ESCLUSIVA – La Vecchia: “No a due squadre in città. 600 mila euro, serve aiuto esterno. Superato questo passaggio il Catania passerebbe di mano”

0
4935

Ospite di Radio Antenna Uno, Tino La Vecchia – tifoso del Catania, scrittore ed opinionista – è intervenuto come di consueto nel corso della trasmissione Città Rossazzurra, in collaborazione con TuttoCalcioCatania.com. Breve commento sulle vicende del Catania, che dopo il fallimento societario rischia anche l’esclusione dal campionato di Serie C:

Si avvicina la data del 2 gennaio indicata dal Tribunale per reperire le 600mila euro necessarie ai fini della prosecuzione dell’esercizio provvisorio.
“Nella trasmissione del 22 ho ostentato un pò di ottimismo ma c’è un detto catanese che dice ‘I vai da’ pignata i sapi sulu ‘a cucchiara c’arrimina’. Le 600mila euro non sono una barzelletta. Ci vorrà sicuramente un aiuto esterno. Altrimenti perchè non avrebbero fatto una ricapitalizzazione prima? Speriamo che si troverà la somma richiesta. Ormai sono giorni, siamo in dirittura d’arrivo. Non mi aspettavo che il Tribunale concedesse solamente fino al 2 gennaio l’esercizio provvisorio e la tempistica con la quale il Catania è stato dichiarato fallito. Qualche ora prima della partita. Tutto lecito ed ammissibile, ma sarebbe stato meglio far giocare il Catania col Monopoli, perchè di fatto il Catania ha giocato con le gambe e non con la testa”.

Già prima del fallimento c’era la possiblità di una smobilitazione all’interno della squadra a gennaio, dopo la notizia del fallimento questa opportunità è sempre più probabile.
“E’ giusto per i ragazzi. Immaginate un calciatore che riporti uno stiramento, un guaio più serio. Avrebbe perso il pane, un contratto. Speriamo che si evolva in maniera positiva la vicenda. Nel caso in cui il campionato del Catania proseguisse, chiederei a Baldini di fare esordire in Serie C Borriello, in prospettiva molto più forte di Stancampiano anche se ovviamente non possiede la sua esperienza, avendo 17 anni. Si potrebbe fare mercato con l’innesto di qualche giovane di valore in prestito gratuito. Ceccarelli ha deciso di andare via ma non ha influito per nulla, anzi lo ha fatto in maniera negativa sbagliando il rigore contro la Paganese nel contesto di una gara in cui il Catania ha buttato tre punti. Piccolo per me è un oggetto misterioso, gli riconosco tante doti tecniche ma meglio un asino vivo che un dottore morto. Piccolo è stato un dottore morto. Non ha dimostrato nulla, forse l’anno scorso qualcosina. Se Russini andasse via mi dispiacerebbe parecchio. Russotto bene solo a sprazzi, manca di continuità. Moro non si muoverà da Catania perchè vuole restare e vincere il titolo di capocannoniere con oltre 30 reti. Se il Catania completerà la stagione ci riuscirà ed il prossimo anno andrà direttamente in Serie A. Ha tanto sale in testa questo ragazzo, lo ha dimostrato”. 

Vedremo se si raggiungerà un accordo tra Tribunale e Sigi per reperire il maggior numero di somme disponibili. La Sigi avrà la capacità di contrattare?
“La sofferenza societaria c’è stata nell’anno di Serie B. La madre della sofferenza è stata quel campionato con la retrocessione in C. Adesso il futuro dipende da cosa si riuscirà a fare con i curatori che sono persone molto serie, professionisti stimati al massimo. Tirando fuori queste 600mila significherebbe che il Catania passerà di mano, se la logica è logica. Se i soldi non saranno di provenienza Sigi, saranno di provenienza di qualcun altro. Diventerebbe un impegno morale”.

Si parla di soggetti interessati a rilevare il Catania in estate ripartendo dal calcio dilettantistico. C’è il rischio di un nuovo caso Atletico Catania?
“Ricordo bene quando il Catania venne preso a pesci in faccia in maniera assolutamente ingiustificata e non voglio aggiungere altro perchè diventerei pesante. Mi riferisco a Matarrese e certa stampa nazionale che remava contro Massimino. Il Catania lo fecero ripartire dall’Eccellenza e fu una cosa vergognosa. Si affrettavano a dire che il Catania non avrebbe avuto nessuno sconto dovendo conquistare la promozione sul campo, disse Matarrese. Proto cavalcando la tigre del momento rafforzò l’Atletico che era in C1, vinse anche dei derby col Catania e sfiorò la promozione in B attraverso i playoff avendo una bella squadra con dei calciatori di valore, poi quando il Catania cominciò a riemergere andò a sfaldarsi l’Atletico. Catania non ama avere due squadre in città. Le amava quando c’erano il Catania e la Massiminiana, dove giocava una dei più grandi attaccanti di tutti i tempi, Pietro Anastasi, purtroppo scomparso il 17 gennaio di due anni fa. Le due squadre a Catania non funzionano. Adesso si è persa la matricola. Leggo dell’ipotesi di un passaggio del titolo sportivo del Biancavilla ma la situazione sarebbe umiliante. Non voglio nemmeno pensare ad una ripartenza dalla D. Sarebbe qualcosa di drammatico ma aspettiamo gli eventi, non bagnamoci prima di piovere. Sperando di superare lo step delle 600mila ci sarà la transazione tanto attesa”. 

***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***