ESCLUSIVA – Avv. Carbone: “Capitale sociale, nessun problema. Catania, ecco i prossimi step sul piano giuridico-legale”

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Il legale Fabrizio Carbone, Vice Coordinatore Regionale Sicilia Associazione Italiana Avvocati dello Sport, è intervenuto ai microfoni di TuttoCalcioCatania.com sulla nuova squadra etnea: Catania SSD. Sono stati toccati diversi argomenti: dai dialoghi con l’associazione Catania Rossazzurra, di cui l’avvocato fa parte, fino ai prossimi passi per la società appena nata.

Costituita “Catania SSD”, nella forma di a.r.l. Un commento sulle informazioni al momento disponibili: capitale sociale di 10mila euro, CdA con Grella AD, la presenza di Giovanni Caniglia, segretario generale della Camera di commercio italoaustraliana…
“Saluto con entusiasmo la nascita della SSD Catania a.r.l., a cominciare dalla scelta di costituire una società sportiva dilettantistica e non un’associazione. Questo denota le doverose ambizioni del gruppo Pelligra, avendo optato per una forma giuridica che consenta la gestione di un numero elevato di tesserati, la gestione di impianti sportivi e quanto segue al raggiungimento di obiettivi importanti che fanno aumentare le esigenze e le risorse da impiegare. Proprio per queste ragioni il versamento del capitale sociale nella misura minima prevista per la costituzione non rappresenta assolutamente un problema o un segnale preoccupante. Ciò che conta davvero sono le risorse che verranno messe a disposizione da parte del gruppo australiano come, ad esempio, il patrimonio netto che è la risultante di diverse voci ma sostanzialmente coincide con le risorse a disposizione per il perseguimento dello scopo sociale. Figura al centro del progetto è Vincenzo Grella che da parte sua ha la piena fiducia di Pelligra e molto entusiasmo. Sarà il punto di riferimento societario in Città e certamente sarà affiancato da professionisti motivati e capaci. Quanto a Giovanni Caniglia, credo sarà il ponte tra i due emisferi per sviluppare quei progetti di business fondamentali nella visione del Pelligra Group e che speriamo possano fungere da volano per la ripartenza non solo sportiva ma economica e sociale di Catania”.

Ci sono stati già dei dialoghi tra la costituita società e la vostra associazione Catania Rossazzurra?
“Per quanto concerne l’associazione Catania Rossazzurra del cui Consiglio Direttivo mi onoro far parte, noi abbiamo predisposto uno studio molto accurato sulle diverse forme in cui può declinarsi. L’azionariato popolare non mira a fornire risorse economiche determinanti per la gestione del club, ma ha lo scopo di rendere la comunità dei tifosi partecipe della vita della squadra che rappresenta la Città. Essere un ponte tra società e tifosi coinvolgendo direttamente gli appassionati. Non tiriamo per la giacchetta il nuovo Catania, impegnato al momento in diverse incombenze amministrative e burocratiche. Sappiamo sono a conoscenza delle nostre iniziative che, peraltro, hanno ricevuto apprezzamento anche da parte di Management di alcuni club di Serie A e B che ci hanno scritto parole di stima e sostegno verso un’idea che è realtà in molti contesti”.

I nomi associati al club rossazzurro sono tanti e quasi tutti con esperienze in categorie superiori, questo è il segno di un progetto che guarda già lontano? L’operato della società trova il tuo appoggio?
“Al momento, Grella e i suoi collaboratori stanno definendo l’organigramma, priorità soprattutto con riferimento al settore tecnico. I nomi che circolano sono tutti importanti, segno della volontà di fare benissimo sin da subito. Finora l’operato del gruppo Pelligra è stato ineccepibile sotto tutti i profili, a cominciare dal non rivelare nomi prima dell’ufficialità, a dimostrazione di come quando si hanno le idee chiare e le risorse necessarie per realizzarle non serve riempire i vuoti con nomi che suscitino emozioni”.

Prossimi passaggi in vista dell’iscrizione. Lecito immaginare che venga presto rimpolpato il capitale sociale, si attendono i rilievi della FIGC per l’iscrizione. Se puoi descriverci i passaggi che porteranno il nuovo Catania al ritorno in campo dal punto di vista giuridico-legale.
“Il Comune di Catania ha inoltrato alla FIGC il provvedimento ufficiale di individuazione del soggetto che dovrà rappresentare Catania nei campionati nazionali. Era necessario, ovviamente, attendere la costituzione della SSD Catania a.r.l per poter proseguire l’iter. La Federazione di concerto con la LND detterà i passaggi per l’iscrizione in Serie D alla luce dell’art. 52 c. 10 delle NOIF, stabilendo anche la somma da versare a titolo di contributo a fondo perduto. Si parte dal minimo legale di 300.000€, verosimile una somma tra i 700.000 e il 1 milione di euro. Considerando che le richieste di iscrizione delle società, le esclusioni da parte della CoViSoD e i relativi ricorsi delle compagini estromesse si concluderanno solo dopo il 24 luglio con i pareri dell’organo di controllo. Ritengo che per il nuovo club etneo potrebbe essere necessario attendere quantomeno fine mese, inizio agosto per avere la conferma dell’iscrizione in sovrannumero. Basti pensare che lo scorso anno i 9 gironi di LND e relativi calendari vennero ufficializzati la prima settimana di settembre, a pochi giorni dall’inizio della stagione”.

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