ALBERTINI: “Dobbiamo stringere i denti. Il rigore della Paganese non c’era. Catania, ho detto sì in cinque minuti”

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Ospite della trasmissione televisiva Corner, su ‘Telecolor’, il laterale destro del Catania Alessandro Albertini torna sull’1-1 di domenica contro la Paganese con un occhio al successivo impegno di Monopoli. Ecco quanto evidenziato:

“Domenica è stata una partita difficile perchè, partendo in svantaggio, abbiamo facilitato il gioco della Paganese che veniva qui almeno per il punto. Non è stato semplice su un campo dove non si riusciva a palleggiare e la corsa era poco fluida. E’ andata meglio nel secondo tempo, il loro atteggiamento è stato molto remissivo dopo lo 0-1. Il rigore? Dalla panchina non mi sembrava assolutamente ci fosse. Poi lo abbiamo rivisto più di 30 volte, confermando che secondo noi non è rigore. L’arbitro non era posizionato bene, Santurro prende la palla in maniera sporca e l’arbitro è stato tratto in inganno dalla direzione del pallone”.

“Dobbiamo stringere i denti, sappiamo di non avere disputato un gran primo tempo e vanno evitate certe situazioni. Quando un avversario viene a Catania per giocare come ha fatto la Paganese, soprattutto ad inizio stagione un episodio cambia tutto. Dobbiamo essere più bravi a portare gli episodi dalla nostra parte e lavorare tranquilli. Si sta costruendo una squadra importante ma dobbiamo conoscerci meglio e lavorare tanto per migliorare. Ottenendo risultati perchè questi portano entusiasmo e ti fanno anche lavorare meglio. Il mercato ha consegnato al Catania una decina di giocatori nuovi, un gruppo nuovo che ha dovuto ambientarsi all’idea di gioco del mister. Questa fase di mercato non ha aiutato perchè siamo ancora un cantiere aperto e non abbiamo avuto neanche la possiblità di giocare gare amichevoli, sfavorendo la condizione fisica“.

Io a sinistra e Calapai a destra? Il mister penso abbia in testa anche questa soluzione, ma non l’avevamo mai provata prima del secondo tempo. E’ nata dalle circostanze, in un momento in cui bisognava spingere di più. In questi anni ho sempre fatto il quinto, io e Calapai siamo molto offensivi per caratteristiche. Duello per il posto da titolare con Calapai? Sono venuto qua consapevole che c’è un giocatore come Luca che è qui da tanto tempo, l’ho sempre considerato forte per la categoria e può ambire anche alla B. Ci saranno tanti turni infrasettimanali per dare la possibilità a tutti di dare il meglio per la squadra. Chiaramente voglio giocarmi fino in fondo le mie chance, ma in primis conta il risutato di squadra“.

“A Francavilla volevano rinnovarmi il contratto, ne parlavamo già da novembre scorso. Desideravano fortemente tenermi ma non siamo riusciti a trovare l’accordo. Poi mi fu formulata un’offerta di altre due stagioni, ma dopo quattro anni sentivo di avere fatto molto bene, avendo dato tutto per quella maglia. Volevo lasciare un buon ricordo, per poi provare ad effettuaree uno step in più per la mia carriera venendo a Catania. La trattativa è stata molto veloce, in quel momento avevo parecchie opzioni. Era un sabato, mi ha chiamato il Direttore Pellegrino e non appena c’è stata la possibilità di venire a Catania ho deciso in 5 minuti. Quando ti chiama una società del genere, se sei un giocatore ambizioso, dal lato sportivo non puoi rifiutare. Non avevo neanche visto i contenuti del contratto e nel giro di tre giorni ho preso l’aereo e firmato”.

“Il Monopoli? Gioca da anni con il 3-5-2, squadra organizzata. Sarà una gara difficile, di duelli, giocheremo a specchio. Ci confronteremo su un campo in cui si può giocare (ride, ndr) e questo è già positivo per la nostra espressione di gioco. Adesso qualsiasi avversario vale l’altro, guardiamo in casa nostra cercando di migliorare l’affinità tra di noi, la gestione del gruppo a livello tattico e ci toglieremo delle soddisfazioni se staremo tutti uniti e concentrati. Penalizzazione? Dobbiamo andare in campo per vincere, a prescindere da un’eventuale riduzione dei punti di penalità. Dovrà essere brava la società a darci una mano da questo punto di vista. Noi pensiamo al campo. Spesso tante squadre sono partite con penalizzazioni poi tolte, magari capiterà anche a al Catania“.

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