Catania, riprendi il filo interrotto a Rieti. Figuraccia da riscattare

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Il Catania deve sanare la ferita di sabato scorso contro il Benevento

Una vittoria attesa, finalmente riassaporata contro la Lupa Castelli Romani. A Rieti il Catania aveva ritrovato il feeling con i tre punti in trasferta. Si pensava che, in occasione della successiva gara casalinga col Benevento, potesse arrivare un nuovo importante risultato proseguendo sulla strada della continuità. Invece così non è stato.

Battere i giallorossi campani avrebbe significato aprire nuovi scenari. Purtroppo per il Catania a fare bottino pieno al “Massimino” è stata la compagine guidata da Stefano Auteri. Una prova opaca, una sconfitta del tutto meritata. Mister Pancaro alla vigilia aveva rimarcato l’attenzione sull’importanza di fare la prestazione come requisito essenziale per avere ragione dell’avversario.

La performance evidenziata sul rettangolo di gioco ha confermato le indicazioni di Pancaro, perfettamente recepite non dalla sua squadra bensì dal Benevento, tatticamente perfetto in campo. Adesso vien da chiedersi se la causa del non-gioco è attribuibile ad un semplice pomeriggio storto, oppure a qualcosa di più profondo che si protrae da qualche tempo. In questo senso la partita di Melfi può fornire delle risposte dal contenuto significativo.

Occorrerà ripristinare la giusta soglia di attenzione, mantenendo alto il livello di guardia e smussando i limiti che hanno caratterizzato il delicato momento dei rossoazzurri. Raddrizzando, quindi, la mira in zona gol ed evitando il ripetersi di colossali ingenuità difensive facendo in modo che il centrocampo non subisca più del necessario il pressing alto che, immaginiamo, il Melfi attuerà. Attenzione alla rapidità degli attaccanti melfitani. Tra questi il bomber Herrera e Tortolano, giocatore che ha lasciato intravedere ai piedi dell’Etna qualità interessanti ma è stato ceduto in prestito ai gialloverdi per trovare maggiore spazio.

Più che le caratteristiche del Melfi, comunque, il Catania dovrà concentrare le proprie attenzioni su se stesso. Sulla propria identità di squadra, beneficiando del prezioso recupero di un giocatore come Falcone, bravo nell’uno contro uno, veloce, particolarmente dedito al sacrificio e pregevole in versione assist man. Riprendere il filo interrotto è possibile, a patto che i rossoazzurri ritrovino l’umiltà, la determinazione e cattiveria agonistica dei tempi migliori. Abbandonando al più presto la posizione di classifica deficitaria.