LUCARELLI: “Federazione non dovrebbe permettere Leonardi a Latina!”

Alessandro Lucarelli circa la possibilità che Pietro Leonardi lavori ancora nel mondo del calcio

Indagato per concorso in bancarotta fraudolenta nell’inchiesta della Procura di Parma sulla gestione della società, radio mercato continua ad avvicinare il dirigente Pietro Leonardi al Latina. L’ex capitano del Parma Alessandro Lucarelli commenta in questi termini l’ipotesi:
“Che ne penso? Mi fa schifo. La Federazione non dovrebbe permettere a chi ha lavorato male, di farlo nello stesso settore. Non so se questa notizia verrà ufficializzata, perché c’è un processo in corso, ma auspico che queste persone paghino. Ci sono stati sicuramente degli errori, da parte nostra o forse anche dei curatori, ma sono stati errori a fin di bene”. “C’è chi, invece, questi errori li ha commessi in malafede e adesso tutti noi paghiamo per colpa di altri. Mi auguro che paghino anche loro in prima persona per quello che hanno combinato a questa città e a questi tifosi”.

AVVOCATI: “Caso Catania, Bruscagin e Barberis estranei ai fatti”

Nota ufficiale emessa dagli avvocati di Matteo Bruscagin e Andrea Barberis

Gli avvocati Giulia Aondio e Maurizio Scaccabarozzi del Foro di Lecco, difensori dei calciatori Matteo Bruscagin (difensore dell’US Latina Calcio) ed Andrea Barberis (centrocampista dell’AS Varese 1910), con il presente comunicato intendono affermare l’assoluta estraneità dei propri assistiti ai fatti relativi all’inchiesta catanese denominata i “Treni del gol”. I difensori confidano che già in sede di indagini si potrà dimostrare come tale coinvolgimento sia basato su mere millanterie, giungendo pertanto ad una pronta archiviazione della loro posizione, anche tutela delle rispettive società e dei loro tifosi. Si diffidano pertanto organi di stampa e soggetti terzi, anche in relazione ai commenti rilasciati sui social network, dal rendere dichiarazioni diffamatorie e lesive della professionalità dei giocatori Bruscagin e Barberis, riservata in caso contrario ogni azione di tutela.

CATANIA: perse le comproprietà di Andujar, Fedato e Calapai

Giocatori riscattati da Napoli, Sampdoria e Modena

Già scaduto il termine per la risoluzione delle comproprietà. Il Calcio Catania non ha formulato alcuna offerta per i cartellini di Mariano Andujar, Francesco Fedato e Luca Calapai. Il primo ha vissuto tra alti e bassi l’ultima stagione a Napoli, il secondo è stato ceduto in prestito al Modena (via Sampdoria) con buoni risultati ed il terzo ben si è comportato nella medesima squadra nonostante la salvezza raggiunta dai gialloblu in extremis. Non avendo presentato alcuna proposta, pertanto, i giocatori appena citati, a termini di regolamento, vengono automaticamente riscattati da Napoli, Sampdoria e Modena.

GRASSANI: “Caso Catania, i possibili scenari”

L’avvocato Mattia Grassani ipotizza il destino del Catania

L’avvocato Mattia Grassani, in merito ad un possibile ripescaggio della Virtus Entella, retrocessa dopo avere perso i playout con il Modena, si è così espresso ai microfoni del Corriere Mercantile:
“L’iter dell’inchiesta sportiva, conseguente di quella ordinaria, è appena iniziato. Non siamo arrivati a istruire il processo, hanno appena aperto il procedimento. La sanzione minima sarebbe l’ultimo posto in classifica del campionato di competenza, che va sottolineato deve sempre comportare la retrocessione. Sarebbe il caso che riporterebbe la società di Chiavari tra i cadetti”. “Si può anche ipotizzare l’esclusione dal campionato di competenza con assegnazione da parte del Consiglio federale ad uno dei campionati di categoria inferiore. Significa che il Catania verrebbe tolto dalla Serie B e il suo posto verrebbe assegnato mediante il ripescaggio”.

FAZIO (Ternana): “Caso Catania? Non commetterei mai simili nefandezze”

Pasquale Fazio si professa estraneo ai fatti

Ha contribuito a concordare l’esito di Catania-Ternana? No. Pasquale Fazio, calciatore messinese attualmente in forza alla Ternana, nega tutto su Facebook ritenendosi estraneo ai fatti: “In ordine alle notizie di stampa inerenti il mio presunto coinvolgimento nelle vicende di calcio scommesse che stanno interessando il Catania calcio, mi preme chiarire che sono completamente estraneo ai fatti riportati dai giornali. In particolare nego di essere mai stato avvicinato da persone interessate a concordare l’esito delle partite. Chi mi conosce sa benissimo che non potrei mai commettere simili nefandezze. Ho conferito ai miei legali l’incarico di tutelare i miei interessi e soprattutto la mia reputazione ed il mio onore nelle sedi più opportune”.

MADONIA: lascia Matera, era in orbita Catania

Tra le idee di mercato spiccava anche l’ex Trapani Giuseppe Madonia

Prima che esplodesse il caso Catania, la società rossoazzurra aveva avviato diversi contatti in sede di calciomercato effettuando innesti funzionali alle esigenze del tecnico, che sarebbe stato Pasquale Marino. Successivamente quest’ultimo è rimasto a Vicenza. Tra i tanti giocatori seguiti e proposti figurava anche il siciliano Giuseppe Madonia, ex Trapani. Adesso lascia il Matera per scadenza di contratto e sarebbe finito nel mirino dell’Akragas, che punta a disputare un campionato di Lega Pro all’altezza nella prossima stagione, dopo avere meritatamente ottenuto la promozione.

GOZZI (Entella): “Noi parte lesa se accuse Catania confermate”

Antonio Gozzi pronto a chiedere il ripescaggio

Il caso Catania potrebbe favorire il ripescaggio di un’altra squadra. Situazione allettante per chi, ad esempio, come la Virtus Entella è retrocesso sul campo nella stagione recentemente trascorsa. Non a caso il Presidente della società ligure Antonio Gozzi, parlando ai microfoni del Corriere Mercantile, si è così espresso sulla vicenda catanese legata alla presunta compravendita di partite:
“Se le accuse verranno confermate dalla giustizia sportiva la Virtus Entella è parte lesa in questa vicenda. Ovviamente siamo pronti e determinati a far valere i nostri interessi. Non meritavamo di retrocedere”.

GYOMBER: futuro in Serie A?

Molti club interessati a Norbert Gyomber nella massima categoria

Napoli e Sampdoria lo avevano corteggiato nella sessione invernale del calciomercato, ma poi non se ne fece nulla a causa delle condizioni fisiche precarie. Il difensore slovacco Norbert Gyomber, alle prese con un lungo infortunio, lascerà sicuramente Catania in questa finestra di calciomercato e, forse, lo farà per giocare in Serie A. Oltre ad un possibile ritorno di fiamma di Napoli e Sampdoria, molte altre squadre militanti nella massima categoria sarebbero favorevoli all’acquisto del difensore. Tra queste figura anche il Palermo, che già da tempo monitorava il profilo del ragazzo.

INTERCETTAZIONI: Di Luzio consiglia a Delli Carri di non fare giocare Gillet e Schiavi

Di Luzio a Delli Carri: “Occhio al treno dell’una e delle cinque”

Nuove intercettazioni diffuse dalla Procura di Catania. Sono relative all’incontro disputato dal Catania a Bologna, con la formazione felsinea vittoriosa per 2-0 allo stadio Dall’Ara il 27 aprile. Nella circostanza Di Luzio avrebbe consigliato all’ex direttore sportivo rossoazzurro di non impiegare il portiere Jean François Gillet, in realtà poi sceso in campo, ed il difensore Raffaele Schiavi in quanto “avvicinati” dal Bologna. Di Luzio: “Il treno dell’una (Gillet, ndr) e il treno delle cinque (Schiavi, ndr) non li fare partire” Delli Carri: “Quando?” Di Luzio: “Lunedì” Delli Carri: “Davvero?” Di Luzio: “Il treno nostro” Delli Carri: “Ho capito, ho capito” Di Luzio: “Pericolosissimo quello dell’una… pericolosissimo! Detto direttamente da loro e gli hanno fatto un budget stratosferico. Gli si piegano le gambe, non lo fare partire”.

ALVISI: “Class action contro chi bara. Lega, tifosi vanno tutelati”

Chiara Alvisi commenta il caso Catania

Chiara Alvisi, professoressa di Diritto privato all’Università di Bologna ed esperta in Diritto sportivo, parla del caso Catania e dell’importanza di tutelare i tifosi. Queste le sue parole più significative attraverso le pagine di TuttoSport:
“Quello ipotizzato nel caso dei vertici del Catania è un caso di frode sportiva. Si tratta di un illecito particolarmente grave perché lo sport è “agonismo programmatico” e la violazione delle regole del gioco impedisce la valida comparazione dei risultati delle competizioni. In questo senso i principi di lealtà, correttezza e probità sono costitutivi dell’ordinamento dello sport. Chi li viola attenta alla sopravvivenza stessa del fenomeno sportivo e non dovrebbe più trovare cittadinanza in questo ordinamento. Il problema sarebbe così risolto alla radice”. “Come tutelare i tifosi? La Lega dovrebbe porsi questo problema visto che “i consumatori di spettacoli sportivi” sono i principali azionisti del calcio. Da parte loro, i consumatori possono tutelarsi autonomamente denunciando all’autorità anti-trust la pratica commerciale sleale, prevista dall’articolo 21 comma 2 lettera B del Codice del consumo (“il mancato rispetto da parte del professionista degli impegni contemplati nei codici di condotta che il medesimo si è impegnato a rispettare”). La denuncia non costa niente”. “Inoltre, i consumatori danneggiati dalle pratiche commerciali sleali di club non rispettosi delle regole del gioco possono intentare una class action. Il club è un’impresa che si presenta sul mercato vendendo spettacolo e sbandierando l’osservanza di codici etici. Se essi non vengono rispettati, il prodotto non é conforme alle qualità promesse e il consumatore può agire per il risarcimento dei danni contro il club che ne ha la responsabilità diretta. La federazione ha ora una grande responsabilità: quella di definire la fondatezza o meno di queste ipotesi accusatorie entro il 22 agosto. Il campionato non può essere inquinato da questi scandali”.