Attuale proprietario del Floriana ed ex Presidente del Catania, Riccardo Gaucci ricorda, ai microfoni di Corner, l’esperienza vissuta ai piedi dell’Etna. Spazio anche al presente e ad un giudizio personale sul campionato di Serie C. Ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione:
“Non posso dimenticare l’esperienza di Catania. Sono immagini indelebili, quelle della festa promozione in B. Da brividi. La vittoria di Taranto fu veramente sofferta e voluta. L’anno precedente sfiorammo la promozione col Messina perdendo una finale che mi lasciò tanti dubbi e l’amaro in bocca. L’anno successivo lo ricordo sempre con grande affetto. Ma passammo momenti veramente difficili. Alla fine è stata una grande gioia, ad accoglierci tantissimi tifosi alle 3 del mattino. Tutto molto bello”.
“Noi abbiamo vinto il campionato di terza serie con grande sacrificio. E poi i tifosi erano sempre schierati dalla nostra parte, anche nei momenti più brutti. I campionati si vincono con tanta sofferenza e non mollando mai. La Serie C è cambiata relativamente rispetto al passato. Io me la ricordo come un campionato difficilissimo, campi molto brutti, e mi sembra che la realtà attuale non sia molto diversa. Credo, comunque, che il Catania abbia le carte in regola per dire la sua. La città vuole ritornare subito in B e lo merita, secondo me ci sono tutte le possibilità affinchè questo accada. Il campionato si può vincere anche tramite i Play Off”.
“Lucarelli? Cristiano me lo ricordo perchè ho anche giocato con lui in Primavera. Da calciatore è stato un bomber di grandissima qualità, la carriera parla chiaro per lui. Era un grande motivatore e credo che questa dote se la sia portata dietro anche da allenatore. Può fare bene a Catania, soprattutto se la dirigenza lo appoggerà e la gente sarà sempre vicina alla squadra”.
“Il Floriana? Si tratta della società calcistica più importante di Malta. Veniva da una crisi profonda, l’abbiamo risollevata nel giro di poco tempo. I tifosi sono molto contenti. Non si respira la stessa atmosfera di Catania ma anche qui si vive bene il calcio”.
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