VERSO CATANIA-LAMEZIA TERME: alla scoperta dei lametini

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Il 4-1 rifilato al Canicattì ha permesso alla fuoriserie di mister Ferraro di conquistare con ampio anticipo la promozione in Serie C, rimarcando ancora una volta la propria forza. Nessun’altra compagine del girone è riuscita a mantenere il passo dell’Elefante, nemmeno il Lamezia Terme, formazione accreditata da tutti alla vigilia della stagione come la possibile grande antagonista dei rossazzurri.

Nonostante i buoni propositi di inizio stagione, la formazione lametina ha dovuto ben presto ridimensionare i propri obiettivi e, dal secondo posto del girone d’andata, adesso rischia persino di non entrare nemmeno nella griglia playoff ed è distante 34 lunghezze dallo stesso Catania. Rendimento casalingo complessivamente da 13/o posto per i lametini, terzo migliore ruolino di marcia del girone I, invece, in trasferta. Nemmeno il cambio alla guida tecnica, con mister Claudio De Luca al posto dell’esonerato Raffaele Novelli, ha dato la scossa ad una squadra che ha perso tanti punti nella seconda parte del torneo (rendimento addirittura da quartultimo posto nel girone di ritorno), avendo anche fallito l’obiettivo Coppa Italia (semifinale persa contro il Pineto). Lamezia dunque che proverà a giocare le prossime gare con l’intento di accedere quantomeno ai playoff. 4-3-3 e 4-2-3-1 i moduli generalmente adottati quest’anno, sfruttando soprattutto la spinta sulle corsie esterne.

Il prossimo avversario del Catania è un club giovanissimo, fondato soltanto nel 2021 per volere del presidente Felice Saladini (proprietario della Reggina) a seguito delle varie peripezie societarie della storica Vigor Lamezia, fallita proprio nello stesso anno e successivamente ripartita dalla Prima Categoria. L’obiettivo sarebbe dovuto essere quello di creare una nuova realtà che potesse riportare il calcio lametino ad alti livelli ma, un po’ come accaduto a Catania nel ‘93, i tifosi storici non hanno visto di buon grado la creazione di una squadra ex novo, tanto da rimanere ancora saldamente e profondamente legati ai colori biancoverdi della Vigor.

La faraonica campagna acquisti della stagione ‘21/22 non ha portato i frutti sperati visto che i calabresi hanno concluso la stagione regolare al quarto posto prima di perdere (4-2) la successiva sfida playoff con l’Acireale. Dopo l’esperienza della scorsa stagione, per il torneo attuale i gialloblù hanno deciso di puntare su nomi meno altisonanti ma più funzionali riconfermando, oltre a qualche giovane, il centrocampista Giuseppe Maimone (atleta con più di 170 presenze in terza serie) e l’esterno offensivo Pietro Terranova, profilo di grande valore per la categoria. L’attaccante Simone Addessi è un altro pezzo pregiato della rosa calabrese, pesa l’assenza del 22enne Yann Fangwa, infortunato, e si avverte la mancanza di un centravanti di sicuro affidamento.

L‘organico allestito dai lametini è composto da un discreto mix tra gioventù ed esperienza. Abbastanza folta la colonia degli stranieri, con sette elementi provenienti dalle diverse parti del globo: i due difensori centrali Marko Zulj (bosniaco) e Michäel Badibanga (francese), i due terzini under Sadio Niakaté (franco-malese) e Youssouf Kanoute (franco-senegalese), il centrocampista Vasilios Emmanouil (greco, andato in gol nella gara d’andata), i due attaccanti Mario Vasilj (croato) ed il già citato Fangwa (francese).

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