LUCARELLI: “Primo tempo da prendere l’aereo e tornare a casa. Dobbiamo ancora diventare granitici e squadra, adesso la riprova a Catanzaro”

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L’allenatore del Catania Cristiano Lucarelli commenta in sala stampa la sofferta vittoria ottenuta contro la Sicula Leonzio:

“Giocando con un avversario tradizionalmente ostico e andando sotto di un gol dopo 5 minuti non era facile ribaltare la gara. Le risposte da questo punto di vista sono state gratificanti, ma rimane un primo tempo bruttino e vorrei comprenderne i motivi. Non può essere solo una questione tattica. Bisogna capire perchè dopo due partite giocate col piglio giusto c’è stata questa difficoltà. Avevamo preparato la gara con l’uscita alta dei quinti sugli esterni bassi della Sicula. Non lo abbiamo fatto coi tempi giusti, loro ci hanno bucato e col palleggio liberavano sempre gli uomini sugli esterni mettendoci in difficoltà sull’uno contro uno. Abbiamo preso il gol sugli sviluppi di un piazzato mostrando poca reattività. A 6 anni ci insegnano che quando il portiere respinge la palla, bisogna andare a sua protezione. Forse pensavamo ci fosse l’avversario in fuorigioco ma abbiamo preso un gol da polli. Questo ci ha creato un blocco mentale dal quale non era facile uscire. Lo dico sinceramente, alla luce del primo tempo. Abbiamo chiarito alcuni concetti all’intervallo in maniera decisa, dando poi seguito a delle scelte. Non ci sono nè eroi, nè bocciati. Avevamo solo bisogno di cambiare modulo, di proporre qualcosa di più semplice avendo dei riferimenti avversari certi, andando a cercare la superiorità numerica sugli esterni con giocatori freschi, di testa e gamba. E’ andata bene. Il destino dell’allenatore si sa qual è. Fai i cambi e vinci la partita, sei bravo. Se non ribalti il risultato, non vali una sega”.

“Ho cancellato i nomi dei giocatori avversari nella ripresa e ho scritto quelli della Juventus. Erano bianconeri, sembrava di giocare con la Juve. O quantomeno per colpa nostra ci stavamo facendo mettere sotto. All’intervallo ho giocato un pò sull’orgoglio. La lavagna credo sia da ricomprare (ride, ndr). E poi c’era bisogno di dare anche dal punto di vista tattico qualcosa di più semplice. Ora salta fuori un dilemma: in questo momento dobbiamo andare sul semplice, dando riferimenti certi, oppure ci possiamo permettere di provare ad imporre il nostro gioco? Speriamo di dormici stanotte…”.

“Non è che adesso Lodi, Biagianti e Curiale non voglio vederli neanche in cartolina. Avevo bisogno di altre caratteristiche nella ripresa, con i giocatori sono diretto e loro lo sanno. Non ci sono bocciature. Al momento di sicuro Mazzarani e Lodi non li propongo insieme perchè non ce lo possiamo permettere. Due anni fa ce l’ho fatta a farli coesistere, spero con il lavoro di riuscirci anche stavolta”.

“Di sicuro non siamo serenissimi. I ragazzi erano convinti che la partita iniziasse alle 18.30, ecco spiegato il primo tempo (ride, ndr). Inizialmente avevo il pensiero di partire subito andando addosso alla Leonzio con il 3-5-2. Mi sono detto abbiamo fatto bene le prime due gare, sviluppando anche un buon gioco e piglio giusto. Se io cambio, do un segnale negativo ai giocatori. Ma siamo il Catania e giochiamo in casa. In questi casi puoi fare un buon primo tempo e ci hai preso, ma ti può andare male. Io ho deciso di non cambiare e di andare avanti per questa strada, eventualmente modificando lungo il percorso. Quest’anno ho cinque cambi a disposizione, ho riportato Biagianti in mediana nel secondo tempo alzando Lodi sulla trequarti. Siamo ancora un pò timidini. Ho messo anche Biondi quarto basso, non è il suo ruolo ma lo ha fatto molto bene. Se lo ha ricoperto Costa Ferreira che era un trequartista a Trapani… ora che Calapai è infortunato non è che abbiamo tutte queste alternative. Il 3-5-2 è un modulo che quando sei offensivo dovresti riuscire a portare 7 uomini dall’altra parte riempiendo abbondantemente l’area di rigore. Ma se non sei sereno e ti guardi sempre il sedere si rimane più raccolti e la presenza in area è meno corposa rispetto a quanto chiedo io. Voglio che anche i quinti chiudano la palla sul secondo palo”.

“Sogno da alimentare sulla base del secondo tempo di oggi? Sono state due partite diverse. Nel primo tempo avrei potuto prendere l’areo e tornare a casa. Con il Catania visto nel secondo tempo, invece, attraverso quell’atteggiamento il sogno si può alimentare. Al termine del primo tempo dissi che avremmo fatto fatica anche a passeggiare ad Acitrezza. Non è che si pensava alle fidanzate, alle mogli, alla discoteca o andare al ristorante. Miglior medicina dei risultati nel calcio non c’è. Sia la gente che noi dobbiamo fare punti per portare un pò di serenità”.

“Il primo posto al momento non dobbiamo neanche guardarlo perchè prenderemmo in giro i tifosi. La Reggina va fortissimo, non perde un colpo. Possiamo però cercare di raggiungere il miglior piazzamento possibile ed avere un occhio di riguardo per la Coppa Italia. Due obiettivi alla nostra portata. Se saremo particolare bravi e rapidi a diventare granitici e squadra, finchè la matematica non ci condanna possiamo parlare di tutto. Devo capire chi siamo, è difficile guardare al di là del nostro naso. Abbiamo bisogno di una riprova, la trasferta di Catanzaro ha le difficoltà che ci servono per poterci schiarire le idee”.

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