CORONAVIRUS – De Luca (sindaco Messina): “Non permetto altri vergognosi esodi! Umiliante anche per chi è murato in casa. Preparo una diffida contro il Governo”

Centinaia di persone approdate in Sicilia dalla Calabria nonostante le ordinanze restrittive. E’ esplosa la rabbia del Presidente della Regione Nello Musumeci ma anche del sindaco di Messina Cateno De Luca: “Questa mattina – dice – ho visto video e foto del flusso incontrollato di macchine che stanotte hanno attraversato lo Stretto dalla Calabria per raggiungere la Sicilia. Mi sono reso conto che qua c’è qualcuno che gioca con la nostra vita e la nostra pazienza. Bene, la mia pazienza è finita. Sto preparando una diffida contro il Governo nazionale, il Prefetto di Messina, di Reggio Calabria e dei Questori: voglio capire che cosa è successo stanotte. Voglio la prova e il riscontro dei controlli fatti e li voglio entro stasera. Io oggi sarò lì, a costo di bloccare la nave. Invito anche il presidente Musumeci a seguirmi: basta con le proteste isolate. Venga con me stasera sulla sponda dello Stretto. Non permetta a nessuno di giocare con la pazienza dei siciliani. Stasera, a costo di farmi arrestare per l’ennesima volta non permetterò altri vergognosi esodi”. “Inoltre farò un’ordinanza per bloccare il transito selvaggio delle persone sullo Stretto, in ottemperanza al decreto emanato ieri dai ministri Speranza e Lamorgese. Chi dovrà passare lo deve comunicare almeno 2 ore prima, per permettere i controlli e decidere se può transitare o stare fuori dalla Sicilia. Dovete smetterla di emanare provvedimenti se poi non avete la forza di farli applicare, perché è un’umiliazione per me che sono in trincea e non nei Palazzi dorati. È umiliante anche per chi continua a stare murato in casa. Cari ministri, prefetti e questori, organizzatevi perché io stasera sarò lì, a non fare passare nessuno. Non ci lasceremo più prendere in giro. Si deve realmente schierare l’esercito sulle sponde dello Stretto”. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

CORONAVIRUS IN SICILIA: quasi 700 persone attualmente contagiate, 6 decessi a Catania

Questo il quadro riepilogativo della situazione nell’Isola, aggiornato alle ore 12 di oggi (lunedì 23 marzo), in merito all’emergenza Coronavirus, così come comunicato dalla Regione Siciliana all’Unità di crisi nazionale.

Dall’inizio dei controlli, i tamponi validati dai laboratori regionali di riferimento (Policlinici di Palermo e Catania) sono 6.375. Di questi sono risultati positivi 721 (91 più di ieri), mentre, attualmente, sono ancora contagiate 681 persone (+85 rispetto a ieri). Sono ricoverati 310 pazienti (39 a Palermo, 117 a Catania, 72 a Messina, 0 ad Agrigento, 15 a Caltanissetta, 22 a Enna, 7 a Ragusa, 24 a Siracusa e 14 a Trapani) di cui 60 in terapia intensiva, mentre 371 sono in isolamento domiciliare, 27 guariti (11 a Palermo, 6 a Catania, 5 a Messina, 2 ad Agrigento ed Enna, 1 a Ragusa) e 13 deceduti (1 a Caltanissetta, Agrigento e Siracusa, 6 a Catania e 4 Enna).

Si raccomanda di attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite dal ministero della Salute per contenere la diffusione del virus. Per ulteriori approfondimenti visitare il sito dedicato www.siciliacoronavirus.it o chiamare il numero verde 800.45.87.87

ULTIM’ORA – CORONAVIRUS IN SICILIA: la situazione nelle province, 263 tamponi positivi a Catania   ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

COMUNE DI CATANIA: attivato centro operativo comunale protezione civile

Il sindaco di Catania Salvo Pogliese, autorità di protezione civile in città, ha emesso un’ordinanza che attiva a partire da oggi, lunedì 23 marzo, il Centro operativo comunale (Coc) per l’emergenza coronavirus. La disposizione è finalizzata ad assicurare la direzione e il coordinamento dei servizi di prevenzione e assistenza alla popolazione e gestione delle criticità, anche in considerazione dei recenti decreti del presidente del consiglio dei ministri e delle direttive ministeriali e regionali. L’apertura del Coc, in via Leopoldo Nobili 28, nei pressi del nuovo Ospedale Garibaldi, nell’ambito del competente assessorato guidato da Alessandro Porto, è prevista nel piano di protezione civile comunale tutti i giorni dalle 8 alle 20, sino a cessate esigenze (i numeri telefonici di riferimento sono: 0957425108, 0957425177, 0957425178, 0957425179, 0957425166; l’indirizzo email: [email protected]). L’attivazione della sala operativa è utile per fornire indicazioni e informazioni ai cittadini per l’emergenza sanitaria e per segnalare il rientro in città; per monitorare le risorse umane e organizzative del volontariato operative sul territorio e i rapporti tra le varie componenti scientifiche e tecniche, compresi enti e aziende, per valutare l’evoluzione dell’evento e, infine, per supportare le eventuali operazioni di soccorso e assistenza alla popolazione. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

CORONAVIRUS – lunghe code a Villa San Giovanni. Musumeci (Pres. Regione Siciliana): “Basta, non siamo carne da macello!”

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Lunghissime code in piena notte a Villa San Giovanni con centinaia di famiglie pronte a rientrare con l’ultimo traghetto disponibile per la Sicilia. Notizia che ha scatenato le ire del Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci: “Non è possibile e non accetto che questo accada. Ho chiesto al prefetto di intervenire immediatamente. C’è un decreto del ministro delle Infrastrutture e del ministro della Salute che lo impedisce. Pretendo che quell’ordine venga rispettato e che vengano effettuati maggiori controlli alla partenza. Il governo nazionale intervenga perché noi siciliani non siamo carne da macello. Ho appena avuto conferma dalla prefettura di Messina che saranno ulteriormente intensificati i controlli sullo Stretto. Possono passare, alla luce del provvedimento nazionale, solo i pendolari che svolgono servizio pubblico, come sanitari, forze armate e di polizia. Basta. Il governo nazionale intervenga perché noi siciliani non siamo carne da macello! Stiamo facendo sacrifici enormi e bisogna dare certezze a tutti i cittadini che questa fase è seguita con impegno”. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***  

BERGESSIO: “Con Catania amore corrisposto a distanza di anni. Chiellini, il 4-0 al Palermo e gli argentini del gruppo…”

Il quotidiano La Sicilia intervista uno degli ex rossazzurri più significativi della storia recente del Catania, Gonzalo Bergessio. L’attaccante argentino conserva un ricordo speciale della sua esperienza alle pendici dell’Etna: “L’anno scorso sono tornato per una breve vacanza, per trovare qualche amico come Pippo Romeo. Non abbiamo mai parlato con i dirigenti di un mio ritorno, anche se sono affezionato a tutti voi. Mi è rimasto un grande ricordo, conservo tanto amore per la città e per la gente che si è comportata benissimo con me. E, poi, mia figlia Francesca è nata sotto la città del vulcano nel 2013. Con Catania c’è un amore corrisposto anche a distanza di anni. Ne parlo spesso con i ragazzi argentini in chat, quella degli ex rossazzurri. I catanesi mi hanno sempre voluto bene. In C sembra che la squadra stia risalendo, spero che dopo la ripresa della stagione possa andare in B. Ho promesso a mia figlia che tornerò per farle visitare la città dove è nata e cresciuta”.  “L’entrata di Chiellini? Mi fece tanto male. Male, sì: a me e al Catania. In squadra non avevamo una riserva che poteva fare il lavoro che facevo io. Sono stato fuori tantissimo tempo per l’infortunio al ginocchio. Un periodo duro. Ripartire è stato difficoltoso, non ero al top e mi sono perso quattro mesi di partite. Quale il gol che ricordo con particolare piacere? Facile: il secondo gol nel derby col Palermo durante la gestione del Cholo Simeone. Una giornata speciale per il 4 a 0 e per la prestazione. Per noi, per i tifosi. Indimenticabile, poi, il mio primo gol dell’era rossazzurra a Napoli così come ricordo la prima rete al Massimino contro il Genoa, o la tripletta nel 2013 al Siena. Se ho rifiutato il Palermo? Amo il Catania e tanto basta. Catania è una piazza importante che ti segna, ti spinge con il tifo. Se vai bene ti costruisci un’armatura resistente”. “Mi piaceva tanto Ricchiuti. Barrientos un fuoriclasse, Gomez un leader che faceva già la differenza. Ed era un gran rompiscatole, lui e Alvarez architettavano scherzi tremendi e a volte non mi facevano dormire. Alvarez era il più goloso, ma in campo era un leone. Allenatori a Catania? Mi sono trovato bene con tuttim ma se devo sceglierne uno dico Maran. Mi lasciava lavorare sereno, come persona il migliore con cui abbia mai legato”.  ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

CATANIA: prestiti e contratti in scadenza, quali effetti con il Coronavirus?

Marco Biagianti, Giuseppe Rizzo (opzione per un anno), Andrea Esposito, Giovanni Marchese, Gabriele Capanni (prestito secco) e Steve Beleck. Sono i giocatori del Catania in scadenza di contratto a giugno. Scadenza che, tuttavia, può anche slittare. Dipende da quanto inciderà la diffusione del Coronavirus, poichè esiste la possibilità che il campionato prosegua fino a luglio. In questo caso bisognerebbe modificare tutta la normativa che disciplina i contratti di lavoro dei calciatori, estendendo il vincolo di un mese anche per i prestiti in scadenza. E c’è un’ipotesi che, al momento, non va trascurata. Quella che non si riesca a portare a termine la stagione. Qui subentrerebbero dubbi ulteriori in casa Catania. Ad esempio il contratto di prestito alla Triestina di Vincenzo Sarno include l’obbligo di riscatto in favore del club alabardato al raggiungimento di 5 gare ufficialmente disputate. Al momento, però, Sarno è fermo a 3 partite. Il classe 1988 di Secondigliano potrebbe non essere riscattato qualora il torneo venisse sospeso? Tutte questioni che, unitamente al discorso legato ad un ipotetico taglio degli stipendi dei calciatori, vanno approfondite e dipendono dagli effetti del Covid-19. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

PARMITANO: “Facciamo un piccolo sacrificio restando a casa, insieme ce la faremo”

Anche il noto astronauta catanese Luca Parmitano fa un appello alla popolazione, invitando tutti a restare a casa rispettando le regole per contrastare l’emergenza Coronavirus:
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DE SANTIS (ag. FIFA): “Carboni ha meritato le attenzioni dell’Inter”

L’agente FIFA Lorenzo De Santis parla di Franco Carboni, giocatore che il Catania ha ceduto all’Inter nella sessione invernale del calciomercato. Queste le sue parole a passioneinter.com: “Classe 2003 esterno d’attacco, seconda punta. È rapido, dotato di un’ottima tecnica. Passato dal Lanus al Catania. Il Lanus al momento ha il settore giovanile più prolifico in Argentina, ha dato più giocatori di tutti all’Argentina per il mondiale Sub 17. Nel Catania ha ben figurato tanto da meritarsi le attenzioni dell’Inter”. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

CORONAVIRUS: la Cina registra nuovi casi

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Sembrava che ormai fosse tutto finito in Cina, invece il Paese ha riportato 46 nuovi casi di Coronavirus (positivo anche l’ex calciatore del Manchester United Marouane Fellaini ora in forza allo Shandong Luneng), incluso uno di contagio sul suolo nazionale dopo tre giorni consecutivi senza casi interni. Il contagio locale si è registrato nella provincia meridionale del Guangdong ed è stato collegato a un caso importato dall’estero, secondo le autorità sanitarie cinesi. A Hubei e Wuhan, punti di partenza dell’epidemia, il ritorno alla normale vita quotidiana sta avvenendo gradualmente. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

CORONAVIRUS – UFFICIALE: il premier Conte firma il decreto (22 marzo 2020), ecco il testo integrale

Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha firmato il dpcm che introduce ulteriori misure in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull’intero territorio nazionale. Di seguito il testo del Dpcm. ***** IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400; Visto il decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante «Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19» e, in particolare, l’articolo 3; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 23 febbraio 2020, recante “Disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 45 del 23 febbraio 2020; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 25 febbraio 2020, recante “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 47 del 25 febbraio 2020; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1° marzo 2020, recante “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 52 del 1° marzo 2020; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 4 marzo 2020, recante “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull’intero territorio nazionale”, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 55 del 4 marzo 2020; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 8 marzo 2020, recante “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 59 dell’8 marzo 2020; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 9 marzo 2020, recante “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”, applicabili sull’intero territorio nazionale pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.62 del 9 marzo 2020; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 11 marzo 2020, recante “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull’intero territorio nazionale” pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.64 del 11 marzo 2020”; Vista l’ordinanza del Ministro della salute del 20 marzo 2020 recante “ulteriori misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull’intero territorio nazionale” pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 73 del 20 marzo 2020; Vista l’ordinanza del Ministro dell’interno e del Ministro della salute del 22 marzo 2020 recante “ulteriori misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da CO-VID-19, applicabili sull’intero territorio nazionale”; Considerato che l’Organizzazione mondiale della sanità il 30 gennaio 2020 ha dichiarato l’epidemia da COVID-19 un’emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale; Vista la delibera del Consiglio dei ministri del 31 gennaio 2020, con la quale è stato dichiarato, per sei mesi, lo stato di emergenza sul territorio nazionale relativo al rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili; Considerati l’evolversi della situazione epidemiologica, il carattere particolarmente diffusivo dell’epidemia e l’incremento dei casi sul territorio nazionale; Ritenuto necessario adottare, sull’intero territorio nazionale, ulteriori misure in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19; Considerato, inoltre, che le dimensioni sovranazionali del fenomeno epidemico e l’interessamento di più ambiti sul territorio nazionale rendono necessarie misure volte a garantire uniformità nell’attuazione dei programmi di profilassi elaborati in sede internazionale ed europea; Tenuto conto delle indicazioni del Comitato tecnico scientifico di cui all’art. 2 dell’ordinanza del Capo del dipartimento della protezione civile in data 3 febbraio 2020, n. 630, nelle sedute del 28 febbraio 2020 e del 1° marzo 2020; Su proposta del Ministro della salute, sentiti i Ministri dell’interno, della difesa, dell’economia e delle finanze, nonché i Ministri delle infrastrutture e dei trasporti, dello sviluppo economico, delle politiche agricole alimentari e forestali, dei beni e delle attività culturali e del turismo, del lavoro e delle politiche sociali, per la pubblica amministrazione, e per gli affari regionali e le autonomie, nonché sentito il Presidente della Conferenza dei presidenti delle regioni; DECRETA: ART. 1 (Misure urgenti di contenimento del contagio sull’intero territorio nazionale) 1. Allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19, sull’intero territorio nazionale sono adottate le seguenti misure:
  • a) sono sospese tutte le attività produttive industriali e commerciali, ad eccezione di quelle indicate nell’allegato 1 e salvo quanto di seguito disposto. Le attività professionali non sono sospese e restano ferme le previsioni di cui all’articolo 1, punto 7, decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 11 marzo 2020. Per le pubbliche amministrazioni resta fermo quanto previsto dall’articolo 87 del decreto-legge 17 marzo 2020 n. 18. Resta fermo, per le attività commerciali, quanto disposto dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 11 marzo 2020 e dall’ordinanza del Ministro della salute del 20 marzo 2020. L’elenco dei codici di cui all’allegato 1 può essere modificato con decreto del Ministro dello sviluppo economico, sentito il Ministro dell’economia e delle finanze;
  • b) è fatto divieto a tutte le persone fisiche di trasferirsi o spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un comune diverso rispetto a quello in cui attualmente si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute; conseguentemente all’articolo 1, comma 1, lettera a), del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 8 marzo 2020 le parole “. E’ consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza” sono soppresse;
  • c) le attività produttive che sarebbero sospese ai sensi della lettera a) possono comunque proseguire se organizzate in modalità a distanza o lavoro agile;
  • d) restano sempre consentite anche le attività che sono funzionali ad assicurare la continuità delle filiere delle attività di cui all’allegato 1, nonché dei servizi di pubblica utilità e dei servizi essenziali di cui alla lettera e), previa comunicazione al Prefetto della provincia ove è ubicata l’attività produttiva, nella quale sono indicate specificamente le imprese e le amministrazioni beneficiarie dei prodotti e servizi attinenti alle attività consentite; il Prefetto può sospendere le predette attività qualora ritenga che non sussistano le condizioni di cui al periodo precedente. Fino all’adozione dei provvedimenti di sospensione dell’attività, essa è legittimamente esercitata sulla base della comunicazione resa;
  • e) sono comunque consentite le attività che erogano servizi di pubblica utilità, nonché servizi essenziali di cui alla legge 12 giugno 1990, n. 146. Resta tuttavia ferma la sospensione del servizio di apertura al pubblico di musei e altri istituti e luoghi della cultura di cui all’articolo 101 del codice beni culturali, nonché dei servizi che riguardano l’istruzione ove non erogati a distanza o in modalità da remoto nei limiti attualmente consentiti;
  • f) è sempre consentita l’attività di produzione, trasporto, commercializzazione e consegna di farmaci, tecnologia sanitaria e dispositivi medico-chirurgici nonché di prodotti agricoli e alimentari. Resta altresì consentita ogni attività comunque funzionale a fronteggiare l’emergenza;
  • g) sono consentite le attività degli impianti a ciclo produttivo continuo, previa comunicazione al Prefetto della provincia ove è ubicata l’attività produttiva, dalla cui interruzione derivi un grave pregiudizio all’impianto stesso o un pericolo di incidenti. Il Prefetto può sospendere le predette attività qualora ritenga che non sussistano le condizioni di cui al periodo precedente. Fino all’adozione dei provvedimenti di sospensione dell’attività, essa è legittimamente esercitata sulla base della dichiarazione resa. In ogni caso, non è soggetta a comunicazione l’attività dei predetti impianti finalizzata a garantire l’erogazione di un servizio pubblico essenziale;
  • h) sono consentite le attività dell’industria dell’aerospazio e della difesa, nonché le altre attività di rilevanza strategica per l’economia nazionale, previa autorizzazione del Prefetto della provincia ove sono ubicate le attività produttive.
2. Il Prefetto informa delle comunicazioni ricevute e dei provvedimenti emessi il Presidente della regione o della Provincia autonoma, il Ministro dell’interno, il Ministro dello sviluppo economico, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali e le forze di polizia. 3. Le imprese le cui attività non sono sospese rispettano i contenuti del protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus covid-19 negli ambienti di lavoro sottoscritto il 14 marzo 2020 fra il Governo e le parti sociali. 4. Le imprese le cui attività sono sospese per effetto del presente decreto completano le attività necessarie alla sospensione entro il 25 marzo 2020, compresa la spedizione della merce in giacenza. Art. 2. (Disposizioni finali) 1. Le disposizioni del presente decreto producono effetto dalla data del 23 marzo 2020 e sono efficaci fino al 3 aprile 2020. Le stesse si applicano, cumulativamente a quelle di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 11 marzo 2020 nonché a quelle previste dall’ordinanza del Ministro della salute del 20 marzo 2020 i cui termini di efficacia, già fissati al 25 marzo 2020, sono entrambi prorogati al 3 aprile 2020. 2.  Le disposizioni del presente decreto si applicano alle Regioni a statuto speciale e alle Province autonome di Trento e di Bolzano compatibilmente con i rispettivi statuti e le relative norme di attuazione.