CATANIA – TERNANA: pagelle di reparto. Difesa quasi perfetta, centrocampo macchinoso, generosità ma poca cattiveria in avanti

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Consuete pagelle di reparto realizzate dalla nostra redazione, al termine della partita che il Catania ha pareggiato a reti bianche contro la Ternana al “Massimino”:

DIFESA, 7

La Ternana si è limita a gestire il 2-0 dell’andata difendendo con tanti uomini nella propria metà campo. Questo ha reso più semplice il compito della retroguardia rossazzurra, ma da gente esperta e di valore come Vantaggiato e Torromino puoi sempre aspettarti la zampata vincente. Invece la difesa catanese non ha concesso praticamente nulla a questi giocatori, ad eccezione di un paio di ripartenze che non hanno impensierito minimamente l’attento Martinez. La coppia centrale Mbende-Silvestri si presenta ben sincronizzata nei movimenti, guidando il reparto con solidità e sicurezza. I terzini Calapai e Pinto accompagnano spesso l’azione sulle corsie laterali arrivando con regolarità al cross.

CENTROCAMPO, 5.5

Si rivede Rizzo, al rientro dalla squalifica. Il tiro da fuori non è il suo pezzo forte, eppure tenta in più di un’occasione la fortuna con conclusioni dalla lunga distanza. Gli esiti, però, non sono apprezzabili. Si fa preferire in fase di recupero palla, ma quando c’è da impostare pecca spesso d’imprecisione. Capitan Biagianti prende per mano la squadra, senza mai dare un segnale di resa. Emerge, comunque, la performance di un centrocampo volitivo ma macchinoso. Welbeck subentra nel secondo tempo a Biagianti cercando d’imprimere dinamismo, ma dopo tre mesi d’inattività assoluta necessita di graduale minutaggio per ritrovare una condizione ottimale.

ATTACCO, 6-

I gol all’attivo per il Catania sono zero. Ai rossazzurri serviva un’impresa per ribaltare il 2-0 dell’andata, ma l’impegno e la generosità degli attaccanti non sono bastati. Le occasioni le creano, manca quel pizzico di cattiveria in più sotto porta che avrebbe fatto la differenza. Di Molfetta dà inventiva e fantasia alla manovra, Biondi fa il suo, mentre si vede pochissimo Mazzarani. Spento l’ex calciatore della Salernitana. Beleck, invece, è sfinito al triplice fischio dell’arbitro. Corre fino alla fine, fa salire la squadra sfruttando i suoi centimetri, attacca la profondità e crea presupposti di pericolo nell’area di rigore umbra. Prezioso punto di riferimento in avanti. Manneh e Barisic ci mettono tanto cuore ma non incidono, Capanni spinge con continuità nel quarto d’ora finale. Spazio anche a Curcio negli istanti conclusivi del match, ma non fa in tempo per mettersi in evidenza.

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