PAROLA AI TIFOSI: “Tacopina, non c’è più tempo. Prenda in mano la situazione. Nessuno scherzi con la vita del Catania”

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Alcune delle principali pagine Facebook vicine alla tifoseria rossazzurra ricevono e pubblicano la seguente lettera, firmata “I tifosi del Catania”:

“Il tempo delle passerelle è finito, e con esso il tempo di atteggiarsi. Adesso è tempo di prendere in mano la situazione e dare linfa nuova al Catania. Ci rivolgiamo a lei Mr Tacopina, le diciamo chiaro e tondo che le cose così come stanno andando danneggiano il Catania. Ha detto più di una volta di voler prendere il Catania. Bene, ma non ha mai detto quando. Ha sempre scaricato a massa sulla sigi la risoluzione del debito. Bene, hanno fatto anche l’impossibile per abbatterlo. Quindi che si fa? Quando rende note le sue vere intenzioni? Le parole aleatorie lasciano il tempo che trovano, adesso e non un domani il Catania ha bisogno di un passaggio di proprietà. Dipende da lei, oggi. La Sigi ha fatto ciò che andava fatto, la Sigi avrà anche commesso errori, ma ha adempiuto a tutti gli obblighi posti per la trattativa. Adesso non è più tempo di aspettare. Le condizioni ci sono tutte. Deve solo dire quando rilevare il Catania, e poi farlo senza se e senza ma. Non esiste un piano B, non c’è tempo per crearlo e se si crea, sarà solo perché lei ritiene di non comprare più, a quel punto il piano B non sarà un’alternativa ma l’ennesimo tentativo di non far morire il Catania.

Più che un futuro gaudioso, il Catania oggi ha bisogno di un futuro, queste schermaglie e questo modo di agire portano a tutt’altra direzione. È stato una settimana qua a Catania, poteva benissimo trovare mille alternative agli eventuali intoppi relativi alle interlocuzioni istituzionali, parlare con le persone giuste, occhi negli occhi e non aspettare di andar via per far sentire la sua voce a mezzo stampa con parole pesanti e destabilizzanti. Faccia in modo di concretizzare o spieghi veramente quale sia il motivo di questo tira e molla, perché le bugie poi cadono da sole. Tempo non ne è rimasto più, non si può aspettare la fine del campionato o ulteriori settimane. Ci sono impegni da onorare e scadenze da rispettare e attendere può seriamente significare la fine del Catania.

E che sia chiara una cosa, non esiste l’ipotesi di un Catania 2022, non sarebbe il Catania che tutti noi amiamo e di cui ne custodiamo storia e tradizione. La piazza si identifica nel nome e nel simbolo identitario del Calcio Catania 1946, no a surrogati nati dall’opportunismo. Sopratutto quando la controparte è più che aperta a qualsiasi soluzione pur di non far morire 75 anni di storia. Hic et nunc. Qui ed ora. Se vuole il Catania davvero è li, se lo prenda, non troverà ostacoli. Ma qualora dovesse andare via dal tavolo delle trattative in maniera definitiva, deve dare conto e soddisfazione delle cause che ne comporterà e del perché. Non ci sono alibi per ulteriori attese, né pazienza. In ballo c’è la vita del Catania, e con la vita del Catania nessuno ci può scherzare“.

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