PELLEGRINO: “Pensiero rivolto all’11 febbraio. Alimentiamo speranza e ottimismo. Fatto un miracolo, alle critiche rispondo con il silenzio”

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Maurizio Pellegrino

Intervento del Direttore Sportivo del Catania Maurizio Pellegrino a ‘Corner’, trasmissione televisiva su Telecolor, mantenendo viva la speranza che una nuova proprietà possa rilevare il Catania l’11 febbraio. Ecco quanto evidenziato da TuttoCalcioCatania.com:

“E’ giusto rafforzare la volontà che qualcuno possa avvicinarsi al Catania, credendo di poterlo rilanciare definitivamente. E’ una grande speranza che alimentiamo da tempo ogni giorno affinchè si possa dare anche la forza a questi giocatori di continuare a fare il proprio dovere. Chi si affaccia al Catania ha una grandissima opportunità. Questa città ha grandi passioni. In questi utimi due anni con tutto quello che si è passato a Catania mi sono accorto come la quotidianità sia davvero importante e che valga la pena oggi metterci la faccia ancora di più, sperando che qualcuno possa rilanciare questa società. I 90 tifosi presenti a Torre del Greco rappresentano una risorsa, la parte passionale, vera, non quella ipocrita e falsa di quello che poi fa parte di questo mondo. L’avere visto tanti tifosi domenica ha fatto sì che la squadra desse ancora di più in campo. Parliamo di una società dichiarata fallita, di una squadra che continua a giocare malgrado questo, di tifosi che ti seguono fin lì. A conferma di quanto sia importante il Catania, e non sono frasi fatte le mie ma esperienze vissute quotidianamente. Spero che entro l’11 febbraio ci sia qualcuno che possa rilanciare il Catania e possa accostarsi alle tradizioni, alla storia di questa società e città. Speriamo bene”. 

“Ringrazio i curatori che da subito hanno avuto grandissima disponibilità, sensibilità e sono stati preziosi in tutto quello che abbiamo fatto fino ad oggi. I sentori sono quelli che alimentiamo ogni giorno, di positività, ottimismo, del piacere anche di pensare che l’11 febbraio ci sia una nuova proprietà. Se non pensassimo questo sarebbe stato anche impossibile scendere in campo. Io di riscontri veri e propri personalmente non ne ho, purtroppo, ma so che qualcosa si muove. Chi compra il Catania compra la categoria, la continuità, un progetto tecnico, un programma, una base di calciatori che possono rimanere e fare al caso del Catania. Compra la possibilità che questa squadra possa essere migliorata il prossimo anno per puntare alla B, anche senza spendere cifre particolarmente elevate. Compra anche la possibilità che la gente possa tornare allo stadio più numerosa, la voglia di fare calcio in maniera diversa perchè oggi c’è una mentalità differente all’interno del Catania. Con tutto il rispetto per le altre città, Catania calcistica credo sia una risorsa assoluta. Sottolineo anche la grande maturità della gente e di chi vuole realmente bene al Catania che ha accompagnato questi momenti delicati. Se pensiamo al fallimento dichiarato poche settimane fa e alla possibilità che quasi tutti i giocatori andassero via, essendo realmente richiesti sul mercato, quello fatto finora è un autentico miracolo. Compreso l’avere portato a Catania Simonetti e Lorenzini. Se c’è una parvenza di normalità è frutto della nostra discrezione e professionalità. A noi fa incazzare parecchio quando sentiamo definirci «falliti» perchè in campo nessuno ha fallito, la squadra lotta”.

E’ da un anno e mezzo che alle polemiche e critiche ho sempre risposto con il silenzio, mio unico compagno, il segreto per potere realizzare con molta più serenità ed affrontare tutti i problemi con più calma e lucidità. Mi ha aiutato molto anche a capire chi continua a volere bene il Catania e chi ha sempre desiderato tutt’altro. Se arriverà un difensore svincolato? Mi hanno dato questa disponibilità, non è semplice ma ci stiamo guardando intorno. Il pensiero però in questo momento è all’11 febbraio, sinceramente. Il Catania lavora in campo quotidianamente, ma anche i ragazzi guardano a questo fine settimana con speranza. Potrebbe essere una bella festa sabato con il ritorno allo stadio di tanti tifosi, un giorno storico, magari da farci assaporare la sensazione vissuta il 12 dicembre con 10mila spettatori nel derby in una settimana di nulla”.

“Moro? Un ragazzo classe 2001 che fa 21 gol, eppure qualcuno mette in dubbio impegno e professionalità. Questo la dice lunga su chi oggi vampirizza il momento, gode dei momenti di difficoltà della squadra e dei ragazzi del Catania. Lo trovo davvero ingiusto. Mi ha detto che avrebbe sputato sangue fino alla fine dell’anno, lo ha dimostrato ancora una volta. Moro possiede caratteristiche e prospettive di alta quota, per margini di miglioramento credo possa assestarsi nel massimo campionato per più anni. Il Sassuolo ci ha creduto fortemente effettuando un investimento importante, un’operazione di mercato intelligente perchè in C hai un valore ma se ti assesti in altre categorie con dei gol realizzati e prestazioni importanti il valore del cartellino sale a dismisura. La categoria poi fa sì che le plusvalenze possano diventare mostruose. Moro ha un’umiltà incredibile, non è introverso ma parla quando deve. La conversazione tra me e lui è molto nordica. Il ragazzo merita ogni fortuna. E’ un rimpianto per noi, perchè insieme a qualche altro giocatore con un minimo di normalità staremmo a parlare d’altro ma dobbiamo essere contenti di avere visto a Catania un giocatore come Moro, per me è segno di soddisfazione e gratificazione“.

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