SIGI: la palla passa alla SpA etnea. Dov’è finito Nicolosi?

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Azionista di maggioranza in Sigi, Gaetano Nicolosi è finito fuori dai radar. Due mesi fa ha rilasciato le sue ultime dichiarazioni alla stampa, nel corso della trasmissione televisiva Corner, su Telecolor. Fu l’occasione per ribadire che lui e pochi altri hanno fatto fino in fondo la propria parte, specificando di non avere “tanti gettoni da mettere nella giostra per tutti” e che “conta mettere la benzina in questo motore e tutti dobbiamo mettere il carburante se vogliamo stare a bordo”. I fatti dicono che la Sigi ha sborsato 8.5 milioni. Ciascuno avrebbe dovuto fare la propria parte ma così non è stato. A partire dalla trattativa sfumata per la cessione a Tacopina, dove non tutti i soci avevano dato parere favorevole e il debito (che si pensava essere pari a 40 milioni inizialmente ed invece la cifra ha raggiunto i circa 54 milioni) non venne ridotto nella misura concordata.

“Dopo Tacopina – proseguì Nicolosi – abbiamo avuto un’infinità di interlocuzioni, ma farlocche” per poi aggiungere: “Non piangiamoci addosso, abbiamo un malato e cerchiamo di sanarlo. Non gli stacchiamo la spina. Noi non abbiamo rilevato il Catania per specularci o portare la squadra in Champions League. L’obiettivo era quello di salvare il Catania dal fallimento e trovare un interlocutore che lo rivelasse. E’ stata salvata una storia per amore verso la propria terra e città“. Parole che, alla luce dell’attuale scenario, fanno male perchè sono stati archiviati 75 anni di storia e la gestione Sigi ha semplicemente prolungato l’agonia. Nicolosi parlava di amore verso la propria terra e città, ma un’infinità di chiacchiere e una serie d’illusioni hanno mortificato una città intera. Con responsabilità ben precise, lacrime amare e dipendenti che hanno perso il posto di lavoro. E’ rimasto solamente uno spiraglio per estendere la durata dell’esercizio provvisorio: la restituzione che Sigi deve assicurare nei confronti del Calcio Catania della somma di 600mila euro entro il 2 gennaio. Almeno in questa occasione, TUTTI i soci intervengano a tutela della stagione in corso.

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