CRISI CATANIA: le tappe in sintesi, dal match a porte chiuse con la Casertana alle dimissioni di Lo Monaco

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Torre del Grifo Village, Centro Sportivo Catania

I mesi a cavallo tra la fine del 2019 e l’inizio del 2020 hanno messo in luce lo stato di difficoltà in cui versa il Calcio Catania, fiaccato dai debiti e da cinque campionati consecutivi in Serie C che stanno mettendo a dura prova l’esistenza stessa del sodalizio etneo.

La disputa del match casalingo con la Casertana del 24 novembre a porte chiuse rappresenta il primo momento critico. Il club non riesce a reperire in tempo utile il numero di steward necessario per aprire i cancelli dello stadio “Angelo Massimino”. Due giorni dopo, nel corso di una conferenza stampa fiume, Pietro Lo Monaco espone il precario “quadro clinico” della società e annuncia le proprie dimissioni. L’indomani mattina, il dirigente campano subisce un’aggressione nelle ore che precedono la sfida di Coppa Italia a Potenza. Il Catania in un primo momento rinuncia a disputare l’incontro salvo poi decidere di scendere regolarmente in campo, vincendo 2-1.

Il mese di dicembre si apre con l’interessamento da parte di Raffaello Follieri, businessman foggiano trapiantato da anni negli Stati Uniti con interessi nel ramo petrolifero, di rilevare il Catania. Tuttavia la trattativa nemmeno parte e in data 8 gennaio l’imprenditore pugliese rende nota la volontà di tirarsi indietro. Negli stessi giorni, all’interno di uno studio notarile cittadino si costituisce un Comitato promotore per l’acquisizione del club. Fabio Pagliara, Antonio Paladino, Maurizio Pellegrino e l’ex Questore di Agrigento Girolamo Di Fazio sono le figure di gestione del neonato istituto che in data 16 gennaio comunica di aver spedito a Finaria la documentazione richiesta per aprire un tavolo di trattativa.

Nel frattempo, il Catania mescola le carte all’interno del proprio Cda e affida all’ing. Giuseppe Di Natale il ruolo di amministratore delegato al posto del dimissionario Lo Monaco. Questi gli ultimi avvenimenti in ordine di tempo in casa rossazzurra, a cui si aggiunge la spigolosa vicenda di Meridi, cui il Tribunale di Catania concede l’amministrazione straordinaria a partire dal 9 gennaio.

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