ESCLUSIVA – Fimiani: “La Viterbese non merita questa classifica. Spero che il Catania trovi serenità societaria. Pellegrino un amico”

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Patrizio Fimiani
foto viterbopost.it

Tra il ’95 ed il ’97 ha indossato la maglia del Catania totalizzando oltre 50 presenze nell’allora Serie C2 e sfiorando la promozione dopo una splendida cavalcata. A Viterbo, squadra della sua città, Patrizio Fimiani ha invece militato a più riprese confermando le sue eccellenti doti a difesa dei pali e lavorando anche come preparatore dei portieri. Oggi opera in qualità di responsabile del settore giovanile gialloblu. Lo abbiamo sentito telefonicamente, proprio in vista di Viterbese-Catania scambiando qualche battuta sul momento delle due squadre:

Patrizio, cominciamo dalla tua attività. Immagino che, purtroppo, il Covid abbia inciso in maniera molto negativa.
“Portare avanti un’attività di settore giovanile è un problema enorme in questo periodo. Stiamo cercando, nel rispetto dei protocolli, di continuare a lavorare con i ragazzi perchè è fondamentale farlo. Sottolineo il grande sacrificio da parte della società, ma anche dei ragazzi stessi, dei genitori e dei tecnici. Abbiamo ridotto gli allenamenti anche perchè non c’è possibilità di doccia e spogliatoi. Cerchiamo di lavorare nel miglior modo possibile”.

So che anche Conticchio, altro ex Catania, ti ha raggiunto.
“Con Conticchio ci siamo incontrati, trovando subito l’accordo affinchè allenasse l’Under 17 nazionale. Ha iniziato la stagione con due vittorie ed una sconfitta, poi è chiaro che si è fermato tutto per via della diffusione del virus. Lavoriamo, comunque, in funzione della ripartenza”.

Il Coronavirus ha colpito la Prima Squadra della Viterbese. La partenza ad handicap è dovuta soprattutto a questo?
“Purtroppo il Covid anche a livello di Prima Squadra ha determinato divese situazioni che hanno condizionato la partenza della Viterbese, una formazione di qualità che adesso però ha superato il periodo delicato e sta ottenendo dei buoni risultati dopo avere effettuato il cambio di allenatore che ha portato un ventata d’aria nuova. Ringraziando il cielo, successivamente alla sconfitta interna col Foggia sono arrivati risultati importanti a Palermo e Potenza, portando entusiasmo e punti. Speriamo di avere imboccato la strada giusta. Il Presidente è solido, ambizioso, molto innamorato di Viterbo. Se ci sarà da intervenire sul mercato a gennaio, lo farà. Ad oggi, comunque, quest’organico non merita l’attuale posizione di classifica”.

Si gioca Viterbese-Catania, gara da ex per te.
“Eh sì, una partita di cartello. Adesso ricopro un ruolo operativo all’interno della Viterbese e, pertanto, spero che i gialloblu ottengano la prima vittoria casalinga in campionato. Mi dispiacerebbe se arrivasse proprio contro il «mio» Catania, ma in questo momento sarebbe molto importante per la Viterbese conquistare il primo successo interno. Magari baratterei la vittoria della Viterbese con la promozione in B del Catania, spero che avvenga questo”.

Si respira un’aria diversa a Catania. A meno di sorprese sarà Tacopina il nuovo proprietario. Dopo anni di sofferenza può avvicinarsi la svolta ai piedi dell’Etna?
“Catania è una piazza che deve ambire a grandi palcoscenici. Il mio augurio è che possa trovare quella serenità societaria che gli permetta di fare il salto di qualità, che merita come città e club. So che Pellegrino è operativo nello staff rossazzurro. Abbiamo giocato insieme sia al Catania che alla Viterbese, ci conosciamo da tempo. E’ un carissimo amico. Domenica, se sarà presente allo stadio, avrò il piacere di salutarlo. Posso dire di essere stato lo sponsor principale per farlo venire a Viterbo, la prima notte ha dormito anche a casa mia. Ci siamo tolti qualche soddisfazione, con la Viterbese abbiamo vinto il campionato di C2. Lui è anche entrato nello staff della Morace”. 

Promozione che, invece, purtroppo con il Catania non riuscisti ad ottenere…
“Mi capita di ripensare a quella stagione. Fu, probabilmente, il rammarico più grande della mia carriera. Erano Play Off molto sentiti in una città che ha sempre risposto alla grande sia in trasferta che in casa. Peccato non avere regalato ai tifosi l’ultima soddisfazione, la più grande. Fu un bel campionato davvero il nostro, facemmo una splendida cavalcata. La Turris vinse i Play Off perchè dimostrò di avere qualcosa in più di noi. Ma società, squadra e città avremmo meritato ampiamente quella promozione”.

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