NEL SEGNO DEL PROGRESSO: è un Catania “di lotta e di governo”, ora servono i tre punti

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Un pareggio che lascia ben sperare per l’immediato futuro. Questo è il commento telegrafico all’indomani dell’1-1 maturato sul campo del Catanzaro. Il Catania ritrova il gol su punizione con Russini ma deve fare i conti con il grave errore arbitrale che ha penalizzato la compagine rossazzurra, quanto mai caparbia e determinata nel portare a casa un risultato utile per il morale e la classifica.

Mister Baldini può ritenersi parzialmente soddisfatto della prestazione, dovendo registrare un calo accusato nella ripresa figlio del contraccolpo psicologico subito per le due gare perse in precedenza in pieno recupero. In ogni caso il Catania inizia a muovere la classifica anche in trasferta, raccogliendo il primo pareggio del suo percorso di campionato al termine di una prova d’ordine e di sostanza. Bene Russini, autore del gol del momentaneo vantaggio etneo, così come il reparto arretrato stretto attorno al baluardo Monteagudo e alla “saracinesca” Sala, il quale ha dato sicurezza all’intero reparto compiendo interventi decisivi ai fini del risultato finale.

In mezzo al campo, dove si è registrata la novità Greco dall’inizio (poi uscito per infortunio), i rossazzurri si sono dovuti adeguare ben presto al tenore di una contesa dai toni agonistici esasperanti. Alla fine si sono contati ben dieci ammoniti tra le fila delle due squadre, con cinque cartellini gialli sventolati per parte e Antonio Piccolo che salterà per squalifica la prossima partita avendo pronunciato «un’espressione blasfema mentre rientrava negli spogliatoi» si legge nel comunicato. Catania subito in campo giovedì pomeriggio in casa contro la Turris con l’obiettivo di incamerare l’intera posta in palio.

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