TACCONE (Avellino): “Siamo serenissimi, arbitro fu imbarazzante a Catania”

Il Presidente dell’Avellino è sicuro che i suoi giocatori non siano implicati

Sospetti anche sulla vittoria del Catania contro l’Avellino, sconfitto di misura dai rossoazzurri allo stadio Angelo Massimino. Il Presidente irpino Walter Taccone fa chiarezza sulla vicenda ai microfoni di SportChannel24:
“L’Avellino dominò quella partita. La sconfitta arrivò perché l’arbitro mise in scena una direzione di gara imbarazzante. Per questo sarebbe preferibile visionare in maniera più accurata l’operato degli arbitri, da parte degli organi competenti. Il sistema arbitrale italiano è di basso livello. L’Avellino è una società che ha sempre rispettato il calcio e la sua gente. I nostri calciatori non sono implicati, a partire da Pisacane che in passato si è già reso protagonista in positivo. L’Avellino è sereno, anzi serenissimo”.

CARDONA (Questore): “Catania? Qualcosa non quadra nel calcio”

Marcello Cardona sottolinea la gravità dei fatti

Marcello Cardona, Questore di Catania, ha parlato in conferenza stampa di quanto accaduto nelle ultime ore con gli arresti dei vertici societari del club rossoazzurro. Queste le sue parole:
“C’e’ un quadro probatorio estremamente chiaro che riguarda sia le scommesse sia le attivita’ di corruttela gravissime. Sono state individuate anche le somme di denaro portate e date. Ogni settimana ne esce una sul calcio. L’altra settimana il Catanzaro, tre settimane fa Cremona, l’altro ieri la Fifa. Qualcosa credo che non quadri”.

ABODI: “Tifosi vogliono calcio pulito, a Parma come a Catania”

Andrea Abodi torna sul ‘caso Catania’

Ospite di “Tutti Convocati” ai microfoni di Radio24, il presidente della Lega di Serie B Andrea Abodi si è così espresso sul caso Catania:
“E’ emersa in maniera chiara la rete di rapporti. Spero che i nomi dei coinvolti spariscano dai libri del calcio. La Lega di serie B a Cremona come a Catania lavora per tutelare gli interessi di tifosi. Ho chiesto di inserire tra le pene per frode sportiva il sequestro preventivo e la confisca dei beni, la squalifica non basta. I tifosi per primi hanno voglia di ricominciare anche dalle retrovie ma con un calcio pulito, a Parma come a Catania”.

MOGGI: “Catania, se è tutto vero Giraudo…”

Luciano Moggi sull’inchiesta che vede coinvolto anche il Catania

Sulle frequenze di Radio Kiss Kiss, l’ex dirigente della Juventus Luciano Moggi è intervenuto relativamente alla vicenda che vede il Catania coinvolto nell’inchiesta ‘I treni del gol’. Queste le parole di Moggi:
“Bisogna capire cosa sia successo sul serio, se non fosse successo nulla significa che qualcuno vuol distruggere il calcio, se fosse successo qualcosa di grave vorrebbe dire che ci sono tanti delinquenti nel calcio moderno. Ricordo ancora cosa disse Giraudo qualche anno fa: noi andiamo via, adesso rimarranno i banditi! Ora guardiamo quello che sta accadendo a Catania. Se davvero è successo quello che stiamo apprendendo allora potrebbe avere avuto ragione Giraudo”.

MARINO: potrebbe non rescindere il contratto con il Vicenza

Richiesta di Pasquale Marino di rispettare il vincolo contrattuale con i veneti

Alla luce delle pesanti accuse rivolte al Catania e delle intercettazioni rese note dalla Polizia di Stato, in merito all’inchiesta ‘I treni del gol’, Pasquale Marino potrebbe fare marcia indietro. Secondo le ultime indiscrezioni, il tecnico marsalese starebbe chiedendo di non rescindere il contratto che lo lega ancora al Vicenza. Una richiesta che sarà accordata dalla società biancorossa veneta? Vedremo. Intanto è il caso di ribadire che il mercato rossoazzurro è bloccato, in attesa di capire come si evolverà il processo che accerterà eventuali responsabilità del Catania.

CATANIA: Codacons, azione risarcitoria per tifosi

Il comunicato emesso dal Codacons

Non c’è pace per il mondo del calcio italiano, con un nuovo gravissimo scandalo che vede coinvolte numerose partite di serie B, truccate e decise a tavolino. Una vicenda che dimostra come non esista alcuna forma di rispetto per i tifosi italiani del calcio, spremuti come limoni attraverso la vendita di biglietti e abbonamenti allo stadio, ma calpestati quando si tratta di pilotare incontri. Lo afferma il Codacons, commentando l’operazione condotta dalla Procura che ha portato all’arresto dei dirigenti del Catania. Presenteremo oggi stesso formale costituzione di parte offesa dinanzi la Procura di Catania, in rappresentanza della collettività danneggiata dai gravi reati contestati – spiega il Codacons – e abbiamo deciso di lanciare una azione risarcitoria in favore dei tifosi delle squadre coinvolte nello scandalo e di chi ha scommesso sulle partite incriminate. Sul sito www.codacons.it sarà infatti disponibile da oggi un modulo attraverso il quale tifosi e scommettitori potranno inserirsi nel procedimento aperto a Catania e chiedere di essere risarciti – in qualità di soggetti offesi – per i danni morali e patrimoniali subiti. Oltre alla buona fede tradita, infatti, i tifosi hanno sostenuto spese per seguire la propria squadra del cuore (abbonamenti o biglietti per lo stadio, acquisto partite in pay-tv, trasferte, ecc.) mentre gli scommettitori hanno puntato su partite secondo la Procura decise a tavolino. Soldi che ora dovranno essere restituiti dai soggetti responsabili di illeciti. Il Codacons ricorda al riguardo che la Procura di Catania ritiene accertata la combine per le seguenti 5 partite: Varese-Catania del 2 aprile 2015; Catania-Trapani dell’11 aprile 2015; Latina-Catania del 19 aprile 2015; Catania-Ternana del 24 aprile 2015; Catania-Livorno del 2 maggio.

SALVI (Procuratore Repubblica): ”Catania, inchiesta nasce da…”

Antonino Pulvirenti sarebbe stato pressato dai tifosi

“L’inchiesta nasce dal fatto che il presidente del Catania Calcio Pulvirenti diceva di essere pressato dai tifosi e temeva anche per la sua incolumità; per questo motivo si è rivolto alla Procura”.
Parole rilasciate dal Procuratore della Repubblica Giovanni Salvi relativamente all’operazione ‘I treni del gol’, che fa riferimento ad alcune partite che sarebbero state truccate dalla società rossoazzurra secondo le accuse rivolte. Non si esclude che le partite incriminate, tutte con risultati favorevoli al Catania nella corsa salvezza, possano anche avere avuto delle implicazioni sulle scommesse clandestine.

CATANIA: mercato bloccato, i tifosi tremano

Per il Catania si avvicinano scadenze di contratti prestiti e compartecipazioni

Proprio nella settimana in cui si attende l’ufficialità di Pasquale Marino, ecco la bomba esplosa in casa Catania. Se verranno formalmente accertate tutte le accuse, il Catania rischia punti di penalizzazione e/o retrocessione nella categoria inferiore. I giocatori, invece, al momento non sarebbero coinvolti nell’inchiesta. Sarà un’estate bollente per i tifosi, che tremano al solo pensiero di gravi conseguenze per la squadra etnea. Il processo stabilirà ogni eventuale tipo di responsabilità. Per intanto il calciomercato è bloccato, mentre si avvicina la scadenza di contratti, prestiti (30 giugno) e comproprietà (25 giugno). Sullo sfondo, uno scenario d’incertezza.

PULVIRENTI, il legale: “Estraneo ai fatti, lo dimostrerà”

Antonino Pulvirenti ritiene di potere dimostrare l’estraneità ai fatti

Sono ore calde, caldissime ai piedi dell’Etna. Il Presidente del Catania Antonino Pulvirenti, tramite il suo legale, attraverso quanto si legge sul sito del quotidiano Repubblica si è detto “estraneo” alle pesanti accuse contestate e “certo di potere dimostrare, con la massima fiducia nella magistratura, la totale estraneità ai fatti”. Pulvirenti, sempre attraverso il proprio legale, fa sapere che “intende prendere delle decisioni immediate sul suo ruolo nella Società Calcio Catania, al fine di potersi difendere con la massima serenità e di salvaguardare gli interessi della società sportiva”.

PROCURA CATANIA (Video): “I dettagli dell’inchiesta ‘I treni del gol’”

Illustrati i dettagli dell’inchiesta che vede coinvolto il Calcio Catania

Cinque le gare del Catania al centro dell’inchiesta “I treni del gol” relativa al presunto acquisto di partite effettuato dalla società rossoazzurra in occasione del campionato di Serie B recentemente concluso:  Varese-Catania 0 a 3, Catania-Trapani 4 a 1, Latina-Catania 1 a 2, Catania-Ternana 2 a 0, e Catania-Livorno 1 a 1. Sospetti anche su Catania-Avellino 1 a 0. La Procura distrettuale di Catania illustra i dettagli dell’indagine:
“Subito dopo la sconfitta della squadra in trasferta contro la Virtus Entella è partita l’indagine. Almeno 5-6 le gare truccate attraverso pagamenti di denaro ai calciatori (non militanti tra le fila del Catania). La combine si è immediatamente evidenziata in occasione del match giocato a Varese con tre giocatori da avvicinare e gli orari d’arrivo degli stessi. Si seguiva sempre il medesimo schema”. “Da colloqui intercorsi tra gli intercettati, foto e video è emersa l’esistenza della combine. Il Presidente Pulvirenti, affiancato da Cosentino, dava l’avvio al tentativo, Giovanni Impellizzeri era il finanziatore, poi veniva effettuata la consegna del denaro al calciatore. Delli Carri era in contatto con Piero Di Luzio, il quale contattava l’agente Fifa Fernando Arbotti, che a sua volta, attraverso un giro di conoscenze, avvicinava i giocatori e s’interfacciava con Delli Carri assicurando il buon esito della combine”. “Il linguaggio utilizzato dagli indagati era il seguente: “il magistrato” il presidente Pulvirenti, “l’udienza o la causa” l’incontro di calcio; la “tariffa o la parcella dell’avvocato” il prezzo per la corruzione del calciatore; “il treno” era il giocatore; “l’orario del treno o il binario”  il numero di maglia del calciatore”.
Al momento gli indagati, compresi gli arrestati, sono 19. Tra questi figurano Pietro Lo Monaco, Fabrizio Ferrigno e Alessandro Failla (perché avrebbero comprato la partita Messina-Ischia), e i calciatori Alessandro Bernardini (Livorno), Riccardo Fiamozzi (Varese), Luca Pagliarulo e Antonino Daì (Trapani), Matteo Bruscagin (Latina).