LE PARTITE DURANO 90′! Il Catania si sveglia nella ripresa, ma non basta. Vince il Teramo

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Dopo il pareggio maturato in extremis a Palermo, il Catania incappa in una nuova sconfitta. Successo di misura per il Teramo. La formazione etnea caratterizza la sua prestazione “regalando” un tempo agli avversari. Non è la prima volta che accade.

Già al 3′ i padroni di casa sbloccano il risultato, approfittando di una dormita della difesa rossazzurra. Costa Ferreira trova il varco giusto per effettuare un cross in area, Ilari si avventa sul pallone e insacca. Colpevole, nella circostanza, Pinto che lascia liberissimo di calciare il centrocampista biancorosso. La reazione del Catania è affidata ad una punizione ben calciata da Dall’Oglio, il cui tiro viene respinto alla grande da Lewandowski. Sugli sviluppi del conseguente corner, colpo di testa fuori misura di Silvestri. Ci prova anche Pecorino al 15′ ma la sua conclusione è di facile lettura per l’estremo difensore biancorosso. Al minuto 41, invece, sale in cattedra Bunino che semina il panico nella difesa etnea e calcia alto, non di molto. La manovra dei rossazzurri è piuttosto lenta e farraginosa, mentre il pressing del Teramo si rivela spesso efficace, riconquistando il possesso della sfera ed affacciandosi repentinamente nell’area di rigore del Catania.

Nella ripresa cresce il Catania. Gli ingressi in campo di Reginaldo ed Emmausso, subentrati rispettivamente a Piovanello e Biondi – decisamente spenti – scuotono la squadra di Raffaele che spinge con maggiore aggressività, frequenza ed intensità. Al 54′ grande occasione per Reginaldo che calcia malamente da posizione favorevole, mentre gli etnei protestano un paio di minuti più tardi per un intervento falloso di Diakite ai danni di Pecorino non sanzionato dall’arbitro, autore di una mediocre direzione di gara (da segnalare, in particolare, la mancata espulsione per doppio giallo di Mungo nel primo tempo, ndr).

I rossazzurri attaccano alla ricerca del pari ma concedono qualcosa dietro. Bunino vicino al raddoppio al 64′, in qualche modo la difesa del Catania se la cava (ottimo intervento in scivolata di Claiton, ndr). Passano pochi secondi ed Emmausso spreca un’altra ghiotta opportunità in area. Il Teramo risponde con un pericoloso inserimento di Santoro, ma è provvidenziale l’intervento difensivo di Pinto. Nei minuti successivi l’Elefante produce nuove azioni offensive. Conclusione di un generosissimo Pecorino deviata in corner al 70′, colpi di testa innocui di Silvestri e Reginaldo poco dopo. I minuti scorrono, Raffaele prova a giocarsi anche la carta Maldonado. Bella iniziativa personale del guizzante Di Francesco al minuto 83, ma il Catania riesce a metterci una pezza.

Gli ospiti non demordono e continuano a premere sull’acceleratore, non sfruttando adeguatamente una buona discesa di Zanchi, il cui tiro-cross viene respinto con affanno dal portiere teramano, poi l’azione sfuma. Nel finale, incornata di Emmausso che non inquadra lo specchio della porta e Pinto sfiora il pari. Il tiro di di Maldonado da distanza siderale al 92′ rappresenta l’ultima conclusione nello specchio della porta. Allo scadere dei 4′ di recupero, arriva il triplice fischio dell’arbitro che condanna il Catania ad una sconfitta evitabile, in cui pesa soprattutto la prestazione deficitaria del primo tempo.

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