La prossima stagione sportiva è ancora lontana, tuttavia si possono fare alcune considerazioni sulla competitività dell’organico del Catania in ottica futura. Tra le priorità che si prospettano in sede di costruzione della squadra vi è il rafforzamento del centrocampo. Serve nuova linfa da aggiungere alla zona centrale del campo, “cuore pulsante” della strategia tattica di una squadra di calcio.
Allo stato attuale la linea mediana etnea è composta da giocatori simili per caratteristiche tecniche. La disposizione privilegiata da mister Toscano ha visto l’impiego di due incontristi con compiti di copertura in fase di non possesso, rendendo il Catania una squadra difficile da scardinare per gli avversari: i 34 gol subiti in campionato (quinta miglior difesa del Girone C di Serie C) sono lì a testimoniarlo.
Le lacune di gioco rappresentano l’altra faccia della medaglia. Questa squadra difetta di geometrie, fantasia in mezzo al campo e inserimenti offensivi dei centrocampisti. In fase realizzativa l’apporto della linea mediana è stato piuttosto deficitario: 3 gol siglati da Carpani, 1 gol a testa per Quaini, Frisenna, Verna e Luperini (quest’ultimo a segno nel match di Coppa Italia di Serie C contro il Crotone).
È facile osservare come la partenza del giocatore ascolano ha acuito questa difficoltà da gennaio in poi, rendendo monocorde la manovra del Catania. A ciò si aggiunge anche l’anzianità di alcuni elementi (De Rose 37 anni, Di Tacchio 35 e Sturaro 32), che impongono scelte di svecchiamento del suddetto reparto in sede di calciomercato inserendo giocatori in grado di garantire integrità fisica e freschezza atletica.
***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***