ESCLUSIVA – Monaco: “Catania, puoi rinascere subito. Gaucci ama la città, mi auguro che possa tornare. Non ci sarà un fuggi fuggi”

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Mille emozioni vissute sotto l’Etna. La gioia indelebile per la storica promozione in C1 nel 1999, la finale Playoff di Taranto per andare in B che sancì il ritorno dell’Elefante e tanti momenti intensi che lo hanno portato ad instaurare con la città di Catania un legame fortissimo. L’ex difensore rossazzurro Gennaro Monaco è intervenuto ai microfoni di TuttoCalcioCatania.com per analizzare ed approfondire il momento d’incertezza societaria del Catania, auspicando che ci possa essere un futuro roseo per l’Elefante dopo la dichiarazione di fallimento del Tribunale e l’apertura del bando per l’avviamento della procedura competitiva:

Gennaro, è possibile rilevare il ramo calcistico del Catania a febbraio. Si alimenta una speranza.
“Parli di speranza. Io aggiungo che si tratta di una grande speranza. Il Catania può rinascere subito rimanendo in Lega Pro, sperando che la prossima società sia forte economicamente e dimostri di amare Catania come la sua gente”. 

E se al timone del Catania ci fosse un ritorno di Riccardo Gaucci?
“Ipotesi intrigante. A tantissimi tifosi farebbe molto piacere se tornasse lui perchè a Catania ha buttato il cuore oltre l’ostacolo, come piace ai catanesi. Se n’è andato da gran signore, con la S maiuscola. E’ stato molto apprezzato dalla tifoseria del Catania e lo è ancora. Riccardo è innamorato di Catania, con suo padre negli anni vissuti insieme si parlava del Catania 24 ore al giorno. Riccardo è uno che ci mette cuore e anima”.

Meglio ancora, un eventuale ritorno insieme?
“Eh, magari! Parto a nuoto da Napoli e vengo a Catania. Sarebbe il mio sogno. Io ho avuto la fortuna e la gioia di vivere 7 anni con il Catania e mi sono integrato bene con la città e la tifoseria. Sarebbe bellissimo. Riccardo Gaucci mi disse che voleva portare il Catania in A e restarci, poi arrivammo ottavi con Colantuono in B e l’anno successivo ha dovuto vendere il Catania. Ma lui aveva il sogno di fare grande Catania, mi auguro con tutto il cuore che possa tornare. Sarebbe ancora più bello se potessi tornare anch’io, ma l’importante è che lo faccia lui, una figura che darebbe tantissimo al Catania ed ai catanesi”.

Oggi il Catania è un club appetibile?
“Catania è come Napoli, Bari, sono quelle piazze che vantano tifoserie da Serie A. E’ normale che tanti imprenditori vorrebbero prendere il Catania in questo momento. Ci saranno molti soggetti interessati, penso anche a grandi manager. Tra quelli che vorranno il Catania, mi auguro che a spuntarla sia uno come Gaucci che ci metterebbe il cuore più degli altri, ripeto. Se riuscisse a prenderlo farebbe grande il Catania”.

Attualmente il Catania milita in C occupando il tredicesimo posto in classifica con un’altra penalizzazione sullo sfondo…
“Il Catania di quest’anno però mi ha entusiasmato. Una squadra con tanti giovani di livello, non si può rimproverare nulla a questo gruppo. Il Catania è stato esaltante nel derby col Palermo, in generale nelle partite anche difficili. La squadra con questo gruppo di ragazzi sta facendo bene davvero e spero che possa regalare un gran finale di stagione ai tifosi. Centrando magari i Play Off, così da far diventare il ‘Massimino’ una bomba e giocandoli con entusiasmo”.

I tifosi temono che qualche partenza possa intaccare gli equilibri. C’è questo rischio, a tuo avviso?
“Io credo che chi gioca nel Catania sappia che le sue prestazioni sono amplificate, giocare con questa maglia ha una cassa di risonanza incredibile. Moro resta in Sicilia fino a giugno, gli altri stanno facendo bene e non penso che i procuratori tolgano giocatori al Catania per andare a giocare altrove in Lega Pro. Non avresti la visibilità e l’importanza di giocare con una piazza da Serie A a livello mediatico e di tifoseria. In ogni caso non mi aspetto un fuggi fuggi. Il Catania vive e vivrà. Non ripartirà dai Dilettanti ed è meglio così perchè poi ripartendo da lì è difficile risalire. Il campionato di Lega Pro è il più duro che esista perchè c’è gente che vuole mettersi in evidenza, che scende dalla B o dalla A per vincere, ma anche la D ti porta complicazioni perchè hai l’obbligo di far giocare un certo numero di ragazzi e se non trovi giovani davvero bravi non lo vinci il campionato. In Serie D fanno la differenza i giovani”.

Gennaro, una considerazione finale sull’operato di Baldini.
“Per me è stato molto bravo dall’inizio a fare gruppo, ad entusiasmare i ragazzi, a fare in modo che credessero nelle loro qualità. Un plauso a Baldini, l’anno scorso quando il Catania uscì dai Play Off col Foggia ci rimasi malissimo. Quest’anno invece va riconosciuto il grande lavoro fatto da Baldini che, dopo Catania, avrà le porte della B aperte. Perchè quando uno fa bene a Catania, poi ti chiama il mondo. Sarà uno degli allenatori più appetibili della Serie B l’anno prossimo”.

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