CAPUANO (all. Potenza) mastica amaro: “Catania, questo è un furto e Raffaele lo sa! Solo noi in campo”

1
6377

Non digerisce affatto la sconfitta col Catania l’allenatore del Potenza Ezio Capuano. Queste le sue dichiarazioni nel post-gara:

“Ennesima prestazione fatta, ma ennesimo risultato che non ci premia. Se c’era una squadra che meritava di vincere era solo ed esclusivamente il Potenza, siamo stati capaci di perdere la partita per un calcio di punizione nostro che l’arbitro ha cambiato assegnandolo al Catania, poi è arrivato il gesto balistico di Sarao. Non abbiamo concesso una sola giocata al Catania. Dopo il gol abbiamo reagito, potevamo anche pareggiarla però diventa dura commentare una partita così. Perdiamo tante partite senza mai subire gli avversari, il nostro portiere anche oggi – tranne nei primi minuti – non si è mai macchiato i guantoni. Comunque la squadra è viva sotto tutti i punti di vista. Io sono forte e navigato, dico che non bisogna abbattersi e non ci possiamo rimproverare nulla. Con prestazioni del genere devi solo dire chapeau a tutti”.

Raffaele è un amico, ma con onestà dico che il Catania ha commesso un furto grandissimo e lo sa anche lui. Siamo arrivati con una facilità illimitata nell’area di rigore del Catania. Nel calcio poi conta il risultato ma penso che più di fare quello che facciamo sul piano del lavoro e delle prestazioni non possiamo. Avevamo preparato benissimo la gara, vorrà dire che saremo ancora più incazzati e motivati. Spero che quest’anno finisca al più presto. Una concatenazione simile di episodi non mi era mai capitata in carriera. Ai ragazzi dico sempre grazie e complimenti, pur avendo la squadra limiti strutturali notevoli. Dietro giochiamo con un centrocampista come braccetto, Cianci è solo davanti ma anche oggi ha giocato in maniera stoica. Se le prestazioni fossero state largamente insoddisfacenti come i risultati, io dignitosamente sarei andato via. Farlo adesso sarebbe da vigliacco”. 

***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

1 COMMENTO

Comments are closed.