PELLIGRA: realizzazione di opifici a Solarino, il progetto nel dettaglio

0
849
foto Catania FC

Come riportato nei giorni scorsi, Rosario Pelligra è pronto ad investire anche nel suo paese d’origine, Solarino. Ieri mattina è stato siglato a Solarino il protocollo d’intesa tra la Pelligra Italia Holding e l’Amministrazione Comunale, guidata dal sindaco Giuseppe Germano, alla presenza di alte cariche istituzionali del Governo nazionale tra cui il sottosegretario agli Esteri Giorgio Silli e il deputato nazionale Saverio Romano, coordinatore del partito ‘Noi con l’Italia’.

L’idillio strategico, come riporta libertasicilia.it, avrà come obiettivo la realizzazione di diversi opifici nella zona artigianale di Solarino, dedicati alla trasformazione ed il successivo inserimento nei filoni dell’export dei prodotti tipici locali con un investimento per milioni di euro. Ma anche scambi culturali tra l’Italia e l’Australia e organizzazione di eventi.      

L’imprenditore italo-australiano non era fisicamente presente però ha avuto modo di apparire tramite collegamento video nel quale ha espresso entusiasmo per gli investimenti che verranno effettuati nella terra che ha dato i natali al padre ed al nonno. “Oltre a fare business – ha affermato Pelligra – lo scopo sarà la creazione di nuovi posti di lavoro ed una florida economia nella cittadina”. L’incarico per la firma del protocollo d’intesa è stato assegnato all’amministratore delegato della holding Pelligra Italia, Giovanni Caniglia. Sette capannoni da 400 metri quadrati ciascuno, per un totale di quasi 3 mila metri quadrati di superficie coperta, saranno interamente ristrutturati.

“All’interno si svilupperanno le filiere con prodotti tipici locali: dal torrone alla lavorazione della mandorla al fine di produrne il latte, l’arancino, vari tipi di prodotti che saranno commercializzati all’estero”, spiega il sindaco Germano. Ci sarà anche la centrale del freddo che offrirà lavoro sia all’operaio ma anche all’ingegnere. “A dirigere queste filiere saranno i produttori locali – conclude Germano – ovvero gli artigiani che nel loro bagaglio di esperienze posseggono ricette di prim’ordine ma che non hanno mai avuto la possibilità di esportarle verso altri territori”.

***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***