ESCLUSIVA – Bergossi (ex Bari e ag. Pinto): “Giovanni può beneficiare del 3-5-2. Catania, domenica match da tripla”

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Con l’avvicinarsi del fischio d’inizio di Catania-Bari, abbiamo sentito telefonicamente l’ex attaccante biancorosso Alberto Bergossi, attuale agente FIFA che detiene anche la procura del laterale sinistro rossazzurro Giovanni Pinto.

Il Bari attraversa un buon momento di forma. E’ davvero la favorita principale per il primo posto?
“La squadra del Bari è stata costruita per vincere il campionato. Inizialmente ha avuto qualche problema e cambiato la guida tecnica. Penso, tuttavia, che a parte 2-3 calciatori la rosa a disposizione del Bari sia composta di soli titolari. C’è un ampia scelta, perciò ritengo che siano tra le candidate per la vittoria finale”.

Sembra che l’ingaggio di Vivarini abbia dato nuova linfa.
“Cornacchini aveva fatto bene lo scorso anno, in questa stagione ha iniziato invece un pò così e la società ha optato per l’esonero. Bari è una piazza in cui la pressione è molto forte, le prime gare non avevano dato brillanti risultati ed è arrivato Vivarini, che ritengo un allenatore molto bravo ed esperto. Ma credo che la forza del Bari risieda soprattutto nelle individualità. Con un pubblico ed una società alle spalle di quel genere, secondo me si giocherà il primo posto con Reggina e Ternana. Le squadre più attrezzate sono queste, poi è anche una questione di fortuna. Infortuni, squalifiche e cali di forma potranno incidere”.

E il Catania dove lo colloca?
“Poco fa ho parlato di defezioni. Ecco, nel caso del Catania hanno sicuramente inciso. Per vincere un campionato, oltre all’abilità di giocatori ed allenatore, serve anche un pò di fortuna. Purtroppo il Catania ha avuto una serie di infortuni piuttosto importanti, inoltre anche qui si è registrato il cambio alla guida tecnica. Parliamo di una piazza esigente come Bari, dove vogliono subito i risultati e con un pubblico importante alle spalle. Il Catania adesso è un pò attardato in classifica, ma se le cose dovessero andare nella maniera giusta, anche tramite i Play Off può essere una delle candidate al salto di categoria. I giochi sono ancora aperti. La storia dei campionati dice che squadre in difficoltà nel girone d’andata sono riuscite, nella seconda metà di stagione, a risolvere situazioni complicate raggiungendo gli obiettivi prefissati”.

Domenica si gioca Catania-Bari, ospiti favoriti?
“Psicologicamente è avvantaggiato il Bari, però giocare a Catania non è mai semplice. Il Catania ha una rosa importante, seppur con qualche defezione di rilievo. Ritengo che anche l’avvento di Lucarelli possa aver dato una scossa. Per il Bari sarà una partita molto difficile e nient’affatto scontata. Un match da tripla”. 

Che tipo di gara potrebbe venire fuori?
“Secondo me il Catania dovrebbe prendere un pò di più l’iniziativa, ha le possibilità per farlo. Chiaramente io non sono un allenatore e non mi permetto di fare disquisizioni tecniche, però mi aspetto una partita inizialmente abbastanza abbottonata. Poi saranno gli episodi a deciderla. Entrambe le squadre possiedono calciatori in grado di sbloccare le partite in qualsiasi momento. Gli attaccanti in particolare sono molto bravi, dipenderà molto dall’attenzione e dagli episodi”.

Una partita del genere, se vinta, quanto può valere per il Catania?
“Sicuramente può migliorare la situazione di classifica ma anche psicologica, dando alla squadra la consapevolezza di essere forte. Ma in realtà il Catania lo è, parliamo di un club ambizioso. Può effettivamente aprirsi un altro tipo di campionato per i rossazzurri battendo il Bari”.

Con Lucarelli il Catania è passato all’utilizzo del 3-5-2, quanto potrebbe essere importante per un ragazzo come Pinto?
“Il ragazzo sa fare anche il quarto di difesa, ma ricoprendo il ruolo di quinto di centrocampo credo possa beneficiarne. Anche il Bari gioca in quella maniera. Sarà una gara un pò a scacchi, con le due squadre che si potrebbero schierare in maniera speculare”.

Che idea si è fatto delle difficoltà incontrate dal Catania finora?
“Faccio fatica a dare una risposta, nel senso che certe cose andrebbero seguite da vicino. Parlando con Giovanni (Pinto ndr), lui è fiducioso perchè mi ha sempre detto che la squadra possiede giocatori importanti. Ripeto, la piazza è ambiziosa e può benissimo stare tra le prime della classe. Non tutti, magari, possono giocare a Catania. Nel senso che il lato positivo è quello di giocare con 10mila persone allo stadio, quello negativo è che non tutti hanno la personalità e capacità di reggere le pressioni di una piazza non semplice. E’ un pò come giocare nella Juventus o nel Chievo Verona”.

Si ringrazia Alberto Bergossi per la gentile concessione dell’intervista.

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