ESCLUSIVA – Pirillo (Resp. Comunicazione Rende): “Cuore e grinta contro il Catania, gli stimoli non mancheranno. Etnei con qualità individuali impressionanti”

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foto ottoetrenta.it

Intervistato telefonicamente da Livio Giannotta, Direttore di TuttoCalcioCatania.com, il Responsabile della Comunicazione del Rende Calcio Francesco Pirillo rilascia alcune dichiarazioni sulla sfida di domenica pomeriggio allo stadio “Marco Lorenzon” contro il Catania. Un Rende che arriva all’appuntamento con il pieno di motivazioni.

Rende sconfitto dalla Fidelis Andria ma che si avvicina con entusiasmo alla sfida di domenica…
“Il Rende sta andando al di là delle aspettative. La sconfitta contro l’Andria non rallenta l’entusiasmo. Perdere ti lascia sempre qualcosina, è normale, però ci può stare di cadere dopo una serie di risultati utili consecutivi. L’unica partita sbagliata è stata, forse, la trasferta di Trapani ma fu un match infrasettimanale con 11 ore di pullman. Ricciardo ha siglato il più bel gol del precedente turno di campionato. Averlo ritrovato in questa fase della stagione è importante, anche per dare un pò di fiato a Vivacqua e Goretta. Alla lunga impiegare sempre gli stessi elementi determina un calo fisiologico. A parte pochi giocatori, per tutti questa è la prima esperienza in un campionato di Serie C. Ci sono tanti giovani in rosa e ragazzi come Boscaglia, spesso titolare, due anni fa vinceva il torneo di Promozione. Laaribi è retrocesso con il Roccella in Eccellenza, quest’anno è titolare inamovibile in biancorosso. Poi quando affronti squadre come Catania, Lecce e Cosenza si registrano stimoli ulteriori”. 

Il merito dei risultati del Rende è anche dell’operato del tecnico, Bruno Trocini. Quale modulo adotterà contro il Catania?
“Il mister lavora sulla panchina del Rende da cinque anni. A conferma della validità di un progetto. Lui ha la capacità di fare esprimere i giocatori al meglio delle loro possibilità e di cambiare anche tanti elementi, se necessario, facendo comunque risultato. Il 3-5-2 è il proprio sistema di gioco di riferimento da un paio d’anni. Non penso che ci saranno grossi stravolgimenti in ottica Catania. Mi aspetto pochi cambi e sicuramente non giocherà lo squalificato Gigliotti domenica”.

Il Catania ha qualcosa di più da perdere rispetto al Rende?
“Per quelli che sono gli obiettivi finali sì. Il percorso intrapreso dal Rende è quello giusto. Domenica, se i biancorossi non dovessero fare risultato contro il Catania, può rientrare nella normalità. Anche perchè si affronta una seria pretendente al salto di categoria. Le dimensioni del campo, giocare in una sorta di catino, favoriscono il Rende che fa dell’agonismo, della determinazione e del carattere le armi migliori nonostante non possieda le qualità del Catania. Egoisticamente fa piacere al Rende l’indisponibilità di giocatori come Russotto e Lodi. Però la panchina rossoazzurra è talmente importante…”.

Che partita ti aspetti domenica e se il Catania lo ritieni in pole nella corsa al primo posto rispetto a Lecce e Trapani…
“Mi aspetto una partita tutta cuore e grinta da parte del Rende, che non può competere qualitativamente con il Catania. Gli inserimenti dei centrocampisti del Rende possono rivelarsi pericolosi, Laaribi è insidioso su palle inattive. Lucarelli dovrà studiare diverse soluzioni per evitare di farsi sorprendere. Io ho visto giocare il Catania a Cosenza, non fu una bellissima gara disputata dagli etnei ma, insieme al Lecce, possiedono una qualità nei singoli impressionante. Il Trapani, invece, mi è parsa squadra più quadrata e strutturata fisicamente ma con meno qualità. Calori ha dato una buona organizzazione di gioco. I nomi contano relativamente e devi sapere gestire le pressioni della piazza. Poi l’equilibrio si può spezzare attraverso gli interventi sul mercato di gennaio”.

I Play Off allargati potrebbero stuzzicare l’appetito del Rende?
“Facciamo una cosa, parliamone a fine febbraio (ride, ndr). Bisogna essere realisti. Avere 25 punti alla fine del girone d’andata con ancora tre partite da giocare nel 2017, è una situazione che nessuno si sarebbe potuto immaginare ad inizio stagione. Oggi parlare di Play Off potrebbe sembrare una cosa normale se guardiamo la classifica, ma poi va valutata la forza effettiva della squadra e la realtà dei fatti”. 

Il Rende costruisce le proprie fortuna partendo dalla solidità difensiva, sei d’accordo su questo?
“Verissimo ma è altrettanto vero che il Rende non segna tantissimo. In quest’ottica la squadra di Trocini ha la capacità di quantificare il massimo con il minimo sforzo, nel senso che subisce poco e non segna tanto ma, quando lo fa, sigla gol pesanti. Meglio vincere 5 partite consecutive per 1-0 piuttosto che fare la goleada e poi perdere o pareggiare 2-3 tre gare di fila”.

Si ringrazia Francesco Pirillo per la gentile concessione dell’intervista.

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