ADESSO SI’, IL CATANIA E’ SQUADRA DI CATEGORIA: test Picerno superato ma nuovi banchi di prova da superare e dettagli da limare

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Missione compiuta. Quarto risultato utile consecutivo per il Catania in questo campionato e seconda vittoria esterna di fila. Momento favorevole ai colori rossazzurri portando avanti un lavoro basato sulla crescita individuale al servizio del collettivo. Emerge la compattezza di un gruppo unito nelle difficoltà, che anche nelle situazioni più delicate riesce in qualche modo a cavarsela con dignità e senso di responsabilità. Si vede in questo la mano di mister Cristiano Lucarelli che, in casi del generare, sa tirare fuori il meglio dai propri giocatori. Mercoledì, a differenza delle recenti apparizioni, il Catania ha faticato non poco nel primo tempo venendo sorpreso dalla pressione e dall’aggressività del Picerno, oltre che palesando un approccio alla partita non ottimale. L’1-0 di Santaniello lasciava presagire il ritorno ad un passato poco incoraggiante. La squadra, invece, dopo avere assorbito la botta ha saputo rialzare la testa ribaltando tutto con carattere, spirito di lotta ed un pizzico di fortuna. E’ la conferma che mentalmente il Catania è applicato sul rettangolo verde, cementando finalmente una mentalità da formazione operaia e di categoria. Senza prestare attenzione all’extra-campo, che compete invece alla società.

Picerno-Catania ha fornito indicazioni positive non solo sul piano comportamentale. L’Elefante ha infatti dimostrato di sapersi adattare pur giocando senza una punta effettiva di ruolo, e di avere acquisito la capacità di cambiare efficacemente pelle quando la situazione lo richiede. Santaniello e compagni attaccavano bene la profondità alle spalle dei centrali di difesa, ma nella ripresa il Catania ha concesso decisamente meno ai lucani con il passaggio al 3-4-3 (linea difensiva a cinque in fase di non possesso). Unici nei nell’ambito della prestazione offerta mercoledì, il già citato primo tempo in affanno ed una seconda frazione interpretata eccessivamente badando a non prenderle, quando il Catania avrebbe potuto “ammazzare” l’avversario sfruttando meglio le ripartenze con una produzione offensiva ancora più marcata e concreta. Importanti dettagli da limare in ottica futura. Per il resto bene tutto. Il test Picerno non era semplice contro una formazione sbarazzina e guizzante, ma ci sono ancora tanti altri banchi di prova da superare. A cominciare dal confronto casalingo di domenica con la Vibonese. Urge tenere sempre alta la concentrazione, lavorando alacremente sui principi di gioco e mantenendo la stessa dose di umiltà fino alla fine.

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