CATANIA: il futuro nelle mani dei curatori e del Tribunale

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Qualcosa si muove, ma è lontana la cifra di 660mila euro. Si viaggia sui 200mila, non tutti i soci Sigi hanno effettuato i versamenti ma c’è ancora tempo per farlo. I termini per la concessione dell’esercizio provvisorio scadono il 2 gennaio, che in realtà è un giorno festivo e, dunque, lunedì sapremo quali saranno le valutazioni del Tribunale. La sensazione è che il totale delle somme raccolte potrebbe non eguagliare l’esatto ammontare richiesto dal palazzo di giustizia. I curatori però sono in contatto con il legale rappresentante Giuseppe Augello per essere informati sullo stato dell’arte, in modo da fornire al Tribunale tutte le indicazioni emerse in questi giorni ed eventualmente trovare una valida soluzione alternativa.

Successivamente sarà il giudice dott. Ciraolo a decidere circa l’estensione, o meno, dell’esercizio provvisorio. Si richiede di assicurare il fabbisogno mensile di gennaio e febbraio senza generare nuove passività, contestualmente ragionando sul bando da pubblicare per procedere con la vendita competitiva. Strumento, questo, indispensabile affinchè venga rilevato il titolo sportivo del Catania all’asta. I tempi tecnici sarebbero ristretti, ma non abbastanza da interdire tale possibilità. Tutto passa dallo step del 2 gennaio. Sigi dovrà tirare fuori i soldi e convincere il Tribunale seguendo un percorso motivato e ragionato affinchè venga esteso l’esercizio provvisorio.

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