L’EDITORIALE | Il Catania esce tra i rimpianti: l’orgoglio finale e il sapore amaro di un’occasione mancata

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foto Catania FC

Il Catania saluta i playoff al termine di una sfida intensa e, per certi versi, crudele. Il 2-1 conquistato all’Adriatico contro il Pescara non basta per passare il turno, perché il regolamento premia il miglior piazzamento in classifica degli abruzzesi, che così avanzano nonostante la sconfitta. Una beffa che brucia, perché dopo il colpo di testa vincente di Di Gennaro, sembrava davvero che la squadra rossazzurra potesse riscrivere il finale di questa stagione.

E invece no. Una ripartenza mal gestita, un brutto posizionamento difensivo e i ragazzi di Baldini hanno trovato il pareggio con Tonin, vanificando tutto il lavoro fatto fino a quel momento. Un gol che pesa come un macigno, perché è l’istantanea di una stagione vissuta a strappi, tra lampi di qualità e momenti di blackout inspiegabili.

La reazione d’orgoglio nel finale, con il gol di Montalto dopo il check del VAR, ha avuto il sapore di una rincorsa disperata e coraggiosa. Ma non è bastato. Il Catania esce dai playoff con la consapevolezza di aver messo in campo cuore e voglia, ma anche con l’amaro in bocca per ciò che poteva essere e non è stato.

Si chiude così una stagione difficile, fatta di alti e bassi, nella quale le individualità – Dini su tutti nella serata di ieri, ancora una volta determinante – hanno spesso tenuto a galla la squadra. Ma resta l’impressione che questa rosa, guidata da un tecnico esperto come Mimmo Toscano e diretta da un uomo navigato come Daniele Faggiano, potesse fare di più se non ci fossero state sin da agosto delle criticità strutturali.

Adesso la palla passa alla proprietà e alla dirigenza, che sarà presto ufficialmente integrata dal nuovo direttore generale Alessandro Zarbano, ex Genoa. Il compito è chiaro e non più rimandabile: costruire un progetto tecnico vincente, in grado di dominare la prossima Serie C e riportare Catania dove merita. Un obiettivo che dovrà andare di pari passo con il potenziamento dell’infrastruttura societaria e logistica: è già stata presentata un’offerta irrevocabile alla curatela fallimentare per l’acquisizione del centro sportivo Torre del Grifo, un passo fondamentale per dotare il club di strutture all’altezza delle sue ambizioni. C’è una base su cui lavorare, ma serve adesso visione, determinazione e senso di responsabilità per compiere il salto definitivo.

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