CATANIA: difesa finalmente solida e Viterbese battuta con la giusta mentalità, ora serve continuità

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Torna il sorriso in casa Catania. Dopo la brutta sconfitta di Potenza, i rossazzurri ritrovano il feeling con la vittoria. Riprendere gli allenamenti con il morale sotto i tacchi non è mai semplice. A questo aggiungiamo le numerose defezioni causate da infortuni ed i problemi disciplinari di Giovanni Marchese, Rosario Bucolo e Marco Biagianti che hanno contribuito a rendere il clima ancora più teso. Il Catania si è messo alle spalle una settimana particolare, riscattando prontamente il ko del “Viviani” contro un avversario scorbutico come la Viterbese che, in trasferta, poco tempo fa aveva messo sotto il Bari. La tattica del contropiede fu devastante in Puglia, non altrettanto alle pendici dell’Etna dove, invece, la Viterbese ha fatto i conti con un Catania molto più attento ed accorto.

I laziali si sono difesi a pieno organico, nella speranza di mantenere inviolata la propria porta fino al triplice fischio. Alla luce di un primo tempo sostanzialmente avaro di emozioni, la Viterbese ha alimentato la speranza di uscire imbattuta dal “Massimino”. Così non è andata perchè il Catania ha saputo portare gli episodi dalla propria parte. Uno di questi si è rivelato decisivo nell’economia della gara: il calcio di rigore trasformato ad inizio ripresa dal solito Lodi che, dal dischetto, vanta una soglia d’errore estremamente bassa. I rossazzurri sono riusciti ad imporsi nel contesto di una classica gara di C. Tante botte sul rettangolo verde, una buona dose di agonismo e poco spazio per lo spettacolo.

Serviva molta pazienza per scardinare la muraglia eretta da una Viterbese che si è proposta molto poco in avanti ma, al tempo stesso, non ha concesso quasi niente ai padroni di casa nella prima frazione. Di Piazza e compagni sono stati imbrigliati piuttosto bene. Restando sempre sul pezzo, tuttavia, hanno raggiunto l’obiettivo prefissato dei tre punti. Una volta portatosi in vantaggio, il Catania ha potuto sfruttare maggiori varchi a disposizione adottando la mentalità che tanto piace a Camplone: non rinunciare a giocare il pallone e non accontentarsi. Ed infatti i rossazzurri hanno provato a chiudere la gara sul 2-0, costruendo altri presupposti interessanti.

Nel secondo tempo, inoltre, la palla viaggiava velocemente, i centrocampisti accompagnavo l’azione con efficacia e gli esterni si mostravano più propositivi. E’ importante sottolineare che per la prima volta in questo campionato il Catania ha fatto buona guardia dietro, non subendo gol. Merito anche della coppia centrale Mbende-Silvestri che dimostrare di lavorare piuttosto bene e potrà crescere ancora in termini di affiatamento. Un Catania tatticamente equilibrato, quello vittorioso contro la Viterbese e che, adesso, cerca la ricetta della continuità per fare partire l’assalto alla B.

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