PRIMO TEMPO: brutto Catania. Catanzaro avanti con Kanoute

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Brutto primo tempo per i rossoazzurri. Catania molle sulle gambe, poco aggressivo e confusionario. Tanti, troppi palloni persi in mezzo al campo. La mossa di Sottil di affiancare Manneh a Marotta in avanti nel 3-4-1-2 al momento non paga. Il Catanzaro fa la partita, comanda il gioco evidenziando una percentuale importante di possesso palla. Inevitabile che al 13′ sia Kanoute a sbloccare il risultato. Imprendibile l’esterno offensivo giallorosso nella prima frazione. Chiaro, nella circostanza, l’errore in marcatura di Silvestri. Poca cosa la reazione del Catania, affidata ai piedi di Marotta che però non impensierisce Furlan. Al 23′ Aya protesta per un presunto fallo da rigore. Nei minuti successivi Calapai va ko ed è costretto a lasciare il posto a Baraye, ma la scossa non arriva nemmeno da quest’ultimo. Rossoazzurri spenti, ospiti in vantaggio con merito all’intervallo. Serve tutt’altro Catania nella ripresa.

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CATANIA – CATANZARO (foto): riscaldamento pre-gara, immagini dalla Tribuna Stampa

Alcuni scatti fotografici realizzati da TuttoCalcioCatania.com dalla Tribuna Stampa dello stadio “Angelo Massimino”, nel corso del riscaldamento pre-gara di Catania-Catanzaro, impegno valido per la 11/a giornata del girone C di Serie C:

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CATANIA – CATANZARO: formazioni ufficiali, Manneh in campo dal 1′

CATANIA (3-4-1-2): Pisseri; Aya, Esposito, Silvestri; Calapai, Biagianti, Angiulli, Ciancio; Lodi; Manneh, Marotta.
A disp. di Sottil: Pulidori, Lovric, G. Rizzo, A. Rizzo, Bucolo, Baraye, Scaglia, Curiale, Barisic, Brodic, Mujkic, Vassallo.

CATANZARO (3-4-3): Furlan; Celiento, Figliomeni, Riggio; Statella, Maita, De Risio, Favalli; Kanoutè, Ciccone, Fischnaller.
A disp. di Auteri: Elezaj, Mittica, Nicoletti, Posocco, Eklu, Repossi, Signorini, Iuliano, Lame, Giannone, D’Ursi, Infantino.

ARBITRO: Paride De Angeli (Pistoia)
Assistenti: Salvatore Marco Dibenedetto (Barletta) e Fabio Pappagallo (Molfetta)

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CATANIA – CATANZARO: ecco la formazione scelta dai tifosi

Chiuso il consueto sondaggio relativo alla formazione di partenza da opporre all’avversario di turno. Secondo la maggioranza dei votanti al sondaggio proposto da TuttoCalcioCatania.com, mister Andrea Sottil farebbe bene a schierare il Catania contro il Catanzaro scegliendo i seguenti interpreti:

Pisseri; Calapai, Aya, Silvestri, Baraye; Angiulli, Biagianti, Manneh; Lodi; Curiale, Marotta.

I tifosi spingono, in particolare, nel vedere giocare insieme Kalifa Manneh e Joel Baraye. Soluzione, questa, emersa spesso anche nei precedenti sondaggi.

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ESPOSITO: “Quante emozioni in A. Catania, conquistiamo la B sul campo. Subire meno reti. Tifosi, bel gesto verso Palermo”

Il difensore del Catania Andrea Esposito protagonista del consueto ‘Face to Face’ di Ultima Sport. Il giocatore rossoazzurro ripercorre anche alcune tappe significative della propria carriera. Ecco di seguito riportato un estratto testuale dell’intervista:

“Lecce è il luogo in cui sono nato e cresciuto. Ho avuto la fortuna di cominciare da ragazzino nel settore giovanile e di esordire in Prima Squadra nel 2004 con mister Delio Rossi, il sogno di ogni ragazzo. E’ stata l’esperienza più bella della mia vita. Ho esordito a 17 anni contro una Lazio fortissima in lotta per lo scudetto. E’ stato tutto così veloce, all’inizio non ti rendi conto di quanto realizzi, passando dalle giovanili alla Prima Squadra contro una grande squadra italiana. Giorni molto emozionanti che ricorderò per sempre. Tra le tante emozioni negli anni giallorossi ricordo il gol contro il Milan e la corsa sotto la Curva in uno stadio pieno di gente. Sin da piccoli siamo partiti con lo stesso gruppo facendo benissimo, vincendo anche scudetti e Coppe Italia. Pellè? Graziano l’ho conosciuto. La concorrenza di gente come Vucinic e Bojinov era decisamente agguerrita ma poi Pellè si è fatto valere, dimostrando tutte le sue qualità”.

“La convocazione in Nazionale nel 2009? Fui convocato da Marcello Lippi, una convocazione inaspettata. Non giocai a Pisa contro l’Irlanda del Nord purtroppo, però vestire la maglia dell’Italia è sempre qualcosa di emozionante. Era una squadra sperimentale quella, ma furono convocati giocatori che fecero molto bene. Sono stato il primo leccese ad avere indossato la maglia azzurra. Ho avuto la fortuna di giocare per il Lecce e segnare in categorie differenti. Mi fa molto piacere tutto questo. L’attaccante più forte che ho marcato in carriera? Ce ne sono tanti eh. Diversi anche dal punto di vista tecnico e fisico, però cito sicuramente Ibrahimovic. Il più completo, giocatore impressionante”.

“Il Catania sta subendo tanti gol? Abbiamo subito più reti del previsto ultimamente, ma lavoriamo per risolvere questo problema. Fortunatamente in molte occasioni segniamo più di quanto subiamo ed occupiamo la parte alta della classifica, comunque è un dettaglio da migliorare. Il mister ci trasmette tanto dal punto di vista caratteriale. Basti pensare al rigore sbagliato contro il Siracusa. Avrebbe tagliato le gambe a chiunque, invece abbiamo avuto la forza di reagire battendo una buona squadra. Allenatori con cui ho legato di più? I tecnici delle giovanili del Lecce, in particolare Roberto Rizzo mi ha dato l’impronta calcistica e formato come uomo. Mister Mario Beretta, invece, mi ha dato la possibilità di fare il primo anno di A. Quasi 30 presenze con lui, devo solo ringraziarlo. Adesso ha deciso di occuparsi di settore giovanile ma ha ottenuto ottimi risultati”.

Ogni partita è fondamentale. Abbiamo dei limiti ma giochiamo sempre per vincere. Questa beffa del mancato ripescaggio ci ha messo nelle condizioni di giocare ogni tre giorni e non è facile perchè affronti squadre che riposano e recuperano acciaccati. E’ più complicato ma abbiamo le forze per gestire la situazione ed una rosa importante. Ero convinto della B all’inizio, quasi certezza con il format a 22. Poi si sono inventati questa cosa che non saprei come definirla. Hanno falsato il campionato per un tornaconto personale, aggirato le regole ma abbiamo tanta voglia di provare a vincere tornando in quella cadetteria che Catania ed il Catania meritano. Sarebbe una soddisfazione enorme conquistarla sul campo”.

“Lecce vanta un pubblico molto caloroso. Sono stato anche al Genoa e confermo che Marassi è uno stadio che si fa sentire. Bologna e Vicenza sono altre tifoserie importanti come Catania. Mi trovo benissimo qui ma non avevo dubbi. Catania è una città che vive di calcio, la società è seria, sana con una struttura importante che ti permette di lavorare al meglio. Sono state tutte componenti determinanti nella scelta di venire. Ho accettato subito la chiamata del Direttore Argurio in estate, c’era la possibilità di accettare la sua proposta l’anno prima ma poi firmai per il Cesena in B”.

“Antonella è la mia compagna. Non volevo andare via da Latina ma la situazione societaria non era stabile e, allora, decisi di trasferirmi a Vicenza. Adesso siamo lontani, anche perchè con i mancati ripescaggi dobbiamo recuperare tante partite e giocare spesso. Non avendo un giorno libero è quasi impossibile vedersi, sono sacrifici che si fanno ma andiamo avanti. Mio figlio Mattia? E’ cresciuto lontano da Lecce. Adesso spero che si affezioni al Catania,mi farebbe molto piacere. Indossa già la maglia rossoazzurra. La famiglia è la cosa più importante della mia vita. Viene prima di tutto. Una volta diventato padre questo pensiero si amplifica notevolmente. Dopo l’arrivo di Mattia mi sento trasformato. Penso prima al loro benessere. Mia sorella? Ci vogliamo un bene dell’anima ma non ci sentiamo tantissimo. Lei abita a Castellammare di Stabia, prossima settimana dovrei vederla con la scusa che giocheremo lì. Abbiamo un ottimo rapporto”.

“Sushi ed orologi? Mi piace il sushi, mentre questa passione per gli orologi è nata dal nulla. Attraverso un pò di amici e conoscenze. In particolare un amico di Modena, venditore che conobbi un giorno. Mi ha trasmesso questa passione ed è rimasta tuttora. Che musica ascolto? Un pò di tutto. I cantautori italiani mi piacciono molto ma non ho un genere preferito. Striscioni degli ultras rossoazzurri per le vittime di Palermo? Non ce l’aspettavamo sinceramente. Non capitano spesso queste cose nel calcio. E’ segno di grande civiltà e solidarietà rispetto ad una tragedia, anche se si parla di una città sportivamente rivale.

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CATANIA – CATANZARO: età media squadre a confronto, rossoazzurri più esperti

Confronto tra la prime cinque squadre più esperte del girone C di Serie C, quello del pomeriggio tra Catania e Catanzaro allo stadio “Angelo Massimino”. L’età media rossoazzurra, seconda più alta del campionato dopo quella del Potenza, è pari a 26.5 contro il 25.6 dei calabresi. All’interno della rosa etnea, ad innalzare il tasso di esperienza contribuisce gente come Francesco Lodi, Marco Biagianti (34), Andrea Esposito, Alessandro Marotta (32), Luigi Scaglia (31) e Davis Curiale (30). I giallorossi rispondono in particolare con i vari Saveriano Infantino (32), Giuseppe Figliomeni (31), Giuseppe Statella (30), Luca Giannone (29) e Andrea Signorini (28).

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DE CANIO (all. Ternana): “Non è facile vincere, squadre come il Catania lo dimostrano”

Nei giorni scorsi il Direttore Sportivo del Catanzaro Pasquale Logiudice aveva fatto l’esempio del Catania nel sottolineare le difficoltà che presenta il campionato di Serie C. Non fa eccezione l’ex allenatore rossoazzurro Luigi De Canio, ora seduto sulla panchina del Catania.

“Vincere un campionato, in qualsiasi categoria, non è mai scontato. Pensate a squadre come il Catania, il Lecce, il Benevento. Noi abbiamo cambiato tanto ed è una difficoltà ulteriore. Poi il fatto che la Ternana è una squadra attrezzata, fa nascere negli avversari lo spirito di competizione e di attenzione che si crea giocando contro squadre forti, e questo mi fa anche piacere. Dobbiamo accettare le difficoltà con coerenza e anzi dobbiamo farne motivo di convinzione”, si legge su ternananews.it.

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TAVARES: in difficoltà a Catania, cerca fortuna tornando in patria

Vi ricordate di Diogo Tavares? Attaccante portoghese classe 1987, nel 2017 venne acquistato dal Catania nel mercato cosiddetto di riparazione. In realtà il contributo offerto dal ragazzo fu poca cosa, con un solo gol all’attivo in una fase della stagione in cui servivano soprattutto le sue reti. Il passaggio alla Sicula Leonzio non coincise con il riscatto e, così, Tavares si è ritrovato senza squadra fino a qualche tempo fa, quando ha deciso di fare ritorno in patria. La punta ex Messina ha assunto la decisione di ripartire precisamente dall’Amora FC. Si tratta di un club militante nel Campeonato de Portugal Prio, terzo livello del campionato di calcio portoghese.

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PLASMATI (Matera), l’ex Catania emozionato: “Gol dopo anni complicati. La salute non mi accompagna, ma non sono un giocatore finito”

Vi avevamo parlato del ritorno in pista di Gianvito Plasmati dopo l’esperienza di Messina nel 2017. L’ex attaccante del Catania è stato tesserato dal Matera, squadra della sua città, e subito si è rivelato decisivo all’esordio segnando il gol-vittoria contro la Viterbese. Plasmati ha commentato con le lacrime agli occhi l’importanza di questo momento. Ecco quanto evidenziato da tuttomatera.com:

“Sono stati anni complicati. Dopo l’infortunio di Siena me ne sono successe di tutti i colori. Me ne sono state dette tante negli ultimi mesi. Io, però, so cosa c’è dietro tutto questo. Bisogna lavorare e non mollare mai, proprio quando le cose non sembrano andare per il verso giusto. Devo dire che è stata una bellissima sensazione. Avevamo di fronte una signora squadra come la Viterbese. Non è bello sentirsi dire che si è un giocatore finito. Purtroppo la salute non mi accompagna da qualche anno. Però, voglio dire che non si arriva in Serie A per caso, per fortuna o per raccomandazione. Mi sono guadagnato tutto con il sudore e la fatica. Dedica del gol? La lista è infinita. Dalla mia famiglia alla mia compagna, passando per mio suocero”.

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CATANIA: ecco un nuovo scontro diretto, ora serve continuità

Reazione immediata alla prima sconfitta stagionale, così doveva essere ed è stato. Archiviata Potenza, il Catania è ripartito incamerando i tre punti contro il Siracusa. Vittoria sofferta contro un avversario agguerrito che ci teneva a portare a casa un risultato positivo. E’ stata forse più dura del previsto imporsi ma, alla fine, un pizzico di buona sorte, il carattere, la voglia di vincere a tutti i costi e la capacità di mantenere i nervi saldi fino all’ultimo hanno fatto la differenza. Oggi si scende di nuovo in campo al “Massimino”. Poco tempo per ricaricare le pile ed allenarsi, arriva il Catanzaro. Una delle principali candidate alla vetta del girone C, a detta di molti esperti e addetti ai lavori.

La classifica evidenzia un rendimento un pò altalenante, ma la stagione è ancora lunga e la squadra di Auteri possiede tutte le carte in regola per venire fuori alla distanza. La qualità non manca di certo nella rosa a disposizione di Auteri, tecnico tra i più vincenti, esperti e preparati della categoria. Motivo in più, per il Catania, di prestare massima attenzione in quello che rappresenta uno scontro diretto. Il terzo dopo l’1-1 di Caserta ed il 3-1 inflitto al Trapani. Quarto se aggiungiamo l’1-2 di Rende con i biancorossi che attualmente guidano a sorpresa il girone C.

Il gioco espresso dai rossoazzurri ha alimentato qualche critica ultimamente ma pesano i continui rinvii, stop forzati e gare da recuperare. Ci può stare, quindi, non essere brillanti in questo periodo anche se non bisogna cercare alibi. E’ un dovere sopperire alle difficoltà gettando il cuore oltre l’ostacolo e con spirito di sacrificio collettivo. Si presenta il solito dubbio tra l’utilizzo di una linea difensiva a tre o a quattro uomini, ma come spesso fa notare mister Sottil i moduli hanno valenza relativa. Conta soprattutto l’interpretazione degli stessi, l’atteggiamento e la cura del particolare.

In questo senso va ridotta la soglia di errore cercando equilibrio ed efficacia nelle due fasi. Se il bel gioco non arriva, conta poco in un momento in cui la necessità di dare continuità ai risultati prevale. Battere il Catanzaro sarebbe come centrare non tre, ma sei punti perchè vale doppio allontanare una diretta rivale dai piani alti della classifica. Ci sarà da sudare e soffrire contro un avversario forte e motivato a rilanciare le proprie ambizioni. Ma il Catania ha l’importante vantaggio di giocare in casa. Il pubblico può mettere le ali ai rossoazzurri contribuendo a fortificare ulteriormente il bunker “Massimino”, dove finora l’Elefante ha sempre vinto in questa stagione. Fischio d’inizio alle 14.30, partita visibile online sulla piattaforma ‘Eleven Sports’.

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