaccante”. Helenio Herrera lo fece esordire il 26 novembre 1969 nei tempi supplementari della gara di ritorno del secondo turno di Coppa delle Coppe contro il Psv Eindhoven. Pochi giorni dopo, il 14 dicembre 1969, esordì in Serie A contro la Fiorentina. In quella stagione collezionò 6 presenze, poi a fine ’71 venne mandato in prestito all’Arezzo, in B. Rientrato a Roma, giocò altre due stagioni in giallorosso, tornò però in tempo per partecipare alla vittoria del torneo angloitaliano, in cui giocò gli ultimi minuti della finale vinta contro il Blackpool, prima di essere ceduto al Taranto. Nel ’74 Mazzone lo chiamò ad Ascoli e di lì alla Fiorentina. Nel 1976/77 passò al Catania, dove rimase fino alla promozione in Serie B del 1980 prima di traslocare al Benevento dove chiuse la carriera. Dopo il calcio giocato, è stato anche opinionista, in particolare di Tv2000. La figlia Benedetta qualche tempo dopo che al padre fu diagnosticata la sclerosi laterale amiotrofica scrisse una lunga lettera all’Ansa in cui chiedeva che la privacy di Giovanni fosse rispettata: “Papà ha seguito addolorato in tv e sui giornali il drammatico decorso. Da giornalista, conoscendo i meccanismi che spesso regolano il mondo dell’informazione, sono stata in silenzio per paura che questa vicenda potesse essere strumentalizzata senza la necessaria sensibilità, dimenticando la tragedia umana che stavamo e che continuiamo a vivere ogni giorno”. Colpito dalla Sla, il 22 dicembre 2016 è tornato all’Olimpico in occasione di Roma-Chievo e, accompagnato dalla figlia, ha ricevuto un commosso e sentito applauso dai tifosi romanisti. Bello come sempre il ricordo di Furio Zara, sul Corriere dello sport, una sintesi. “Era un uomo del suo tempo, romano, cresciuto nell’Ostiense, il viso dai tratti “pasoliniani” fissato a futura memoria in quell’affresco generazionale che sono gli album Panini, quei baffoni marchio dei film “poliziotteschi”, lo sguardo corrucciato, già concentrato – pur nella posa a uso dei fotografi – sul centravanti da marcare. Erano stagioni di calcio operaio e di quella dignitosissima manovalanza faceva parte “Giovannone”, che oggi – suo malgrado – entra a far par- te di una squadra che – sfidando la retorica – vien da definire “maledetta”, quella dei calciatori “caduti” dopo la battaglia, perché – certo – la contiguità della Sla con il calcio non è scientificamente provata, ma la contabilità di queste morti ha un riverbero sinistro. Bertini nel post-carriera aveva lavorato da opinionista appassionato per alcune emittenti laziali. Giocava stopper, in un ruolo dimenticato che ha fatto la fortuna del nostro calcio e che oggi i più considerano blasfemo. Anni più tardi tacciò come “delinquenti che si vendevano le partite” alcuni compagni dei campionati in Sicilia. Per “Giovannone” Bertini il calcio era una cosa pulita, un regalo da scartare prima da ragazzi e poi da adulti”. Su La Gazzetta dello sport, Valerio Piccioni. “I medici hanno detto che è stata la straordinaria voglia di vivere a farlo resistere”, racconta commosso Fernando Acitelli, il poeta suo grande amico, che proprio in queste settimane sta completando la biografia del romanista a cui Nils Liedholm un giorno disse “sarai il nostro Hulshoff”, riferendosi a uno dei calciatori mito dell’era dell’Ajax. Si racconta che la sua prestanza e il suo coraggio in campo mettessero soggezione persino a Gigi Riva. Bertini era nato all’Alberone, sulla via Appia, un paio di chilometri scarsi dalla via Vetulonia di Francesco Totti. Acitelli racconta anche una frase di Bertini, che sarà l’epigrafe della biografia: “Diceva sempre: sono stato un uomo buono, ma non se n’è accorto nessuno”. Ancora una volta se ne è andato un giocatore che ha militato nella Fiorentina, assieme a Cesena, Sampdoria e Como è una delle squadre messe maggiormente sotto accusa per l’abuso di due medicinali: il Micoren e il Cortex, uno è coadiuvante negli stati di affaticamento respiratorio, l’altro aumenta la capacità muscolare. Lunga la lista di chi se ne è andato: Armando Segato, nel 1973 per Sla, Bruno Beatrice nel 1987 per leucemia, Nello Saltutti nel 2003 a causa di un infarto, Ugo Ferrante nel 2004 per un cancro alle tonsille, Giuseppe Longoni nel 2006 per vasculopatia cardiaca, Massimo Mattolini nel 2009 per insufficienza renale, Giancarlo Galdiolo nel 2018 per demenza frontale temporale (simile alla Sla). A questi bisogna aggiungere Adriano Lombardi (militò nelle giovanili viola prima di Como e Avellino) che morì nel 2007 di Sla e Mario Sforzi (due stagioni nel settore giovanile viola), stroncato da un linfoma. Altri viola di quel periodo hanno poi avuto diversi altri problemi di salute: Antognoni fu vittima di una crisi cardiaca nel 2004, Domenico Caso fu colpito nel ’95 da un tumore al fegato da cui è guarito e Giancarlo De Sisti venne operato al cervello per un ascesso frontale. Uno studio scientifico portato avanti negli scorsi mesi dall’istituto Mario Negri di Milano evidenzia che nel mondo del calcio i malati di Sla sono 6 volte di più rispetto alla popolazione generale. La malattia degenerativa attacca il sistema nervoso centrale portando alla perdita di funzioni vitali come camminare, respirare, deglutire e parlare. Tante le concause, a partire da una predisposizione genetica. Lo studio ha evidenziato che tra le cause scatenanti potrebbero esserci i traumi ripetuti e l’eccessivo uso di antiinfiammatori. L’associazione diretta tra attività agonistica e Sla non è scientificamente provata, ma il dramma di Bertini riapre una pagina dolorosa per il mondo dello sport per una malattia che immobilizza il corpo e ha un’alta incidenza tra gli sportivi. Anche il morbo ha del misterioso: potrebbe essere genetico o legato a diserbanti dei terreni di gioco”. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

DALL’ARGENTINA: “Llama, il ritorno dell’eroe”

Così la stampa argentina, precisamente Diario UNO, accoglie il ritorno dell’ex rossazzurro Cristian Llama al Gimnasia y Esgrima di Mendoza: “L’eroe dell’ascesa alla National B (seconda serie argentina ndr) nel 2018, torna a Mensana per avviare il suo secondo ciclo nel club. L’attaccante ha lasciato un grande ricordo nella squadra bianconera, con il gol segnato al Defensores de Villa Ramallo valso la promozione il 27 maggio 2018, nella vittoria per 1-0 allo stadio “Víctor Legrotaglie”. L’arrivo di Llama era il desiderio del presidente Fernando Porreta ed è il regalo di Natale per i fan in bianco e nero”. IL GOL PROMOZIONE DI LLAMA
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GHIRELLI (Pres. Lega Pro): “E’ un blocco, non uno sciopero. Chiedo scusa ai tifosi…”

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Francesco Ghirelli, Presidente della Lega Pro, ha illustrato a Radio Cusano Italia Tv le motivazioni legate allo slittamento della 20/a giornata di Serie C. Ecco quanto riporta ternananews.it: “L’incontro tra il Ministro Roberto Gualtieri e il presidente della Figc Gabriele Gravina è stato positivo perché il Ministro ha capito che la Lega Pro c’è, cosa fa e di conseguenza che necessita del provvedimento che chiediamo. Per noi è un’urgenza, per questo abbiamo mantenuto il blocco del campionato. Non è uno sciopero ma è un blocco. Questa Serie C ha bisogno di aiuto. E’ un fatto serissimo è una grandissima responsabilità quella che mi sono preso. Non sono uno scavezzacollo. Dobbiamo capire se possiamo restare con questo format. Defiscalizzazione? Da un massimo di 140mila a 90mila di detrazioni nel primo anno. Questo chiediamo. Non sono soldi che vanno nelle tasche delle persone. Andranno impiegati nei settori giovanili e nelle strutture. Scuse ai tifosi? Si ma dovevamo farlo perché c’è il rischio che ci e vi chiudano l’emozione del calcio”. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

GIOVANILI CATANIA: Under 17 Regionali, battuto il Real Catania

Under 17 Regionali rossazzurri impegnati quest’oggi per la 15/a giornata del girone D. Avversario, in trasferta, il Real Catania sconfitto per 2-0 in virtù delle resi messe a segno da Mastrosimone e Giannone. Catania che partecipa al torneo da fuori classifica. Sul campo è la formazione ad avere raccolto il maggior numero di punti finora: 37, poco più di Team Sport Millennium (33) e Katane Soccer (34). ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

WELBECK: permanenza o addio a gennaio? Tutto dipende da idoneità fisica

Questione molto delicata. Il 20 ottobre scorso ha disputato la sua ultima partita stagionale, scendendo in campo per 90′ contro il Bari al “Massimino”. Poi, il centrocampista Nana Welbeck è sparito dal rettangolo di gioco. Da allora proseguono gli accertamenti e le verifiche per capire se il ragazzo è in grado di proseguire l’attività agonistica. Al momento l’idoneità fisica non c’è, ma si renderanno necessari ulteriori controlli. Passerà da questi il futuro di Welbeck nel mondo del calcio. Gennaio sarà un mese importante anche per il Catania, che valuterà la necessità, o meno, di reperire un sostituto sul mercato. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

CGIL SICILIA: “Caso Meridi-Fortè, stato di agitazione dei lavoratori. Chiesta apertura confronto”

Nota ufficiale Cgil Sicilia

Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs  regionali hanno proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori della Meridi Srl, azienda dei supermercati con insegna Fortè, che sta chiudendo alcuni punti vendita mettendo in ferie forzate i lavoratori. In una lettera inviata all’azienda i sindacati si riservano anche “di mettere in atto iniziative di protesta e mobilitazione nelle varie province”. “Abbiamo appreso della situazione dai lavoratori stessi chiamati a fare inventari – dice Monja Caiolo, segretaria generale della Filcams Cgil – dal momento che l’azienda, in presenza di una situazione così delicata, non ha ritenuto né di darci comunicazione di quanto avveniva né di aprire un confronto. Al personale – aggiunge – peraltro la Meridi non paga gli stipendi da tre mesi, non versa da questo inverno i contributi Inps e da 4 anni quelli della previdenza complementare. Noi – prosegue Cajolo – chiediamo adesso trasparenza  in una vertenza che coinvolge 500 lavoratori e, nell’interesse di chi rappresentiamo, l’apertura di un confronto per individuare soluzioni condivise per la tutela dei livelli occupazionali e  del reddito dei lavoratori”. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***