Giovanni Pulvirenti sulla sconfitta casalinga maturata col Cosenza. Queste le parole del tecnico del Catania evidenziate da TuttoCalcioCatania.com:
“Purtroppo, inutile nasconderci, siamo mancati sul piano caratteriale. Bisogna essere sempre equilibrati e razionali quando si fanno determinate disamine. Non c’è stata reazione ma poco senso di responsabilità alle prime difficoltà. Ho visto un blocco quasi generale della squadra. Solo qualcuno ha cercato di non uscire fuori dalla lotta, questa cosa fa male perchè durante la settimana le risposte dei giocatori sono ben altre, lavorando su intensità abbastanza elevate. Tra l’altro al primo problema siamo caduti, questo la dice lunga sui problemi emersi nel corso della stagione”.
“Ho cercato di effettuare qualche aggiustamento a gara in corso. Attraverso la coesione, il pensiero, il sostentamento, la vicinanza della società nei minimi particolari e nel quotidiano, ognuno ci ha messo del suo cercando di fare il massimo per superare le difficoltà ed assicurando la propria correttezza e professionalità. Personalmente mi sono messo al servizio della società provando a fare del mio meglio. Ora dobbiamo sederci, guardarci negli occhi trovando le soluzioni migliori come si è sempre fatto”.
“Io amo lavorare coi giovani perchè questo è il mio mondo. La società ha sempre visto i giovani in una certa maniera, mantenendo un filo diretto con il Responsabile Failla. Di Stefano ha dimostrato di potere stare in Prima Squadra, così come altri ragazzi. Gil Drausio? E’ un ragazzo a dir poco straordinario, voleva ancora dimostrare col cuore di giocare nonostante l’infortunio, proprio per non costringere la squadra a giocare in dieci uomini avendo esaurito le sostituzioni. Io però ho preferito farlo cautelare”.
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