CATANIA: stagione in pillole, il centrocampo. Da Biagianti a Di Stefano

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Marco Biagianti

Proseguiamo con l’analisi nel dettaglio delle presenze stagionali dei giocatori del Catania, stavolta occupandoci degli uomini che presiedono la zona nevralgica, ovvero i centrocampisti. E’ risaputo che proprio il centrocampo costituisca il settore in cui è di fondamentale importanza la trasmissione dei giusti equilibri tra i reparti. Quest’anno per gli etnei si è rivelato proprio quello più problematico da gestire, ne sanno qualcosa gli allenatori che si sono avvicendati andando, anche, a modificare il sistema di gioco in essere. Tanti calciatori sono stati alternati alla ricerca delle posizioni migliori, sia in relazione alle proprie caratteristiche tecnico-tattiche che allo scopo di ricercare quelle soluzioni che potessero contemporaneamente garantire sia un buon filtro in fase di non possesso che un’adeguata spinta per la proposizione del gioco offensivo. E tale ricerca si è rivelata piuttosto ardua, con i conseguenti problemi ed equivoci tattici che puntualmente si sono palesati.

Partendo dai giocatori con maggiori presenze stagionali, non possiamo che iniziare da Marco Biagianti. Il capitano rossoazzurro è a tutti gli effetti un vero e proprio uomo-simbolo sia per la squadra che per la tifoseria. Dal 2007, per la bellezza di 6 stagioni piene, ha indossato con orgoglio e devozione la maglia a strisce rossoazzurre del Catania. Poi, ad agosto 2013 fu “costretto” a lasciare la sponda orientale della Sicilia a causa di diverbi societari (allora in società era in auge un certo Pablo Cosentino…). Richiamato quest’anno da Lo Monaco, rientra a “casa” estremamente soddisfatto e contento per la possibilità concessagli di riabbracciare quella città che tanto gli ha donato in termini di calore, sostegno ed apprezzamenti, e per cui lui stesso ha tanto dato dal punto di vista calcistico. I numeri della stagione andata in archivio parlano chiaro: ben 29 le presenze da titolare sulle complessive 38 e soltanto una partendo dalla panchina. Le uniche partite stagionali saltate sono quelle in cui il centrocampista classe 1984 ha risentito di infortuni (in particolare le ultime 4 sfide a causa di un problema occorsogli alla fine del primo tempo della gara di Vibo Valentia, ndc). Come risaputo, la stagione del Catania non è stata brillante ma, a livello personale, gli è valsa il primato nella classifica stagionale degli assist di squadra a quota 4 (in compartecipazione con Russotto e Di Grazia, ndc) e 2 preziosi gol al servizio della squadra. Ben 9 le ammonizioni totali rimediate.

Nonostante l’approdo nella città dell’Elefante a campionato già avviato, nel ruolo di centrocampo Andrea Mazzarani è il secondo calciatore per numero di presenze. 28 le apparizioni stagionali per il trequartista romano. Salvo qualche eccezione, ha giocato con regolarità dal suo approdo in Sicilia. Dopo un avvio positivo in maglia rossoazzurra, si registra un vistoso calo nelle ultime partite. Ciò nonostante è il capocannoniere di stagione per il Catania, piazzandosi a quota 9 gol ed in più ha anche fornito un assist. 6 i cartellini gialli ricevuti in totale.

Stagione altalenante per l’argentino Federico Matìas Scoppa, approdato alle pendici dell’Etna la scorsa estate provenendo dall’Atlètico de Rafaela. Il ragioniere di centrocampo classe 1987, dopo un promettente avvio che gli è valso la maglia da titolare durante le prime sei partite, ha subito un rendimento calante, facendo preferire a mister Rigoli l’impiego di Rosario Bucolo. Torna titolare in occasione della 15/a giornata (Catania 1-0 Vibonese) e gioca con regolarità anche nel girone di ritorno. Non soltanto nel classico centrocampo a 3 ma anche in quello a 4 e a 5. Totalizza complessivamente 25 presenze in campo da titolare e 2 partendo dalla panchina, riuscendo anche a sfornare 2 preziosi assist. Esperienza catanese con pochi alti e molti bassi per il centrocampista di San Nicolàs. Probabilmente ha pagato i ritmi elevati che richiede la struttura del campionato di Lega Pro, non riuscendo mai a garantire costanza di rendimento.

Stagione positiva quella vissuta all’ombra del vulcano da Rosario Bucolo, tipico “centrocampista di quantità” prelevato in estate dalla società di Via Magenta a titolo definitivo, con la quale ha sottoscritto un contratto di durata biennale. Cresciuto nel settore giovanile rossoazzurro, dopo l’esperienza accumulata nel corso degli anni in cui ha vestito, tra le altre, le maglie di Gela, Catanzaro, Reggiana, Milazzo e Messina, è arrivato il momento giusto per riabbracciare la propria città e la squadra del cuore. L’allora tecnico etneo Rigoli gli preferì ad avvio di stagione l’argentino Scoppa. Poi, pian piano, è riuscito a ritagliarsi il suo spazio, anche a causa dei mancati equilibri raggiunti in mezzo al campo, divenendo uno dei capisaldi. Infatti il giocatore catanese ha collezionato, tra girone di andata e di ritorno, 29 presenze complessive (di cui 24 da titolare, ndc). Il calciatore classe 1988 si è trovato a giocare alternativamente con diversi colleghi di reparto, ad esempio nel centrocampo a tre con Biagianti e Scoppa, od ancora con Fornito e Di Cecco, oppure insieme a Mazzarani. A fine campionato si è fatto affidamento al trittico composto da Bucolo, Scoppa e Mazzarani, anche in virtù delle assenze per infortunio dei vari Biagianti, Fornito, Di Cecco, tanto per citare i più illustri. A livello disciplinare ha collezionato 4 cartellini gialli.

Altro rinforzo estivo del Catania targato Pino Rigoli è stato il centrocampista Giuseppe Fornito, arrivato con la formula del prestito con diritto di riscatto dal Trapani. Il calciatore classe 1994 ha dato il suo contributo conferendo alla zona mediana un buon mix tra qualità tecniche e fisiche. Purtroppo l’infortunio patito a fine settembre lo ha tenuto lontano dai campi per almeno un mese. Ma il ragazzo, tosto e caparbio, ha stretto i denti tornando a calcare l’erba dell’ “Angelo Massimino” il 30 ottobre, in concomitanza della sfida casalinga contro la Paganese, rilevando al 74’ Mazzarani. Il ragazzo riesce complessivamente a totalizzare 23 presenze sul rettangolo di gioco; nel finale di stagione è nuovamente costretto a dare forfait per il riacutizzarsi del precedente infortunio. Memorabile, invece, il gol messo a segno contro il Fondi al “Massimino”: Biagianti addomestica la sfera lungo la corsia di destra, si gira e cede la sfera allo smarcato Fornito; stop elegante col sinistro, palla accompagnata in avanti e tiro potente che si trasforma in un vero e proprio bolide che non lascia scampo all’incolpevole Paolo Baiocco.

Seconda annata in rossoazzurro consecutiva in Lega Pro, invece, per Domenico Di Cecco, dopo essere stato prelevato a gennaio 2016 dalla Virtus Lanciano. Il centrocampista abruzzese ha disputato un campionato spendendosi come sempre per la squadra e contraddistinguendosi per grinta, spirito di sacrificio, tenacia e personalità. Però, almeno in parte, in ‘chiaroscuro’ per quanto riguarda le presenze. Infatti il giocatore ha saltato un buon numero di partite soprattutto per via degli infortuni rimediati. E’ a partire dall’impegno contro il Lecce che assistiamo ad una sostanziale modifica tattica pensata appositamente da Rigoli per il giocatore classe 1983, in primo luogo per sopperire a problematiche legate alle contemporanee assenze di vari elementi: l’adattamento al ruolo di terzino destro. Soluzione che ha prodotto risultati positivi, andando forse oltre le migliori aspettative. Il girone di ritorno, purtroppo, è stato globalmente contrassegnato da infortuni che ha visto il ragazzo scendere in campo unicamente in 3 occasioni. In stagione ha complessivamente totalizzato 19 presenze (di cui 12 dal primo minuto, ndc), confezionato 2 assist, realizzato un gol e ricevuto 5 cartellini gialli. Infine da tenere in mente che Di Cecco si trova attualmente in scadenza di contratto col Catania.

Giocatore praticamente di passaggio ai piedi dell’Etna, che tuttavia ha lasciato impressioni positive nel suo cammino, Gladestony da Silva. Il brasiliano naturalizzato portoghese, proveniente dal Grupo Desportivo Estoril Praia, si è legato contrattualmente ai rossoazzurri fino al 2018. Poche le apparizioni in questa stagione. Quelle più significative sono state le prime uscite in cui ha dimostrato di possedere qualità tecniche e di palleggio davvero interessanti. Da ricordare, inoltre, il ‘gollonzo’ realizzato contro il Lecce che è valso l’iniziale vantaggio degli etnei per 1-0. Dopo aver accumulato complessivamente 6 presenze (3 da titolare e 3 partendo dalla panchina, ndc), in data 31 gennaio è stato trasferito con la formula del prestito al Messina divenendone un punto fermo con ben 14 presenze e tre gol all’attivo, confermando in toto quanto di buono visto in precedenza nella città dell’Elefante. Tra l’altro è ancora il Catania a possedere integralmente la proprietà del cartellino.

Altro giocatore che vanta poche presenze con la maglia dell’Elefante è Gonzalo Piermarteri. A portare il calciatore in rossazzurro, ufficialmente il 28 agosto 2014, Pablo Cosentino per la cifra di 900 mila euro. Una cifra notevole, considerata la giovane età e la poca esperienza del ragazzo nel calcio professionistico (poco più di 20 presenze nella serie B argentina e per lo più spezzoni di gara). Il retroscena è che tre mesi prima di cederlo al Catania, la società cilena Rangers de Talca lo preleva per 350mila pesos (allora equivalenti a circa 25000 €, ndc), grazie alla mediazione di alcuni investitori, dal club argentino Instituto Atletico Central Cordoba. Con quest’ultimo Piermarteri aveva un contratto in scadenza. Soltanto 2 le apparizioni in campionato.

Piacevole sorpresa del Catania, Davide Di Stefano. Il giovane elemento catanese classe 1999 è venuto fuori nel girone di ritorno. Mister Giovanni Pulvirenti, suo profondo conoscitore ed estimatore, gli ha concesso importante minutaggio in 2 partite a distanza ravvicinata: Catania-Cosenza e Monopoli-Catania. In occasione della prima, costata una cocente sconfitta 2-0 per gli etnei, rilevò l’argentino Scoppa nella ripresa lasciando intravedere doti tecniche ed una personalità davvero fuori dal comune; a Monopoli il ragazzo tende a naufragare, come del resto l’intera squadra, apparsa evidentemente in difficoltà, ma possiede doti molto interessanti per il futuro. Calciatore da tenere in debita considerazione.

Alfonso Sessa, storico pupillo dell’A.D. Pietro Lo Monaco proveniente dalle giovanili etnee, non è ancora sceso in campo a Catania in partite ufficiali di campionato. Girato in prestito in serie D nell’Aversa Normana a gennaio 2016, per il giovane classe 1996 si registrano 7 presenze.

Rimasto questa stagione a Catania soltanto perché la dirigenza etnea non è riuscita a definirne la cessione presso altra destinazione, Giuseppe Russo ha lasciato a malincuore la propria città a gennaio rescindendo il contratto che lo legava alla società di Via Magenta e firmando per il Siracusa. Con i biancoazzurri ha collezionato complessivamente 6 presenze.

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