ESCLUSIVA – Tarantino: “Tifosi devono ricompattarsi, fetta di stagione importantissima. Al ‘Chi non salta è rosanero’ dovevo saltare per forza…”

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Pietro Tarantino

Ai microfoni di Radio Studio Italia nel corso di ‘Universo RossoAzzurro’ – in collaborazione con TuttoCalcioCatania.com – è intervenuto l’ex centrocampista degli etnei Pietro Tarantino, palermitano e tuttora tifoso del Catania, per analizzare le vicende di casa rossazzurra:

Come vedi la cura Lucarelli?
“Quando fai risultato la cura del nuovo allenatore paga sempre. Il Catania ha ottenuto 4 punti nelle ultime 2 partite, i passi avanti ci sono però più di 30 gol subiti sono troppi e fuori casa la squadra ha raccolto pochi punti. Molto bene il Catania tra le mura amiche, ma deve cambiare il rendimento esterno. Questo score negativo fuori casa se lo porta dietro dalla passata stagione. Mercoledì i rossazzurri hanno vinto una gara soffermatissima contro l’Avellino. Meno male che Curiale ha pareggiato i conti prima dell’intervallo, altrimenti sarebbe stata ancora più dura. Alla fine il 3-1 rappresenta un successo meritato”.

Noti un cambio di mentalità ultimamente?
“Io ho sempre sostenuto che i giocatori tecnicamente forti debbano giocare, adesso il Catania si è privato di qualche elemento. Chi non è contento deve andare via e forse adesso il Catania si è calato nella realtà di essere formazione di categoria. Lo ha dimostrato nelle ultime partite. Io mi auguro che i ragazzi continuino su questa strada anche a Viterbo. Sarà una trasferta difficilissima”. 

Cessione Catania, tanti rumors e si parla di una cordata interessata ad acquisire il club. Cosa ne pensi? 
“Queste voci di cordate interessate a stagione in corso fanno sempre male a società e giocatori. Io la penso così. Ne parlerei al termine del campionato perchè poi tutti questi malumori vanno a ricadere sulla squadra. C’è ancora la doppia semifinale di Coppa Italia ed un campionato davanti. Giusto lasciare tranquilli i calciatori che si stanno giocando questa fetta di stagione importantissima. Quando su giornali e social si parla di rischio fallimento, legittimamente i tifosi si scoraggiano. I tifosi sono quelli che per venire al campo lasciano le famiglie, fanno sacrifici economici. In un momento come quello attuale la gente fa una riflessione e preferisce stare a casa”.

Credi nella vittoria della Coppa Italia?
“Vi partecipano anche formazioni di altri gironi, ma il girone C da 30 anni a questa parte è sempre stato il più difficile. Il Catania affronterà la Ternana fuori casa all’andata, tra le mura amiche nel match di ritorno. Sicuramente la formazione umbra è una delle migliori squadre del campionato. Speriamo bene”.

Questa squadra meriterebbe il sostegno dei propri tifosi?
“I tifosi sono l’uomo in più per il Catania. Vedere lo stadio vuoto ti dà un senso di depressione. Il ‘Massimino’ pieno dà quella spinta ulteriore ai giocatori. Io quando entravo allo stadio avevo sempre i brividi. Al coro ‘Chi non salta è rosanero’ dovevo saltare per forza e mentre lo dico mi emoziono. I tifosi si devono ricompattare, riempiendo uno stadio meraviglioso”.

Presente e futuro di Pietro Tarantino.
“Sto allenando una squadra di Eccellenza a Marineo, borgata vicino Palermo. L’ho presa a campionato in corso. Abbiamo fatto quattro vittorie e due pareggi, contiamo di salvarci senza passare dai Play Out. Non conosco il mio futuro ma mi auguro sia più roseo, portando avanti i miei progetti e sperando quanto prima di allenare in Lega Pro. Magari un giorno vedremo Gennaro Monaco allenatore in prima, io vice e Ciccio Bifera preparatore dei portieri. Non sarebbe male (ride, ndr). Noi stavamo in mezzo alla gente e ci mettevamo sempre la faccia quando le cose non andavano per il meglio”.

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