ALBERTINI: “Catania, potevamo realizzare qualcosa di grande. Esclusione ha fatto troppo male. Futuro radioso per Moro, Greco e Russini”

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“Divoratore” della fascia destra, il terzino Alessandro Albertini torna a parlare della sua esperienza in casacca rossazzurra sperando in una pronta rinascita per il Catania dopo il triste epilogo, ai microfoni di Sestarete Tv. Ecco quanto evidenziato:

“Siamo stati tutti un pò scioccati dall’esclusione. C’è tanta amarezza perchè a ragazzi come noi arrivati due anni fa, chi l’anno scorso, rimane quel senso di incompiuto. Quando arrivi a Catania, vieni qua per fare le cose in grande. Non capita tutti gli anni in carriera di poter assaporare una piazza del genere. Si poteva fare qualcosa di grande, bastava anche poco. Le cose sono state gestite in maniera disastrosa, quel valore tecnico e umano si è perso e poteva dare soddisfazioni alla piazza. C’è molta amarezza”.     

“Quando ci sono problemi al di fuori, l’allenatore è la guida della squadra, soprattutto in un gruppo così giovane. Se ti fai distrarre da altre situazioni tutta la squadra ne risente, è stato bravo il mister a farci capire che la cosa più importante fosse la nostra professione e lottare per questa città e maglia. Abbiamo dimostrato comunque di avere delle idee di calcio importanti. Sentivamo gli avversari farci i complimenti perchè vivere queste situazioni non è facile, il mister ci ha fatto rendere al meglio e tanti giovani si sono dati slancio per la propria carriera. In condizioni normali punti in più ne avremmo avuti, ma già l’avere realizzato quel che abbiamo fatto è stato qualcosa di grande. Era più facile abbandonare la nave invece di affondare con essa. Ci ha mosso la professionalità, il metterci quei sentimenti in campo per andare avanti”.

“Pochissime volte capita di avere la stampa e il tifoso vero dalla tua parte. Nel 2022 il giocatore viene visto sempre con meno sentimento, sempre più legato ai contratti e invece noi abbiamo dato quel qualcosa in più. Anche in categorie professionistiche c’è gente che lotta per i propri sogni, per dimostrare di essere apprezzati. E’ sempre facile farsi apprezzare per una giocata, mai per quello che dai. Quando dai qualcosa di grande e viene riconosciuto anche quando perdi, non è facile. L’esclusione dal campionato rappresenta comunque un pugno molto forte. Ha fatto troppo male perchè le cose sono sempre state grigie. Quando hai una speranza, la batosta arriva ancora più forte. Già c’erano stati dei problemi ad inizio stagione. Qualcuno doveva avere la coscienza nel cuore, la soluzione purtroppo era ripartire mettendoci una pietra sopra. Invece si è portata la situazione all’esasperazione e questo ha fatto ancora più male. Penso però che da un dolore così forte si può solo ripartire meglio. Adesso le cose si vedono nere ma pian pianino si ricreerà l’entusiasmo giusto”.     

“Il mio futuro? Non so quale sia. Tutto può succedere. In una piazza così grande la categoria viene vista come un anno di passaggio, ci vuole qualcuno che crei entusiasmo e le situazioni giuste. Non bisogna essere depressi. A Bari e Palermo sono ripartiti dalla D e giocatori di categoria superiore hanno detto sì, vuol dire che il progetto era importante. Tutti vorrebbero ascoltare una proposta del Catania. La Serie C? Il Bari ha avuto quello step in più. Io ho fatto tutti e tre i gironi, il gruppo C è il più complicato a livello ambientale soprattuto quando sei costretto a vincere. Ci sono talmente tante partite sporche che per il grande calciatore abituato a giocare in ambienti più sereni e campi più belli non è facile adattarsi. Il Bari quest’anno ha dimostrato di sapersi calare nella categoria adattare, questo ha fatto la differenza. Le altre squadre invece hanno rallentato, ma il Catanzaro lo vedo molto bene adesso perchè arriva ai playoff da delusa ma in grande spolvero. E’ una squadra organizzata, in partite secche può fare la differenza”.       

“Catania-Palermo? Al secondo gol di Moro, emozione indescrivibile perchè si è vista la passione che c’è nel derby e sono grato di averla vissuta da protagonista perchè non tutti hanno la fortuna di giocare certi derby. Quella partita è il riassunto della passione della città per il Catania. Moro? Nell’ultimo periodo ha preso il Covid in maniera pesante e non è stato facile rientrare per lui, ragazzo giovane con tante aspettative. Inoltre gli avversari lo affrontavano diversamente nel girone di ritorno ma per lui questa stagione dovrà essere l’esempio da prendere. Se è il Moro a disposizione della squadra, che lavora, che fa le cose giuste in campo nessuna strada è preclusa per lui. Greco? Freddi ha qualità fisiche che lo potranno aiutare nel prosieguo della carriera migliorando nella gestione della palla. Russini? E’ di categoria superiore. Ha un passo e un uno contro uno che neanche in categorie più alte ho visto. Spero per lui che ci sarà una chiamata importante, se la merita. Auguro il meglio a questi ragazzi”. 

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