Fa discutere la decisione del Giudice Sportivo di ripetere la partita Cuneo-Virtus Entella per la mancata espulsione di un calciatore della squadra di casa. Si tratta di Simone Paolini che, al 90′, viene ammonito per la seconda volta ma il direttore di gara non se ne avvede e non espelle il giocatore che termina in 11 contro 11 strappando il pareggio. La ripetizione del match dopo l’ammissione dello stesso arbitro ha fatto infuriare il Cuneo, specificamente il Direttore Generale Simone Sivieri che si è così espresso sul tema:
“Prendiamo atto della decisione, ma sicuramente ci tengo a rilevare il comportamento dell’Entella, con cui non sono affatto d’accordo. È da mesi che la società ligure va avanti con ricorsi e reclami e, secondo me, per la questione che ci riguarda, sarebbe più utile pensare a vincere una gara sul campo e non attraverso ricorsi e reclami. Inoltre, non trovo giustificata la squalifica di Paolini, perché se la gara è stata azzerata così dovrebbe essere per le ammonizioni che si sono succedute in partita”.
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Tutto facile allo stadio “Gustavo Ventura”? Sarebbe un messaggio sbagliatissimo recepito dalla squadra. A Bisceglie si presenza un banco di prova importante per il Catania contro un avversario alle prese con la contestazione dei tifosi, reduce da un pesante 4-0 a Viterbo, dalle dimissioni del proprio allenatore e avente il morale basso. Ma non per questo i rossoazzurri si aspettino un Bisceglie dimesso. Attenzione ad un’eventuale prova d’orgoglio dei padroni di casa.
D’altronde nei precedenti in campionato con le formazioni di prima fascia i nerazzurri hanno, in alcuni casi, creato problemi. Per informazioni chiedere a Catanzaro e Casertana, oppure al Trapani vittorioso soltanto di misura in casa. I nerazzurri sono squadra molto fisica che non avrà la tecnica e qualità del Catania ma proverà a dare filo da torcere in una partita che assicura tante motivazioni, sapendo d’incontrare una delle big del torneo. Test di mentalità al cospetto di una classica compagine di Serie C che punterà forte sull’agonismo.
Gli uomini di Sottil non potranno concedersi il lusso di prendere sottogamba l’appuntamento, anche perchè Juve Stabia continua a volare e perdere ulteriore distacco dalla vetta sarebbe molto pesante. Il mister riproporrà il 4-2-3-1 con una nuova turnazione della rosa dopo il figurone fatto col Sassuolo in Coppa Italia ed a pochi giorni dalla successiva sfida alla Virtus Francavilla. Probabili la ricollocazione di Biagianti, Rizzo e Lodi dal 1′ con Vassallo in avanti. Ballottaggi Silvestri-Esposito, Calapai-Ciancio e Baraye-Scaglia in difesa. Fischio d’inizio alle ore 16.30, match visibile online su Eleven Sports.
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Pantaleo De Gennaro ha concesso un’intervista esclusiva ai microfoni di TuttoCalcioCatania.com. Da calciatore ha disputato due stagioni in casacca rossoazzurra tra il 1976 ed il 1978 mentre, nelle vesti di allenatore, ha guidato anche il Bisceglie negli anni ’90. Allo stadio “Gustavo Ventura” si affronteranno proprio Bisceglie e Catania.
Ci risentiamo a distanza di mesi dopo il finale caldo della passata stagione… “A Catania ho mezza famiglia e tanti di quegli amici, ricordi piacevoli… L’ultima volta che ci sentimmo telefonicamente parlai del finale dello scorso campionato di Serie C, dissi che se il Lecce non avesse avuto una flessione il Catania si sarebbe potuto inserire nel discorso primo posto. Poi i salentini si ripresero dopo un calo e vinsero. Successivamente c’è stato quello schifo estivo che conosciamo e non ho problemi a sottolineare che il Catania avrebbe meritato la collocazione nel campionato di B. Ci tengo a dire che la strameritava”.
Ha visto giocare il Catania, almeno recentemente? “I rossoazzurri si sono comportati abbastanza bene col Sassuolo che ha avuto difficoltà ad imporsi. Il Catania sta facendo quello che deve fare, qualche piccolo incidente di percorso in C ci sta ma non ha tradito le aspettative finora, avendo ancora un’altra partita da recuperare. Con quella struttura che ha, la valenza dei suoi dirigenti ed il blasone della piazza il Catania non può stare in C, non lo dico per attirare simpatie eh (ride, ndr)”.
Bel gioco espresso in Coppa Italia, ma in Serie C non è facile giocare bene. Non trova? “In C i campi non sono sempre all’altezza di potere dare tutto il contributo qualitativo possibile, il gap si va ad equilibrare e qualche incidente di percorso capita. L’importante è arrivare al traguardo. Non voglio essere troppo ottimista, ripeto, però seconde me il Catania ha le potenzialità per vincerlo questo campionato. L’importante è assicurare quell’agonismo e combattività, che sono fondamentali in questa categoria, poi le qualità vengono fuori. Pressing molto alto, le squadre si chiudono bene dietro, aspettano l’episodio giusto per colpire e non ti fanno giocare sapendo che sei una delle corazzate della C, d’altronde le avversarie non hanno gli stessi mezzi tecnici del Catania e non possono fare diversamente. Devi sapere soffrire, è una caratteristica di questo campionato”.
Tutto facile per il Catania a Bisceglie? “Il Bisceglie attraversa un periodo delicato ma questo non significa niente. Pur riconoscendo il periodo negativo del Bisceglie che viene da un 4-0 a Viterbo e dalle immagini che ho visto sta messo male, è una partita sempre da giocare con la dovuta attenzione. Ginestra si è dimesso ed è una situazione che non fa mai piacere. Quando si effettuano cambi alla guida tecnica c’è sempre una svolta, bisogna vedere se positiva o negativa. I tifosi biscegliesi stanno soffrendo in questo momento ma il Catania deve pensare soltanto a fare la partita. Quello è un terreno di gioco in cui peraltro si può giocare a calcio”.
Il Catania ha pagato la partenza ad handicap con tante partite da recuperare? “C’è da sottolineare anche l’aspetto psicologico di questa vicenda. E’ una bella botta da assorbire, però il Catania sta andando avanti molto bene. Qualche incidente di percorso è fisiologico. Il Catania non è la Juve, possiede una squadra ottima e di qualità e che può ambire al primo posto ma non ha 11 Top Player eh. Ottima dirigenza, organizzazione al di fuori della C ma c’è da soffrire domenica dopo domenica, in questa categoria non hai mai vita facile. Il Catania deve giocarselo questo campionato lottando fino all’ultimo. Speriamo che sia l’anno buono, lo dico da mezzo catanese e per l’amicizia che mi lega al Direttore Lo Monaco, uno dei migliori dirigenti in circolazione. Lui ha deciso di andare in C per riportare il Catania dove merita di stare, glielo auguro vivamente”.
Più possibilità per il Catania di vincere il campionato quest’anno, senza il Lecce? “Non c’è il Lecce di turno ed il coefficiente di difficoltà mi sembra un pò più basso rispetto alla passata stagione ma ci sono pur sempre Juve Stabia, Trapani e Casertana in corsa. Il Rende è una bella realtà ma non penso durerà a lungo in ottica primo posto. Non vedo comunque uno squadrone come il Lecce dello scorso anno”.
Andrea Sottil è l’allenatore giusto per questo Catania? “Sottil penso proprio che sia all’altezza. Ci ho giocato contro ai tempi del Siracusa, quando io lavoravo a Taranto. Le sue squadre giocano bene. Con calma, attraverso il lavoro e la sua professionalità potrà traghettare molto in alto il Catania. Lui peraltro è un ex rossoazzurro, avrà un motivo in più per fare bene, si è messo in evidenza dimostrando competenza e bravura”.
Sei stato due anni a Catania, se non sbaglio hai anche realizzato un gol… “Confermo. Io ho fatto un gol in Serie B con la maglia del Catania a Ferrara contro la Spal. Ho vissuto due anni meravigliosi. Intercorrono relazioni di grande amicizia ai piedi dell’Etna con Antonino Cantone, Nino Leonardi, Ventura, Carmelo Russo, Dal Poggetto… ci teniamo sempre in contatto, ci mandiamo anche gli auguri nelle grandi festività. Cito inoltre Damiano Morra, Labrocca… insomma mantengo delle solide ed affettuose amicizie perchè ci volevamo bene veramente. Avevamo un Presidente singolare, il grande Massimino, una gran brava persona. Ricordo quando eravamo in ritiro vicino Pistoia, io dovevo firmare il contratto. E mi disse ‘devi firmare eh, fra 15 minuti!’. Poi quando stava per uscire ‘al massimo, un quarto d’ora!’. Lui faceva queste battute così. Una persona genuina, un generoso. Ce ne sarebbero tanti altri aneddoti però Massimino lo ricordo come una persona splendida, veramente”.
A Catania trascorsi da calciatore, a Bisceglie da allenatore… “Ho allenato per un anno in C2 il Bisceglie. Andai lì quasi alla fine del girone d’andata. Erano quasi ultimi in classifica, poi con il merito di tutti agganciammo i Play Out, eravamo attardati di parecchio. Vinsi gli spareggi contro il Formia. Il gol fuori casa valeva doppio, una regola assurda. Noi vincemmo 1-0 a Formia e poi in casa dopo 5 minuti prendemmo gol. Ce la facemmo un pochino sotto ma riuscimmo a pareggiare ed all’ultimo secondo loro fallirono una rete clamorosa. Io sarei retrocesso se fosse stato gol. Alla fine con la buona volontà di tutti ci salvammo dopo un ottimo girone di ritorno e sono rimasto in buoni rapporti con gli ex dirigenti, ora ci sono volti nuovi che non conosco direttamente. Per Bisceglie la C, non avendo grandi risorse economiche, è una grande vetrina. E’ una città più piccola di Molfetta dove abito ma grande merito va alla proprietà che ha speso un bel pò di quattrini. La Serie C del resto è un vuoto a perdere. Pensa alle fideiussioni che devi fare, il fondo di garanzia… servono disponibilità economiche e non è facile investire. Non è come un’azienda in cui se produci bene ricavi, nel calcio c’è la variante umana. Magari prendi l’attaccante che l’anno prima ha siglato 20 gol e adesso te ne fa 2 per problemi personali o altro. Ci vuole anche fortuna quando prendi i giocatori”.
Bisceglie-Catania, come finirà? “Preferisco non schierarmi espressamente con nessuno. Per come stanno le cose, però, dico che vincerà il Catania, magari soffrirà ma vincerà. Sarei contento di un’eventuale vittoria dei rossazzurri anche se mi lega molto affetto al Bisceglie. Vorrei che i pugliesi si salvassero ma anche che il Catania vada dove merita di andare, non aggiungo altro per scaramanzia. Il mio è un auspicio, mettiamola così”.
Si ringrazia Pantaleo De Gennaro per la gentile concessione dell’intervista.
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Quale undici titolare opporre domenica pomeriggio al Bisceglie? Si chiude il consueto sondaggio proposto da TuttoCalcioCatania.com sulla formazione da schierare idealmente in campo contro l’avversario di turno. Secondo la maggioranza dei votanti, mister Andrea Sottil farebbe bene a mettere dentro dal 1′ i seguenti giocatori:
Diamante Crispino, estremo difensore casertano classe 1994 cresciuto nel settore giovanile del Napoli e che, da qualche anno, milita nel Bisceglie dopo essersi svincolato dal Como. Attenzione al portiere che rappresenta uno dei giocatori top nerazzurri. Non un nome nuovo per il Catania che, nel 2016, in occasione del mercato cosiddetto di riparazione ha valutato la possibilità di prelevarlo qualora avesse ceduto Elia Bastianoni. Poi non se ne fece nulla ed il Catania confermò, in rosa, sia Bastianoni che Luca Liverani.
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Cori razzisti e di discriminazione territoriale. Un tema attuale nel nostro Paese. A questo proposito è stato chiesto un parere all’ex allenatore del Catania Cristiano Lucarelli, intervenuto ai microfoni di Radio CRC:
“Se sarebbe giusto interrompere le partite in caso di cori di un certo tipo? Io non uscirei dal campo. La medicina non la conosco, però sono anche abbastanza d’accordo con Allegri. Il problema in Italia è l’educazione allo sport. Io mi caricavo quando venivo offeso. Non darei questa soddisfazione. Coloro che lanciano i cori sono persone note alle forze dell’ordine. Devono intervenire in questo senso. Ne prendo uno una volta, uno una seconda che secondo me è anche più pratico che sospendere una partita”.
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Da due mesi il Bisceglie non festeggia la conquista dei tre punti in campionato. Acque agitate per la formazione nerazzurra, ma attenzione ad un dato statistico che si riferisce ai confronti con le big del girone C. La squadra pugliese ha affrontato, finora, tutte le prime della classe ovvero Juve Stabia, Rende, Trapani, Catanzaro e Casertana. Domenica toccherà al Catania. Con le squadre appena citate il Bisceglie ha perso esclusivamente contro Juve Stabia, Rende e Trapani mentre il Catanzaro di Auteri non è andato oltre l’1-1 in casa e la Casertana dai grandi nomi ha riportato persino una sconfitta al “Ventura” per 2-1. Solo 1-0, invece, in favore del Trapani in Sicilia. Motivo in più per non sottovalutare la sfida di domenica per i rossoazzurri.
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Presa di posizione degli ultras del Pisa che, in vista di Juventus U23-Pisa, diserteranno la trasferta:
“I gruppi organizzati della Curva Nord Maurizio Alberti comunicano la decisione unanime di disertare la trasferta di domenica prossima a Alessandria contro la cosiddetta Juventus B. Capiamo le esigenze delle società, costrette a far buon viso di fronte alle imposizioni della Lega. Capiamo chi afferma che la squadra vive un momento delicato e va sostenuta e per certi versi “stimolata” a far meglio. Capiamo tutto, ma non possiamo far finta di niente perché la nostra mentalità, la nostra coerenza, il nostro modo di concepire il ruolo non passivo, ma attivo, del tifoso di calcio, impongono una risposta chiara, determinata e forte contro l’arroganza del calcio moderno. Le squadre “B” sono un insulto alla dignità di chi ha nella Lega Pro la propria serie A, come l’Albissola, oppure il proprio attuale campionato di riferimento, come noi“.
“Pisa ha una tradizione, ha giocato contro la Juventus “vera”, più e più volte, non merita di fare da “sparring” ai giovanotti più o meno di belle speranze che senza stadio, storia e seguito, la società bianconera spedisce in terza serie per fare esperienza. E se proprio il Pisa S.C. deve scendere in campo, noi non vogliamo esserci. Il ruolo di cornice a questa farsa lo lasciamo ad altri. Per noi è una gara che non esiste. Continuiamo a ripetere da anni che il calcio è della gente, è uno sport popolare, vive e ha vissuto di tradizione e campanilismi, vittorie e sofferenze. Rispettiamo tutte le realtà minori che dopo percorsi decennali, con grandi sacrifici e passione, riescono a vivere un’avventura in Lega Pro, o ad affacciarsi al professionismo, rispettiamo chi in questa serie si considera di passaggio, e la frequenta con intensità e sofferenza considerandola una tappa per il ritorno nel calcio che conta”.
“Per questo non possiamo tollerare che un’idea di plastica rubi un posto a qualcuna di queste “storie”, che dei tifosi debbano pagare o fare km per assistere ad una gara che al limite potrebbe avere dignità come amichevole, che i vertici del calcio continuino a massacrare il nostro calcio e le nostre “domeniche” (vedi i ricorsi e il calendario spezzatino) per poi imporre le squadre B delle “grandi”. La Juventus è la prima. E se il prossimo anno ce ne fossero altre tre…quattro..cinque ? Noi non siamo abituati a far finta di nulla e a farci scorrere tutto addosso in nome del pallone che rotola. Domenica, per noi, il pallone starà in un angolo. Riprenderà a rotolare all’Arena, mercoledi, in un incontro di calcio non certo accattivante, tutt’altro che nobile, ma perlomeno vero. No al calcio moderno. Rispetto per i tifosi“.
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La nascita del tifo a Bisceglie è da ricercare nei primi anni ottanta e, ad oggi, l’unico gruppo ultras è l’Ultras Bisceglie. La tifoseria biscegliese ha una storica rivalità con quella del Molfetta e con quella del Vigor Trani (con cui si gioca il “derby del Ponte Lama”). Si registrano anche rivalità, comunque di minore rilievo, con gli ultras del Manfredonia, del Barletta e del Fasano. Un solo gemellaggio, con gli ultras Lanciano.
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Al termine della rifinitura, svolta nel pomeriggio in Puglia, l’allenatore del Catania Andrea Sottil ha convocato 22 giocatori per la sfida al Bisceglie, in programma domenica 9 dicembre alle 16.30 allo stadio “Gustavo Ventura”. Rossoazzurri già in ritiro pre-gara. Lunedì alle 10.00, a Torre del Grifo, i rossazzurri sosterranno il primo allenamento in vista di Catania-Virtus Francavilla, in calendario mercoledì 12 dicembre alle ore 20.30 al “Massimino”.
PORTIERI 12 Matteo Pisseri 1 Guido Pulidori
DIFENSORI 4 Ramzi Aya 17 Joel Baraye 26 Luca Calapai 23 Simone Ciancio 28 Andrea Esposito 3 Dragan Lovric 8 Luigi Alberto Scaglia
5 Tommaso Silvestri
CENTROCAMPISTI 6 Federico Angiulli 27 Marco Biagianti 21 Rosario Bucolo 10 Francesco Lodi 19 Kalifa Manneh 18 Giuseppe Rizzo
ATTACCANTI 7 Maks Barisic 14 Fran Brodic 11 Davis Curiale 9 Alessandro Marotta
24 Adis Mujkic 20 Andrea Vassallo
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