FERRARO: “Dobbiamo fare il Catania fino alla fine. Mi darei un ‘7’ in pagella. Oggi sento di essere apprezzato dai catanesi”

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foto Gianluca Virgillito

Conferenza stampa di mister Giovanni Ferraro quando si avvicina Canicattì-Catania. Domenica i rossazzurri possono chiudere definitivamente i giochi in Serie D. Ma, come spesso ripetuto, la sua squadra spingerà al massimo fino al termine della stagione senza concedere sconti. Queste le parole di Ferraro evidenziate:

“Arrivare a vincere un campionato due mesi prima della fine significa che è stato fatto un lavoro di spessore. E’ motivo di orgoglio. Sapevamo di dover vincere e convincere. Speriamo di centrare domenica un traguardo importante per la rinascita del Catania in questa città straordinaria. Con il mio staff siamo dei privilegiati, facendo il lavoro che ci piace e ottenendo risultati in una realtà come Catania. Mettere insieme così tante persone e ripartire da zero non era facile. Le cose diventano facili una volta raggiunte, non prima. I calciatori si sono calati in questo campionato”.

Mi piace essere giudicato dai risultati, non dalle parole. Nell’ultimo anno e mezzo, vincendo a Giugliano ed in virtù di quanto fatto l’anno prima con il Savoia, aggiungendo Catania ho realizzato una media punti molto alta. Non credo che alla vigilia di questo campionato ci si poteva aspettare che la nostra squadra arrivasse ad ottenere un margine di distacco dalla seconda così ampio. Domenica giocheremo per vincere contro una squadra che gioca bene con il 3-5-2, ben allenata da un tecnico meticoloso che guarda molto ai dettagli. Dobbiamo fare il Catania fino alla fine di questo campionato, continuando a dare il massimo”.

Nei momenti clou del campionato il Catania ha dimostrato il proprio valore, penso a Locri e Sant’Agata di Militello. I calciatori capiscono di doverci mettere qualcosa in più. Fare 11 vittorie consecutive nel girone di ritorno, che è più particolare, non è facile. Affronti squadre che ti conoscono, che si devono salvare. Imponendoci subendo pochi tiri in porta e segnando tanto, conferma la bontà del nostro lavoro. Castellini? Assenza importante ma siamo contenti e orgogliosi di lui per il traguardo raggiunto della convocazione al Torneo di Viareggio, in più è un giocatore del Catania. Significa che qualcosa d’importante abbiamo fatto. Ci mancherà ma abbiamo tante soluzioni under in rosa per rimpiazzarlo. Boccia? Anche Pedicone. Alessandro Russotto in carriera ha giocato pure in difesa. Valutiamo varie possibilità. Come sta Vitale? Vedremo se sarà disponibile. Eventualmente abbiamo anche altri 2004 in rosa, la valutazione sarà fatta sia sotto il profilo fisico che tecnico”.           

Il vero artefice di questa stagione è la società che ha messo su la struttura ed effettuato investimenti economici, ma in primis faccio il nome del direttore Laneri che ringrazio pubblicamente, solo chi sa così tanto di calcio poteva fare questa squadra. Ha scelto ognuno di noi, anche chi ha giocato meno è importante perchè l’obiettivo lo si raggiunge tutti insieme. Gli allenamenti affrontati con qualità, allegria, grande intensità e spirito di gruppo ci hanno permesso di arrivare in condizioni ottimali la domenica. Domani andiamo tutti insieme in ritiro con la squadra. Stiamo vivendo le emozioni della città. Abbiamo iniziato il percorso il 4 agosto, adesso vedere l’obiettivo così vicino ci permette di giocare con serenità. Tante squadre inizialmente puntavano a vincere il campionato, magari agevolate dalla nostra partenza ritardata ed ipotizzando che la pressione del pubblico potesse rompere il giocattolo. Adesso tutti dicono che era normale vincere per il Catania, ma solo perchè i risultati sono questi. Qualcuno si è mascherato in tali considerazioni”.       

 “Tre anni fa allenavo in Eccellenza a Vico Equense, adesso vinco a Catania. Sono percorsi professionali soddisfacenti. Non mi piace troppo festeggiare e parlare di me stesso, vincere qui è qualcosa che porterò dentro di me per tutta la vita. Ne approfitto per ringraziare anche mia figlia che mi sta vicina, tutte le squadre che ho allenato ed i presidenti delle stesse. Quest’anno mi sono misurato in un palcoscenico che vede tanti giornalisti partecipare alle conferenze stampa, tifosi in gran numero sugli spalti. E’ stata una crescita importante per me, essendomi anche confrontato con giocatori dal passato importante. Mi inorgoglisce tutto questo”.

Personalmente, in questo momento, mi darei un 7 in pagella. Fino alla fine però questo voto potrebbe salire a 9 o 10, oppure scendere. In tutte le squadre allenate ho sempre avuto molta fiducia in me stesso, con la consapevolezza che quando la società ti dà il tempo di lavorare puoi essere apprezzato come lavoratore e uomo. Molti allenatori non hanno neanche il tempo di farsi conoscere. Io nel gjrone d’andata, nonostante le 9 vittorie consecutive, sentivo di non essere ancora apprezzato. Adesso fanno piacere gli apprezzamenti come uomo e tecnico, essere ricordato per avere fatto qualcosa d’importante. Porterò tutto questo con me”.

“Catania a caccia di record? Il Catania, ribadisco, ha sempre l’obiettivo di vincere. Inclusa la poule scudetto. Bisogna arrivare più in alto possibile. Anche qualora dovessimo vincere il campionato domenica, dobbiamo puntare sempre a vincere per noi stessi ed il rispetto del campionato. Bethers convocato in under 21? Se avesse giocato in qualsiasi altra squadra di D secondo me non sarebbe stato convocato, perché a Catania è come giocare in B o in Serie A. Tutti abbiamo avuto una grande crescita a livello professionale e motivazionale. Questa stagione è stata il massimo per ognuno di noi”.

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