TORRE DEL GRIFO: verso Viterbese-Catania, ripresa allenamenti martedì

Dopo la Paganese, lunedì e martedì mattina di riposo

Si avvicina il fischio d’inizio di Catania-Paganese. Dopo una settimana caratterizzata da tante partite ravvicinate, al termine del match di domenica i rossazzurri osserveranno un pò di riposo. La ripresa degli allenamenti a Torre del Grifo è fissata, infatti, per martedì alle 15.00 in preparazione della gara esterna con la Viterbese, in calendario domenica 24 febbraio con fischio d’inizio alle 14.30.

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CATANIA: i convocati. Rientrano Lovric, Rizzo e Liguori. Ancora out Di Grazia e Sarno

Mister Sottil ne convoca 22

Al termine della rifinitura, svolta nel pomeriggio, l’allenatore del Catania Andrea Sottil ha convocato 22 giocatori per la sfida alla Paganese. Quattro indisponibili: Ciancio, Di Grazia, Llama e Sarno. Rientrano Rizzo e Lovric. Rossazzurri già in ritiro pre-gara.

PORTIERI
12 Matteo Pisseri
1 Guido Pulidori

DIFENSORI
4 Ramzi Aya
17 Joel Baraye
26 Luca Calapai
28 Andrea Esposito
3 Dragan Lovric
15 Giovanni Marchese
5 Tommaso Silvestri
29 Lorenzo Valeau

CENTROCAMPISTI
6 Federico Angiulli
27 Marco Biagianti
21 Rosario Bucolo
30 Giuseppe Carriero
10 Francesco Lodi
19 Kalifa Manneh
18 Giuseppe Rizzo

ATTACCANTI
14 Fran Brodic
11 Davis Curiale
32 Matteo Di Piazza
8 Michael Liguori
9 Alessandro Marotta

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GIOVANILI CATANIA: poker della Berretti, sei gol per gli Under 15 Regionali

4-0 alla Vibonese, 6-1 alla Leonfortese

Buone notizie per il Catania Berretti e Under 15 Regionali. Nel primo caso, squadra di Orazio Russo nettamente vittoriosa sul campo della Vibonese. 0-4 il risultato finale coi gol di Di Stefano, Rossitto ed il solito Pecorino, autore di una doppietta che lo porta a quota 11 in questo campionato. Rossazzurri terzi classificati a -3 dal duo di testa formato da Siracusa e Trapani. Gli Under 15 Regionali guidati da Roberto La Causa, invece, battono per 6-1 la Leonfortese confermando di avere migliore attacco e difesa del girone D. A segno per i giovani etnei Pappalardo, Russo (doppiette per entrambi), Pisasale e Gerli.

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IL CATANIA STADIO: l’editoriale del dodicesimo numero stagionale

Verso il match di domenica contro la Paganese al “Massimino”…

In vista di Catania-Paganese, il sito ufficiale rossoazzurro pubblica in anteprima l’editoriale del dodicesimo numero stagionale del periodico “Il Catania Stadio”:

La forza di ricominciare

La capacità di risollevarsi immediatamente dopo uno schiaffo della sorte è la dote che permette ad una squadra forte e ad un grande gruppo di risalire la china: il Catania c’è, pienamente determinato a recuperare posizioni e consapevole del suo valore

Al “Polisportivo Provinciale” di Erice, mercoledì sera, il Catania ha offerto la sua migliore prestazione fuori casa in questo campionato, esprimendosi sul piano del rendimento atletico e tecnico-tattico sempre in crescendo fino al termine della gara, così come dimostrato dalla “pioggia” di occasioni collezionate nell’ultimo quarto d’ora del match. 

È un giudizio, il nostro, che si fonda sulla padronanza esibita in fase offensiva, confortante indicatore di crescita e salute per qualsiasi squadra, e sul coefficiente di difficoltà del match, alla luce del valore dei granata padroni di casa e dell’importanza della posta in palio. 

La lucidità di un’analisi incentrata sul gioco e sul numero di occasioni, pur nell’amarezza della battuta d’arresto, è il miglior viatico per generare quella fiducia e quella forza mentale che propiziano il riscatto. 

Non occorre, in questa fase della stagione, abbandonarsi al rimpianto per le occasioni perdute, si tratti dei “miracoli” del portiere del Siracusa o di altre formazioni in giornata/serata di grazia contro il Catania, delle reti annullate, dei pali e delle chances sotto porta non sfruttate a dovere; serve, invece, ricordare che creare vuol dire dimostrare di avere ciò che serve per vincere. 

E se una squadra ha ciò che è indispensabile per fare suoi i tre punti in ogni partita, basta conseguentemente conservare questa consapevolezza, per andare oltre la sconfitta immeritata e fare in modo che la stessa non ammorbi il clima e non annulli le vibrazioni positive. 

Queste ultime devono prevalere, adesso. 

È la sfida del nuovo coraggio: cominciare o ricominciare a pensare che il Catania scalerà posizioni, giocando come ha fatto a Trapani specialmente nel secondo tempo ma anche nel primo, quando era già andato vicino al gol in tre circostanze prima delle sei-sette della ripresa. 

E se da una parte è vero che sono “i maccheroni a riempire la pancia”, dall’altra è altrettanto chiaro che nessuno può negare o sottovalutare il valore e le potenzialità di una formazione capace di andare a costringere la seconda forza del campionato nella sua metà campo e davanti ai suoi tifosi, per lunghi tratti del match. 

 Il grafico delle prestazioni segna un beneaugurante e confortante rialzo: i tre gol segnati contro la Casertana rappresentano un’altra prova concludente e sia sempre chiaro, per quanto possa sembrare una puntualizzazione banale, che vincere non è mai semplice. 

La sofferenza è parte integrante di questo torneo per tutte le squadre, non per il solo Catania: non è soltanto una questione di speciale motivazione dell’avversario indotta dal nostro blasone ma è, anche, una caratteristica tipica di ogni sfida in questa categoria, che riserva partite simili, per intensità, a gare di pallacanestro. 

E allora, cari rossazzurri, sotto con i tiri da tre punti…

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SOTTIL: “Catania, ripartiamo subito. Formazione, cambierò qualche interprete. Vetta? Pesano ko di Siracusa e Bisceglie, ma crediamoci”

“Il 5 maggio vedremo la classifica, eventualmente ci prepareremo per i Play Off”

Conferenza stampa di mister Andrea Sottil alla vigilia di Catania-Paganese. Vincere è l’imperativo in casa rossazzurra dopo la battuta d’arresto di Trapani. Queste le parole di Sottil in Sala Stampa evidenziate da TuttoCalcioCatania.com:

“Gara da vincere senza discussioni, rispettando la Paganese che darà giustamente il massimo perchè gli servono punti e sa di affrontare il Catania. Noi dovremo scendere in campo concentrati, cattivi e determinati contro un avversario tosto. Siamo obbligati a ripartire immediatamente. Dovremo dare tutto a livello di impeto, agonismo, tattica, tecnica. La Paganese ha fatto soffrire la Juve Stabia a Castellammare, l’ho ricordato ai ragazzi. Dobbiamo essere incazzati, fare di più sotto tutti i punti di vista assicurando qualità, organizzazione, lottando pallone su pallone. Non esistono partite facili nel calcio. Ripeto, grande rispetto per gli azzurrostellati ma anche consapevolezza di quel che dobbiamo fare. La Paganese ha una coppia fisica là davanti. Dobbiamo colpirli nei loro punti deboli”.

“Noi creiamo sempre occasioni per andare a segno, dobbiamo osare, essere spietati. Il collettivo deve rivelarsi padrone delle proprie potenzialità, ma anche individualmente. Il colpo lo fa il singolo, la palla arriva lì e poi il singolo interpreta le situazioni. Io pretendo dagli attaccanti di essere più padroni della situazione sotto porta. Marotta e Curiale hanno spesso giocato insieme, anche con il tridente, facendo buone prestazioni e gol. Di Piazza sta lavorando per raggiungere il top della forma, ha fatto subito un gol ed è stato determinante con la Casertana. Avendo la possibilità di scegliere tra vari attaccanti che scalpitano, si potrebbe anche pensare di variare qualcosa in chiave tattica”.

“Marchese? Ha avuto qualche problemino fisico ma ci sta. Quando rientri da un periodo di inattività è normale che subentri qualche dolore tardivo e residuo. Comunque si è allenato regolarmente in settimana. Valeau? Si allena regolarmente da una settimana ma viene da mesi di stop. Ragazzo molto interessante, deve solo trovare un pò di intensità, ritmo. Può giocare sia mezzala che quarto basso di difesa ma anche esterno alto. E’ più propenso a costruire, spingere ed inserirsi. Sarno, invece, non è ancora disponibile. Formazione? Qualche cambiamento degli interpreti lo tengo in considerazione sia davanti che in mezzo, mentre dietro siamo più contati in qualche ruolo“.

“Vetta impossibile da raggiungere? Nel calcio ne ho viste di tutti i colori. C’è un vantaggio importante da parte della Juve Stabia, lo sappiamo. A Trapani abbiamo giocato ottimamente, costruendo tante opportunità da rete e concedendo solo un paio di cross ai granata però hanno vinto gli avversari purtroppo. Dovevamo essere più cattivi e concentrati sul gol preso. Sono altre, a mio avviso, le gare che non dovevamo sbagliare. Vedi Siracusa e Bisceglie. Comunque bisogna continuare a spingere gara dopo gara perchè adesso il Catanzaro riposa, noi abbiamo anche un match da recuperare ancora. Potremmo rosicchiare punti, le partite sono dure per tutti. Dobbiamo crederci fino in fondo, consapevoli della realtà dei fatti. Tante squadre alla fine non hanno vinto il campionato nonostante un vantaggio importante in passato, perchè non crederci? Abbiamo punti e partite a disposizione. Il 5 maggio vedremo la classifica, eventualmente ci prepareremo per i Play Off”.

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SILVESTRI: “Vincere a Catania ti dà qualcosa di più. Segnare di testa, la mia prima volta…”

Nella prima puntata della seconda edizione del format televisivo ufficiale Piacere Calcio Catania sono intervenuti Simone Ciancio e Ramzi Aya ma c’è stato spazio anche per le parole di Tommaso Silvestri, difensore prelevato in estate dal Trapani. Riportiamo di seguito quanto evidenziato da TuttoCalcioCatania.com:

“Ho scelto Catania perchè è difficile da rifiutare questa piazza in qualsiasi categoria. Si sa cosa abbia rappresentato Catania nel panorama calcistico italiano e cosa possa significare per un ragazzo della mia età, che ha raggiunto una maturità calcistica importante, riuscire a fare ai piedi dell’Etna quello che altrove ho fatto in parte. Vincere un campionato in una piazza del genere ti dà qualcosa di più rispetto a qualsiasi altra squadra“.

“Segnare di testa? Mi piace staccare abbastanza per buttarla dentro superando gli avversari. Il primo colpo di testa è come imparare ad andare in bicicletta. I freni inibitori che tengono ferma la sensazione di insicurezza prima di colpire la palla di testa, cadono nel momento in cui ti senti forte e libero di colpire la palla. Per me è stata così la prima volta. Giocavo nei Pulcini, segnare di testa mi fece capire quanto fosse bello ed importante utilizzare quest’arma a mio favore, non spaventandomi. Marcare? E’ molto difficile nel calcio di oggi perchè tutte le squadre curano in maniera molto dettagliata punizioni e palle inattive. Non è un caso se quasi il 70% dei gol fatti in un intero campionato avviene da palla inattiva”. 

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PAGANESE: i convocati per Catania, ecco la lunga lista degli assenti

In dieci saltano la gara del “Massimino”

Al termine della rifinitura, il tecnico della Paganese Fabio De Sanzo ha diramato l’elenco dei convocati per la trasferta di Catania. Out Diop, Punzi, Stendardo, Schiavino, Ngamba, Fornito, Carotenuto, Scarpa, Cesaretti, Alberti. Ecco la lista completa dei giocatori a disposizione:

PORTIERI – Galli, Santopadre

DIFENSORI – Tazza, Della Corte, Carotenuto, Piana, Acampora, Perri, Gargiulo, Dellafiore

CENTROCAMPISTI – Nacci, Sapone, Gaeta, Navas, Capece, Gori

ATTACCANTI – Cappiello, Di Renzo, Della Morte, Parigi

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AYA: “Tranquillo in casa, ‘ignorante’ in campo. Sono testardo ed istintivo, i miei tatuaggi…”

Prima puntata della seconda edizione del format televisivo ufficiale Piacere Calcio Catania. Non solo Simone Ciancio. Parla anche uno degli uomini-simbolo di questo Catania, il roccioso difensore Ramzi Aya che si racconta in un’intervista passeggiando per il Lungomare. Ecco le parole di Aya evidenziate da TuttoCalcioCatania.com:

“Sono papà di Beatrice. Avverto la responsabilità di essere padre, ma per il resto finora non ho avuto grossi cambiamenti. Sento la necessità quando non sono a casa di tornare prima possibile dalla mia famiglia. La personalità in campo è completamente diversa. Sul rettangolo di gioco sono più ‘ignorante’, a casa invece molto tranquillo. Mi piace godermi la famiglia, il mio cane, guardare un film con mia moglie, sentire l’amore dei miei affetti. Come mi descriverei? Non mi piace giudicarmi, preferisco lo facciano gli altri ma se devo citare alcuni difetti, dico innanzitutto di essere testardo. Quando mi fisso in qualcosa, la devo fare. Spesso si può sbagliare ma sono anche molto istintivo, non sempre questo è un difetto. Tendo a riflettere ma quando parte l’istinto, lo seguo”.

Tatuaggi? Quasi tutti hanno un significato specifico, tranne uno che rappresenta più una cafonata. Un mahori sul braccio, l’ho fatto più per seguire la moda. Istintivo. Poi ne porto uno sul polpaccio contenenti le iniziali di mio nonno e mio padre. Sul polso il nome di mia nonna, un altro per mia moglie. Il bianco ed il nero sono i miei colori preferiti, indosso sempre gli stessi vestiti (ride, ndr). Di Catania mi piace più di ogni altra cosa il mare, è bello svegliarmi la mattina passeggiando per il Lungomare“.

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CIANCIO: “Lavoriamo minuto dopo minuto per la B. Spettacolare giocare a Catania. Innamorato di Acitrezza, mia moglie mi ha cambiato la vita…”

Prima puntata della seconda edizione del format televisivo ufficiale Piacere Calcio Catania. Il terzino rossazzurro Simone Ciancio, tra i vari argomenti, parla di vita privata, carriera e l’ambizione di centrare la promozione in Serie B con il Catania. Queste le parole di Ciancio evidenziate da TuttoCalcioCatania.com:

“Mi ha scoperto l’allenatore Guido Poggi portandomi dalla squadra del mio paese alla Sampdoria. Ho indossato quella maglia da tifoso, è stata una bella emozione e non dimenticherò mai la mia prima panchina in Serie A, a Firenze quando c’era l’addio di Toni. Chi sono fuori dal campo? Mia moglie mi ha cambiato la vita. L’ho conosciuta in un periodo non felicissimo della mia carriera calcistica, arrivavo da un brutto infortunio. Lei mia ha tirato fuori da questo fosso. I medici dicevano che avrei dovuto smettere di giocare, poi ho ritrovato la luce. Sul divano guardiamo film, litighiamo spesso e volentieri ma per sciocchezze. Meglio così, se no sarebbe tutto noioso. Ligabue è uno dei miei cantanti preferiti. Alla guida io ora sto mettendo la testa a posto, mi piaceva tanto la velocità e ne ho pagato le conseguenze perchè un paio di volte mi hanno ritirato la parente”.

“Io tirchio? Si dice che noi genovesi lo siamo, mi piacerebbe ma in realtà spendo tanto… sono anche tanto sognatore. Se conoscevo già Catania? Sì perchè mio padre è della provincia di Caltanissetta. La città mi è sempre piaciuta. Acitrezza però non l’avevo mai vista e me ne sono innamorato. Bellissima, ho saputo anche della leggenda sui Faraglioni. Poesia nel calcio? Nel calcio non esiste più di tanto. C’è troppo business, giro di soldi. Non è più come prima, adesso tutti pensano a guadagnarci sopra. Roberto Baggio? Per un calciatore italiano è uno dei top al mondo però i miei idoli da difensore sono Nesta, Cafu e Zambrotta”. 

“Le Curve del ‘Massimino’? I tifosi ci danno una spinta in più, è uno spettacolo giocare a Catania. Ti danno quella carica ed adrenalina che tutti vorrebbero avere giocando a calcio. Catania, Lecce e Cosenza sono piazze che vantano un pubblico numeroso e caloroso, che ti segue. Ci sono pro e contro ma è sempre bello giocare davanti a 10-14 mila spettatori. Obiettivo Serie B? Ci lavoriamo giorno dopo giorno, minuto dopo minuto per dare una gioia ai tifosi ed a noi stessi. E’ più facile fare bene in cadetteria, soprattutto perchè la nostra squadra ha giocatori tecnici, rapidi e veloci. La C è un torneo a parte. Più botte, agonismo, mentre in B si gioca di più a calcio. Cosa farei se segnassi il gol della promozione? Solitamente se capita che calci io la palla finisce in tribuna. Se, invece, finisse in rete farei di tutto. Dovreste spararmi per fermarmi”.

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SARNO: verso il rientro a Viterbo, ecco dove giocherebbe con Lodi in caso di 4-3-1-2

Lodi arretrerebbe in mediana

Non manca molto per il pieno recupero di Vincenzo Sarno. L’attaccante si è infortunato dopo i convincenti 60 minuti di gioco in Coppa Italia contro il Catanzaro e potrebbe rientrare in coincidenza con Viterbese-Catania, gara in programma domenica 24 febbraio. Il 4-3-3 è il modulo che più esalta le sue caratteristiche, in quanto il giocatore preferisce partire da esterno per poi accentrarsi ma, in caso di utilizzo del 4-3-1-2, nessun equivoco tattico con Sarno che agirebbe alle spalle delle due punte e Lodi nuovamente arretrato in mediana.

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