ANDREA SOTTIL: il profilo calcistico presentato dal Calcio Catania

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Andrea Sottil

Nota del Calcio Catania su Sottil, da forte difensore ad allenatore vincente

Un difensore forte, intelligente e… vincente

Nella stagione 1991/92 il Torino Primavera fu campione d’Italia; Andrea Sottil figurava nel vittorioso gruppo granata, brillando grazie alle caratteristiche che avrebbe mantenuto nel corso della lunga e straordinaria esperienza da calciatore professionista: senso della posizione, tenacia in marcatura, precisione nei contrasti, tempismo e straordinaria efficacia nel gioco aereo. Dopo il debutto in prima squadra con la squadra piemontese nel 1992 e l’esordio con la Nazionale Under 21, il centrale di Venaria Reale giocò ininterrottamente in Serie A fino al 2004, indossando anche le maglie della Fiorentina, dell’Atalanta, dell’Udinese e della Reggina. Vinse due volte la Coppa Italia (Torino 1992/93 e Fiorentina 1995/96) ed una Coppa Intertoto (Udinese 1999/2000, stagione che lo vide fissare il record personale di reti in un campionato, 5). In B, dopo l’esperienza al Genoa vincente in campo ma condannato dalla giustizia sportiva, giunse al Catania: con 30 presenze ed un gol, contribuì alla promozione divenendo un eroe rossazzurro, splendido titolare nel match decisivo contro l’Albinoleffe. Era il 28 maggio 2006, l’Elefante tornava nell’Olimpo del calcio italiano dopo 22 anni. Nella massima serie, con noi, Sottil disputò poi 36 gare, nell’arco di due stagioni, firmando una rete e garantendo il suo apporto in termini di affidabilità ed esperienza, prezioso per le prime due salvezze consecutive. Concluse la straordinaria carriera da calciatore militando nel Rimini in B e nell’Alessandria in C1: 410, al tirar delle somme, le sue presenze nei campionati professionistici nazionali.

L’antico carattere rossazzurro (tratto dal volume “Clamoroso Catania”, 2006)

“Il guerriero più fiero del Catania è stato proprio Andrea Sottil, occhi chiari come le sue parole. Dalla parabola di Sottil emerge un insegnamento di vita per chi vuol bruciare le tappe perché giustamente consapevole del proprio valore: venne il momento del campionato e Sottil era squalificato; poi, in ritardo di condizione, si accomodò in panchina. Quelle centinaia di gare in Serie A furono soffocate nell’armadietto, insieme all’orgoglio ferito ma temperato da una sincera autocritica. Fu il momento decisivo, prima che il suo contributo divenisse essenziale: un’esplosione d’indispensabilità. La pazienza vale, l’amore conta. Andrea ha saputo amare il Catania più dei suoi antichi successi personali e almeno quanto quel suo ciuffo di capelli tormentato”.

Un allenatore carismatico, giovane e subito vincente a Siracusa

Nel 2011, Andrea Sottil intraprende la carriera da tecnico. Archiviata l’esperienza con i Giovanissimi del Lucento, l’allora trentasettenne mister approda al Siracusa, in Prima Divisione: il cammino da esordiente è straordinario, con 18 vittorie in 34 giornate e il primo posto sul campo, ma la promozione in B è negata, infine, per effetto della penalizzazione legata ad inadempienze della società; così, gli azzurri si ritrovano costretti a disputare i playoff, subendo l’eliminazione.

Gubbio, Cuneo e Paganese: esperienze formative

Nel 2012/13, ancora in Prima Divisione, Sottil conduce il Gubbio all’ottavo posto. Chiusa la positiva parentesi umbra, nel 2013/14 l’ex rossazzurro guida in Seconda Divisione il Cuneo, che rinuncia alle sue prestazioni dopo diciotto giornate, nonostante la squadra si trovi ad appena tre punti dall’ottavo posto, utile a garantire la partecipazione al successivo torneo di Lega Pro – Divisione Unica. Nell’ottobre 2014, l’ex difensore centrale risponde alla chiamata della Paganese e guida la formazione campana alla salvezza in terza serie.

A Siracusa, biennio felice: vittoria da incorniciare in D e playoff in Lega Pro

Nel settembre 2015, il Siracusa è impelagato nei bassifondi della classifica in Serie D: Sottil accetta la sfida e trasforma una posizione critica ed una situazione problematica in una meritata ed esaltante prima posizione finale, che vale la trionfale promozione in Lega Pro. Nella stagione successiva, nuovamente “targata AS”, la matricola aretusea si rende protagonista di una stagione brillante e conquista il 5° posto, utile in chiave playoff.

Livorno in B, la grande impresa

Storia recente, la promozione in Serie B centrata da Andrea Sottil alla guida del Livorno, una conquista che mette in evidenza le caratteristiche da vincente dell’ancora giovane allenatore anche nel girone settentrionale di terza serie, dopo i positivi risultati nel raggruppamento meridionale. Al “giro di boa”, gli amaranto vantano addirittura dieci punti di vantaggio sulla seconda; nel corso del girone di ritorno, la società toscana sceglie di risolvere una flessione di risultati sollevando Sottil dall’incarico ma, dopo una breve ed infruttuosa parentesi, richiama urgentemente il tecnico, che ritorna in sella e conquista matematicamente il primo posto finale con una giornata d’anticipo. Per l’allenatore piemontese è la terza stagione conclusa sul gradino più alto del podio, non considerando la penalizzazione che riscrisse la classifica del 2012.

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