martedì, 17 Giugno 2025
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AVV. GRASSANI: “Taglio stipendi? Si rischiano cause a non finire, soprattutto se il campionato non riprende…”

Il taglio degli stipendi si conferma tema di grande attualità nel calcio italiano. L’avvocato Mattia Grassani analizza la situazione durante Testa Coda, trasmissione di TMW Radio:

“Purtroppo questo accordo ha già trovato forti dissensi dalle diverse associazioni di categoria, a partire dai calciatori e dagli allenatori. Quello che attende il calcio sul fronte stipendi, in un momento così emergenziale, non sarà facile. La posizione della Lega, anche dal punto di vista giuridico, è ineccepibile. In caso di mancata ripresa del campionato, questi mesi sono come non lavorati, quindi non vanno retribuiti. Ci sarà quindi una riduzione del 50% dei compensi dei mesi in causa. La reazione delle associazioni di categoria è stata forte, anche come approccio. C’è stato un respingimento al mittente, senza neanche un’apertura per una controproposta. Il rischio è che il futuro possa essere costellato da contenziosi e cause che non fanno bene ad un calcio già così disastrato“.

“Ad esempio i calciatori con contratto pluriennale, in prestito e a fine contratto: con questi se si aprisse un contenzioso davanti ad un collegio arbitrale o in un tribunale ordinario, non avrebbe fine prima del 30 giugno. Servirebbe un passo indietro di tutti gli attori, che devono prendersi una responsabilità in questo momento. Non so come andrà a finire, certo è che se il campionato non riprende, questa guerra aumenta gli effetti nocivi nel movimento. Se invece, seppur a marce forzate, si va a chiudere la stagione, i margini di accordo aumentano”.

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