CATANIA: più “feroce” dell’Akragas per vincere il derby

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Questione di motivazioni, rabbia da riversare sul campo, stimoli, cattiveria agonistica. Si gioca molto su queste basi il derby di Sicilia Akragas-Catania. Mister Francesco Moriero continua a lavorare soprattutto sulla testa dei giocatori, consapevole dell’importanza di trasmettere alla sua squadra una mentalità vincente. Quella che da troppo tempo viene a mancare ai piedi dell’Etna.

D’accordo che, sul piano tecnico e qualitativo, il Catania ha un organico di spessore. L’altalena di risultati che da mesi si registra nella sponda rossoazzurra della Sicilia, fino a mantenere gli etnei in piena zona playout, ha però prodotto una situazione molto delicata e deficitaria in casa Catania, denotando una fragilità caratteriale. Ad Agrigento, invece, il rinnovamento dirigenziale e, soprattutto, il ritorno in sella di Pino Rigoli, hanno generato una scossa di notevole intensità.

Scossa tale da rivitalizzare la compagine biancoazzurra conseguendo ben sette vittorie su otto che valgono il migliore rendimento del girone di ritorno di tutta la Lega Pro. L’Akragas ha subito un’autentica metamorfosi e, in special modo sotto un profilo fisico ed agonistico, proverà ad imporsi su un Catania moralmente giù e depresso. Gli agrigentini proveranno a fare pendere l’ago della bilancia sfruttando l’entusiasmo di cui beneficiano, per di più giocando il derby davanti al proprio pubblico.

Se il Catania saprà tirare fuori gli attributi, evidenziando sul rettangolo di gioco maggiore “ferocia” e voglia di vincere, però, l’inerzia del match può essere favorevole all’Elefante, superiore tecnicamente, che ha un disperato bisogno dei tre punti per risollevarsi. Testa, cuore e gambe per vincere il derby e fare in modo che il Catania si proietti al successivo match col Messina nelle migliori condizioni possibili.