lunedì, 16 Giugno 2025
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MAZZARANI: “Non ho voluto abbandonare la nave. Catania, speriamo di firmare un’impresa. Anche Camplone grande allenatore”

Intervista rilasciata dal centrocampista offensivo del Catania Andrea Mazzarani, intervenuto ai microfoni di tuttoc.com. Ne riportiamo di seguito le parti salienti:

“Che Catania troveremo alla ripresa? Si azzera tutto, vincerà chi si farà trovare pronto a livello mentale visto che fisicamente saremo tutti sulla stessa barca. Sarà la testa a fare la differenza, noi stavamo vivendo un momento molto positivo e avevamo accantonato ogni tipo di ansia grazie all’apporto della nostra gente. Speriamo si possa concludere l’annata con una impresa, l’obiettivo primario è quello di entrare nei playoff ed essere protagonisti come nessuno avrebbe pronosticato qualche mese fa”.

“Se i play off non si disputassero? La consapevolezza è una: non esiste una soluzione che accontenterà tutti, prepariamoci ad una serie di lamentele. Mi auguro che questa situazione finisca al più presto, restando a casa e rispettando le regole sconfiggeremo il virus e magari torneremo alla normalità. Non escludo ci possa essere qualche deroga per scendere in campo anche a fine estate, l’annullamento di Olimpiadi ed Europei mi fa pensare che si vada in quella direzione. Automaticamente saranno prolungati anche i contratti”.

“Tagliare lo stipendio? E’ un discorso particolare. Il calciatore viene sempre preso di mira su queste cose, però non dimentichiamoci che ogni categoria ha i suoi affanni. Ronaldo e Messi possono permettersi di tagliarsi lo stipendio, ma in C la stragrande maggioranza guadagna poco. Quasi quanto un impiegato. Io non percepisco il minimo, ma il giovane chiuso in casa che deve pagare affitto e bollette con mille euro al mese a disposizione come fa? Anche politici e grandi imprenditori dovrebbero fare gli stessi sacrifici, mica solo gli sportivi?!”.

“Cosa non ha funzionato con Camplone e in cosa ha inciso Lucarelli? L’extracalcio ha inciso molto, purtroppo siamo stati sempre alle prese con problemi societari. Con Camplone c’era una rosa fatta per vincere, poi a gennaio diversi calciatori sono andati via e hanno fatto scelte diverse che possono essere condivisibili. Io sono rimasto a Catania perché, categoria per categoria, non c’è di meglio. Vorrei riportare questa piazza in serie B e non mi piace abbandonare la nave a metà del percorso. Non sono assolutamente pentito, piano piano le cose iniziano ad andare per il verso giusto e bisogna dare merito al mister che ci ha isolato rispetto alle problematiche che non riguardano il nostro lavoro. Non abbiamo nulla da perdere, siamo andati avanti partita dopo partita divertendoci e mostrando di essere competitivi. Magari possiamo scrivere una bella storia in questo calcio. Ci tengo a dire, però, che anche Camplone è un grande allenatore. Forse conosceva meno l’ambiente e lo spogliatoio, ci sono annate particolari in cui non si riesce a fare quello che vorresti”.

Mi manca tantissimo tutto il gruppo e la quotidianità dello spogliatoio, lì è la nostra vita. Siamo sempre in contatto, mi sento frequentemente con Marco Biagianti perché lo conosco da anni e ultimamente anche con Curcio. Ci accomuna la passione per la musica, a me piace un po’ tutto e seguo ogni cantautore italiano da buon nostalgico. Me la cavo con la chitarra, amo Dè Andrè, Battisti, Vasco Rossi e i Queen, il top tra gli stranieri. La musica vera, non ci sono dubbi”.

“Un messaggio ai tifosi del Catania? Qui stanno rispettando le regole e non hanno bisogno dei miei consigli, sappiamo tutti che dobbiamo fare il sacrificio di restare a casa. Quando tutto sarà finito vi aspetto allo stadio numerosi, sarà ancora più bello stare tutti insieme e provare a scrivere un capitolo nuovo”.

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