L’EDITORIALE – Dal nodo stipendi al futuro societario, urge verità. Non c’è più tempo

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A cura di Gianluca Virgillito, Direttore Responsabile della testata Antenna Uno Notizie su Bella Radio Tv e Radio Antenna Uno

Disperato bisogno di serenità e verità. L’ambiente rossazzurro negli ultimi giorni non ha registrato novità sul fronte calcistico, con la partita contro la Vibonese rinviata a mercoledì 10 novembre, alle ore 20:30, dopo il caos maltempo che ha messo in ginocchio la città etnea. Si è messa in moto la macchina della solidarietà, dall’Italia e addirittura dall’Europa sono giunte attestazioni di affetto e supporto. Particolarmente emozionante il servizio prodotto da “Le Iene”, mettendo insieme sport e sociale con il coinvolgimento del Palermo per un momento di fratellanza siciliana che ha commosso davvero tutti.

Sul fronte societario, preso atto dell’esito dell’Assemblea straordinaria dei soci SIGI che ha eliminato l’articolo 8 dello statuto che conferisce di fatto maggiori poteri a chi investe più denaro in chiave Catania, mancano ancora le risposte sul futuro societario, il CdA di SIGI resta invariato con l’avvocato Giovanni Ferraù presidente. Anche sul fronte degli stipendi ai giocatori non sono giunte notizie ufficiali e informazioni degne di nota. Si resta in attesa, ma non c’è più tempo perché non c’è più un equilibrio delle cose a cui aggrapparsi. La piazza di Catania ha bisogno più che mai di verità, inconfutabili e fornite direttamente dalla proprietà.

Va ribadito che il Catania rischia seriamente di perdere qualche giocatore se non saranno saldati gli stipendi, inoltre se alle prossime scadenze il club di via Magenta non riuscisse ad essere puntuale potrebbe scattare l’esclusione dal campionato che di fatto sbarrerebbe la strada a qualunque alternativa per andare avanti. Ci sono davvero nuove interlocuzioni che potrebbero portare ad una cessione delle quote del sodalizio etneo? Tiene banco anche il tema Torre del Grifo: in che direzione sta andando SIGI per quanto riguarda il centro sportivo di Mascalucia? Si tratta di un punto cruciale nell’analisi delle potenzialità del pacchetto Calcio Catania, e i discorsi – abbastanza confusi – sul possibile affitto non fanno altro che alimentare dubbi e malcontento.

Un altro termine chiave nell’analisi della situazione è quindi inevitabilmente e consequenzialmente “serenità”, come già detto sopra. L’esasperazione di questi anni è divenuta nociva: non si riesce più a parlare di sport, il calcio dovrebbe essere passatempo, passione… Una situazione che intacca tutte le sfere che orbitano attorno alla squadra di calcio. In queste ore, ad esempio, abbiamo assistito ad atti – su cui certamente chi è preposto indagherà, per far luce e chiarezza – di violenza all’indirizzo di colleghi, come nel caso di Unica Sport e in particolare del suo direttore Lo Giudice a cui va da amici e colleghi la nostra solidarietà per quanto subito.

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