CATANIA: le possibili strategie di calciomercato, sarà mini-rivoluzione

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Pietro Lo Monaco e Christian Argurio

In attesa che inizi a prendere forma il Catania del futuro, è già possibile intuire quali saranno i reparti su cui la dirigenza rossazzurra dovrà intervenire per colmare le lacune emerse durante l’ultima stagione. In tal senso si prevede una “mini-rivoluzione”, ciò significa che non verrà smantellato del tutto l’impianto della squadra.

È facile intuire chi non ci sarà, tra chi è a fine contratto (Aya, Di Grazia e Bardini) e chi farà rientro ai rispettivi club d’appartenenza per fine prestito (Valeau e Carriero), con punto di domanda legato al riscatto del cartellino di Joel Baraye, opzione che il Catania potrà esercitare entro e non oltre il 19 giugno prossimo. A questi vanno aggiunti i giocatori che non rientrano più nei piani tecnici, così come i giovani da valutare in ritiro e coloro che rientreranno alla base per fine prestito (in primis Barisic, Rossetti, Fornito e Noce).

Difesa e centrocampo sono i principali reparti da rifondare, a cominciare dal nuovo portiere che prenderà il posto di Pisseri fino ai profili che costituiranno la spina dorsale della squadra che verrà: difensori affidabili e centrocampisti che sappiano coniugare corsa e tecnica. Con Calapai il Catania è riuscito quest’anno a colmare la tradizionale penuria di terzini destri di valore, l’obiettivo deve essere quello di completare la batteria degli esterni con elementi altrettanto talentuosi. Infine, anche il reparto offensivo necessita di rinforzi, nello specifico almeno di una punta prolifica e di un esterno che siano in grado di integrarsi tatticamente con gli altri attaccanti. Occorre una programmazione tecnica definita e individuare i tasselli giusti per costruire una squadra vincente, nell’ottica di un campionato che si preannuncia particolarmente competitivo.

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