CRISCITIELLO: “Lega Pro, rischio terremoto. Da Catania a Trieste, piazze meravigliose ma si pensa al proprio orticello. Gravina, parole forti contro la C”

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Michele Criscitiello

Nei giorni scorsi si è tenuta l’assemblea dei club di Lega Pro decidendo le proposte da portare al Consiglio Federale. Michele Criscitiello, direttore di ‘Sportitalia’, attraverso il consueto editoriale redato per tuttomercatoweb.com critica l’atteggiamento delle società di Lega Pro. Ne riportiamo di seguito un estratto:

Con i problemi che ha la terza serie nessuno ha parlato di nulla, il gioco del silenzio nascosti dietro un pc, volevano fare la rivoluzione, hanno parlato solo dei criteri per stabilire la quarta promossa. Perdita di tempo perché non decideranno loro ma il Consiglio Federale. Più che una assemblea sembrava il ritrovo al bar con una distanza almeno di 100 metri. Entrate, anzi parlate, uno alla volta e il gioco del silenzio è servito. La colpa è dei 60 Presidenti che potrebbero fare una grande Lega e, invece, sono fermi su una autostrada nella piazzola di sosta da troppo tempo. Ognuno pensa al proprio inutile orticello che non fa cadere più una ciliegia da anni. E’ una critica costruttiva e non distruttiva ma questi 60 club devono svegliarsi. Urge una soluzione. Trovatemi una Lega che ha piazze come Catania, Siena, Bari, Avellino, Trieste…. una meraviglia! Con un po’ di idee potrebbe uscire un campionato favoloso. Certo 60 società sono troppe e inutili. Ci sono anche piazze che non potrebbero fare neanche la D. Stanno per arrivare Palermo, Mantova, forse Foggia e non discutono di come valorizzare il campionato. Uno spreco. Un peccato”.

“Si può essere Presidenti di serie C ma si deve essere imprenditori di serie A per lasciare il segno. La C è ad un bivio. Se il Consiglio Federale confermerà le decisioni dell’Assemblea di Lega Pro sarà il trionfo di Ghirelli, in caso contrario si rischia il “terremoto” con un noto nome pronto a tornare alla ribalta. Nel frattempo, venerdì, si è tenuto un Consiglio Federale informale via call. C’erano tutti: a rappresentare la FIGC c’erano Gravina e Brunelli. Presenti anche Tommasi, Ulivieri, Nicchi e i Presidenti di Lega. Gravina ha usato toni forti contro la Lega Pro e soprattutto, la cosa che più conta, è stato l’ordine di organizzarsi per far ripartire i campionati di A, B e C con la Lega Pro che avrebbe lo sconto del calendario e ripartire “solo” dai play off. Soluzione più logica, lasciando spazio al campo e non ai tribunali“.

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