CIMINO (TuttoReggina.com) – ESCLUSIVA: “Catania, attento all’attacco amaranto. Reggina, serve il 110%. Alla lunga, Ripa si sbloccherà”

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Reggina vs Catania
Giammario Piscitella porta momentaneamente in vantaggio il Catania a Reggio Calabria nel 2016.

Giovanni Cimino, Direttore Responsabile di TuttoReggina.com, interviene telefonicamente ai microfoni della nostra redazione in vista della partita Reggina-Catania:

Che partita c’è da aspettarsi sabato sera?
“E’ una gara che richiama forse il calcio anni ’70. Una sfida abbastanza sentita, soprattutto a Reggio, perchè il Catania veniva qui molto spesso a sbancare l’ex ‘Comunale’, ora ‘Granillo’. Il Catania è una corazzata. Credo che con la Leonzio sia stato solo un incidente di percorso. La Reggina sarà costretta a giocare al 110% e disputare la classica partita perfetta. La squadra di Lucarelli, magari con il minimo sforzo, l’esperienza e la grande qualità a disposizione dei singoli giocatori, potrebbe trovare l’episodio che faccia la differenza”.

Quali sono i punti di forza della Reggina e che tipo di gara imposterà?
“Dal punto di vista qualitativo non c’è paragone tra le due squadre. L’arma principale della Reggina sarà il reparto offensivo. Tulissi e Bianchimano in avanti sono ragazzi dotati di buone qualità, si integrano bene ed hanno dimostrato di potere mettere in difficoltà le difese. Vedremo se soffrirà anche la retroguardia rossoazzurra. La freschezza atletica della Reggina può essere un’arma a proprio vantaggio. La squadra, a Monopoli, ha dimostrato di essere in crescita dal punto di vista fisico. E mentalmente sta meglio. Secondo me gli amaranto giocheranno una gara equilibrata, non hanno la tipicità di chiudersi a riccio, anzi quando possono non rinuncia ad attaccare. Per la prima volta la Reggina affronterà un avversario veramente forte, sarà un test importante”.

Con quale assetto di gioco vedremo in campo la Reggina e in cosa dovrà prestare attenzione il Catania?
“Secondo me mister Maurizi confermerà il sistema di gioco 4-3-1-2. La novità potrebbe essere l’impiego di Di Livio dal 1′ alle spalle delle punte. Bisognerà però vedere chi, eventualmente, verrebbe sacrificato per fargli spazio. De Francesco, capitano e uomo più importante della squadra sicuramente no. Potrebbe profilarsi la panchina per il brasiliano Mezavilla, non ancora al 100% di forma. Il Catania deve prestare massima attenzione al reparto offensivo composto da giovani esordienti ma di qualità e veloci. Di Livio è giovane, un ottimo giocatore, sulla carta sprecato per la C. Se mantiene le promesse è un elemento molto importante per la categoria”.

Cosa teme la Reggina di questo Catania?
“So bene come giocano le squadre di Lucarelli. La Reggina deve temere il fatto che i rossoazzurri hanno ottime individualità, possono punirti in qualsiasi momento sfruttando ogni minima disattenzione. Anche se gioca una gara attendista, il Catania sa portare a casa il risultato. Poi è normale che quando vinci sei bravo e nel momento in cui perdi per la gente sei un brocco. Successivamente diventa fondamentale l’aspetto psicologico nella gestione delle situazioni per cercare il riscatto. La speranza in casa Reggina è quella di trovare un Catania più fragile mentalmente dopo la sconfitta di sabato scorso. Magari il ko può avere minato qualche certezza. Con la giusta determinazione la Reggina potrebbe mettere in difficoltà il Catania. Ma le formazioni di Lucarelli sono sempre rognose, puntano molto sull’aggressività. La Reggina deve cercare di sfruttare al meglio le proprie caratteristiche, approfittando di un eventuale contraccolpo psicologico etneo”.

Solo salvezza oppure l’obiettivo è un altro, quest’anno, per la Reggina?
“Il sogno nascosto è giocarsela per i Play Off. Bisogna ricordare, comunque, che gli amaranto hanno schierato un undici di base estremamente giovane a Monopoli. L’obiettivo dichiarato è la salvezza, ma chissà che la squadra di Maurizi non si riveli una sorpresa. Penso al Siracusa, oppure alla Virtus Francavilla della passata stagione”.

Come vedi la corsa al primo posto?
“L’aspetto mentale in questa categoria è fondamentale. Se ti deprimi, non riesci a mantenere le zone alte della classifica. La corsa al primo posto, secondo me, è circoscritta a Catania e Lecce. La continuità sarà fondamentale ed il Lecce, da quando siede in panchina Liverani, sta andando molto forte. Il Catania, invece, è molto concreto e subisce poche reti. La tenuta difensiva ritengo che contribuisca fortemente alla vittoria dei campionati. Il Trapani l’ho visto giocare e non mi ha impressionato particolarmente. Neanche quando ha battuto con il risultato di 3-0 proprio la Reggina. Il Matera credevo fosse tra le favorite ad inizio stagione. Rispetto a Catania e Lecce, però, alla squadra di Auteri manca un vero e proprio bomber. Come Ripa, Di Piazza e Caturano nel caso di Catania e Lecce. Sono convinto che Ripa, alla lunga, si sbloccherà in fase realizzativa”. 

Ci sarà una cornice di pubblico importante sabato?
“A Reggio hanno annunciato la Giornata dell’Orgoglio Amaranto. Ci sono state delle polemiche a riguardo. Non so se vedremo il pienone allo stadio, avendo pochi giorni di tempo a disposizione per acquistare i biglietti. Nelle ultime uscite l’affluenza è stata di circa 3mila spettatori, non penso che sabato ci si discosterà più di tanto da tali numeri. Però fanno comunque un bell’effetto in uno stadio come il ‘Granillo'”.

Catania e Reggina nobili decadute con nostalgia della Serie A. Quanto è difficile risalire la china…
“Sono cicli nel calcio. La Reggina non possiede la stessa forza economica di una realtà più grande come Catania. Ci sta che, nel tempo, potesse cadere. Il Catania è crollato in C pur non essendo una piazza meritevole di questa categoria che non è facile abbandonare. Vedi il Lecce che da anni prova a vincere allestendo organici importanti ma non riesce a farlo. Il campionato non si vince solo coi nomi. Il girone C, poi, è particolarmente equilibrato e complicato, presenta varie realtà in lotta. Non puoi prendere sotto gamba nessun incontro. Basta poco per entrare nel pallone”.

Si ringrazia il collega Giovanni Cimino per la gentile concessione dell’intervista.

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