AVV. MALGIOGLIO: “Da tifosa mi sento presa in giro. E’ il momento più basso per Catania, ma risorgeremo”

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Sono stati anni difficili per il popolo rossazzurro, adesso è arrivata la mazzata definitiva con la cancellazione del Calcio Catania. C’è, tuttavia, la possibilità concreta per ripartire. La speranza è che lo si faccia nel migliore dei modi. L’avvocato Mariolina Malgioglio si sfoga esprimendo tanta delusione, dubbi, perplessità e amarezza, parlando anche da tifosa. Riportiamo alcune delle parole più significative ai microfoni di TeleOne, nel corso di ‘Sala Stampa’:

“Da tifosa sono triste, arrabbiata e soprattutto mi sento presa in giro. Non da oggi ma da diversi anni mi sento presa in giro da tutta una serie di circostanze e fatti che non capisco. E ne sono avvenuti tanti. Ad esempio la vicenda dei ‘Treni del gol’, dove non si ha un riscontro su chi ha comprato e venduto le partite, tant’è vero che c’è ancora un procedimento in corso. In Sigi c’erano troppe teste, Tacopina era una speranza, una possibilità ed è andata perduta. Da Cosentino in poi, una serie di scelte sbagliate ed irresponsabili della gestione Pulvirenti – non so se volutamente sbagliate – hanno portato al declino con la retrocessione in B, poi gli anni di C e il fallimento con un debito che aumentava sempre di più nel tempo. C’è stata anche un’attenzione particolare da parte del Tribunale nei confronti della vicenda Catania. Io non mi occupo della materia fallimentare ma ritengo sia stato fatto tantissimo per tutelare i creditori  e salvare il ramo d’azienda. Mi pongo però degli interrogativi su Mancini. Ha immesso un capitale e non posso pensare che lo butti così perchè certamente una cifra a titolo di cauzione è stata persa. E’ un folle, oppure c’è un motivo che non conosciamo se il rogito non è stato firmato. Penso che anche i curatori si siano posti queste domande. Poi è stato incomprensibile il comportamento degli stessi curatori quando il Catania, all’improvviso, è morto definitivamente senza dare a questi ragazzi la speranza di poter quantomeno completare il campionato, giocare il derby col Palermo, con la possibilità di avere introiti legati ai biglietti”.

“Inoltre l’esercizio provvisorio era stato concesso fino al 19 aprile, i 125mila euro di Mancini a cosa sono serviti? Quale danno sarebbe stato prodotto ai creditori proseguendo l’esercizio provvisorio, quando mancavano poche giornate alla conclusione della stagione? C’è da dire anche che il campionato è stato falsato, paradossalmente le squadre sconfitte dal Catania ne hanno tratto vantaggio. E perchè un eventuale imprenditore o gruppo d’imprenditori preferirebbe ripartire dalla D, dovendo comunque sostenere esborsi economici non indifferenti quando, in C, avresti acquistato la categoria? Questo è il momento più basso per Catania, ma bisogna ripartire. Ho letto in giro dell’idea di costituire un azionariato popolare o diffuso con una quota detenuta dai tifosi. Adesso serve una rinascita, ne ha bisogno la città che attraversa un periodo davvero triste e sappiamo quello che rappresenta una squadra di calcio. Stringiamo i denti, ce la faremo e risorgeremo ancora più forti di un tempo”.

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