MERCATO: solo poche richieste di trasferimento, prevale il senso di appartenenza

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foto Facebook Catania SSD

Ad eccezione di Chinnici, Pino (svincolato), Ferrara e Bani, non si sono registrate cessioni nella finestra invernale del calciomercato. Le richieste non mancavano – citiamo gli esempi di Giovinco e Sarno – ma nessun altro rossazzurro ha voluto lasciare Catania. Chi ha richiesto di essere ceduto, lo ha fatto perchè mosso dalla voglia di trovare maggiore continuità. La stragrande maggioranza dei giocatori, però, ha deciso di non muoversi da qui, di godersi la cavalcata che porterà i colori rossazzurri dritti in C nei prossimi mesi. A prescindere dal minutaggio acquisito.

Ed è proprio questo un punto fondamentale. Perchè nell’ambito del progetto Catania, anche chi trova poco spazio ha motivi più che validi per sentirsi gratificato. Consapevole d’indossare una maglia importante, di rappresentare l’orgoglio di una città intera, che può contribuire a scrivere una pagina di storia indelebile nell’anno della rinascita del club. Si chiama senso d’appartenenza.

In determinati casi si è rivelato determinante il concetto espresso dal vice presidente Vincenzo Grella un pò di tempo fa: “E’ normale che chi trova poco spazio potrebbe avere il piacere di vedere l’erba del vicino più verde. Sta a lui e alla dirigenza valutare se è possibile continuare a lavorare insieme, facendo anche capire che il prato del vicino non è sempre più verde”. Il Catania SSD va avanti su principi e concetti ben precisi, evidentemente sposati in pieno da chi ha inteso restare ai piedi dell’Etna.

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