Il Catania ha disputato in Campania una delle sue migliori performance stagionali nei primi tempi. Al cospetto della capolista giallorossa, alla luce delle prestazioni offerte lontano dal “Massimino” in questi mesi, si temeva che il Catania prendesse una raffica di gol. Invece così non è stato e, anzi, soltanto a pochi minuti dal 90’ i rossoazzurri si sono inchinati di fronte alla forza di un Benevento sempre più lanciato verso la promozione in Serie B.
La prima frazione di gara è stata interpretata impeccabilmente contro un avversario che sta molto bene sotto il profilo atletico, vanta capacità di corsa, qualità ed esperienza in tutti i reparti e, non a caso, è in testa alla classifica. Catania per nulla timoroso in un contesto ambientale molto caldo. Il coraggio, però, non ha pagato.
Il Benevento ha legittimato il successo nella ripresa, guadagnando metri e puntando forte sull’intensità, sfruttando il calo fisico rossoazzurro e la difficoltà della squadra di Moriero a ripartire con la medesima facilità ed efficacia del primo tempo. Peccato che, sul piano del gioco, il Catania non sia riuscito a mantenere la necessaria continuità nell’arco dei 90 minuti.
La prima parte del match, però, ha evidenziato tratti di un Elefante che non si vedevano così da tempo. Riavvolto parzialmente il nastro, si riparte da quanto di buono manifestato al “Vigorito”. Con un pizzico di fiducia in più verso le rimanenti partite e, in particolare, Catania-Melfi che rappresenta uno scontro salvezza troppo importante per le sorti del club.
