VIAGGIO NELLA STORIA DEL CATANIA: Bianchetti e la realizzazione di un sogno che aveva da bambino

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Il cuore del Calcio Catania ha smesso di battere ma ora ci si prepara ad una ripartenza con Ross Pelligra al timone rossazzurro con la SSD Catania. Attraverso questa rubrica intendiamo effettuare un viaggio nella storia del Catania. Una storia fatta di gioie, dolori, emozioni, momenti delicati e di grande entusiasmo.

In questi giorni abbiamo parlato dell’inizio di una storia rossazzurra, quando il Catania assunse la denominazione di Società Sportiva Catania prima, di Associazione Fascista Calcio Catania dopo, fino ad arrivare alla nascita del Club Calcio Catania e del Calcio Catania SpA. Andiamo avanti con l’82/o appuntamento della nostra rubrica, soffermandoci sulla figura di Salvatore Bianchetti, docente dell’Università di Catania ed ex allenatore rossazzurro (da calciatore è cresciuto nel settore giovanile, poi una ventina d’anni trascorsi da tecnico delle giovanili fino alla prima squadra in Serie C1).

Rispolveriamo un’intervista risalente al 2015, realizzata da Nunzio Currenti per il quotidiano ‘La Sicilia’:

“Vivevo a 200 metri dal Cibali – racconta Bianchetti – sono nato nel quartiere, andavo a piedi allo stadio. Per me allenare la prima squadra del Catania, dopo 15 anni di settore giovanile fu la realizzazione di un sogno che avevo da bambino. Giocavano con me Zaccarelli, che fu lo storico capitano del Torino, Biondi e Pippetto Fichera. Mi allenavano in Primavera Totò Calvanese e Valsecchi. Il primo era stato un forte giocatore del Catania. Aveva anche un’attività commerciale di articoli sportivi in Corso Italia a Catania. Nel 2001 a Buenos Aires mi chiamarono a parlare in un congresso di allenatori. Lui era in prima fila. Ricordo l’abbraccio e la festa dopo averlo ritrovato. Da calciatore ho smesso presto di giocare perchè ero tecnicamente bravo, ma non avevo il fisico per poter giocare ad alti livelli. Ho giocato nel Catania, a ridosso della prima squadra, anche nella categoria De Martino, che ai tempi era una sorta di squadra B. Questo torneo, promosso dalla Lega professionisti, fu soppresso nel 1972 dopo 18 edizioni”.

Il Catania nel suo percorso di tecnico è stato fondamentale. “Credo di essere uno dei pochi allenatori, o forse l’unico, nella storia rossazzurra ad aver allenato in tutte le categorie. Dai pulcini alla prima squadra ho avuto l’onore di condurre il Catania, ricoprendo anche l’incarico di secondo allenatore con Di Marzio, nell’anno della promozione in Serie A, con Renna, Mazzetti e De Petrillo. I giocatori che ho allenato in quegli anni di giovanile? Galletta, Frazzetto, Gullotta, Perotti, Di Stefano, Orazio Russo, La Torre, per citarne alcuni. Un anno allenai anche Tarantino, arrivò da Palermo, poi andò a giocare a Bologna. Nel 1992 il mio sogno si realizzava, allenare il Catania, la prima squadra. Il momento più esaltante fu quella straordinaria vittoria a Palermo con le reti di Cipriani e Palmisano”.

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